Ahi ahi. Stavolta la tirata d’orecchie è arrivata proprio a loro: ai primi della classe, quelli che non sgarrano mai (solo in apparenza, pare). L’Agcom ha infatti ‘pizzicato’ Fabio Fazio e Lucia Annunziata, dando ordine alla Rai di garantire “una maggiore presenza di esponenti del Pdl” nei loro rispettivi programmi, Che tempo che fa e In mezz’ora. L’accorgimento dovrà essere adottato nella prossima stagione di Rai3, per riequilibrare il pluralismo nei talk show in questione. Il provvedimento del Garante è scattato ieri, a seguito dell’esposto presentato a fine giugno dal capogruppo del Pdl alla Camera Renato Brunetta.
“Il Consiglio dell’Agcom, all’esito dell’istruttoria avviata per verificare il rispetto dei principi di parità di accesso e pluralismo politico nei programmi In mezz’ora, Che tempo che fa e Ballarò nel ciclo di programmazione 2012-2013, ha ordinato alla Rai di riequilibrare, garantendo una maggiore presenza di esponenti del Pdl nei programmi In mezz’ora e Che tempo che fa previsti per il prossimo ciclo 2013-2014. Il programma Ballarò è stato invece giudicato non lesivo dei principi di pluralismo e quindi non oggetto di intervento”.
Si legge nel comunicato divulgato dall’Agcom. Secondo il Garante, i programmi di Fabio Fazio e Lucia Annunciata non avrebbero rispettato il pluralismo delle voci, penalizzando gli esponenti del Pdl. Tutto in regola, invece, per Ballarò: il programma di Giovanni Floris si è attenuto alla par condicio. Dopo l’emissione del provvedimento, Renato Brunetta – che per primo aveva denunciato una presunta disparità di trattamento – ha esultato. “La prima battaglia è stata vinta: par condicio e trasparenza nel servizio pubblico radio-tv devono diventare la regola e non più l’eccezione” ha detto.
Maurizio Gasparri ha invece chiamato in causa il DG Rai Luigi Gubitosi, definendolo “il vero sconfitto dalla decisione dell’Agcom” perché “aveva negato l’evidenza durante l’audizione in commissione di Vigilanza“. Stoccata alla Rai anche da parte dell’ex direttore del Tg1 Augusto Minzolini, secondo il quale in azienda “resta prevalente una certa cultura di sinistra che da sempre esercita una forte egemonia sulla tv pubblica”.
Fabio Fazio su Twitter, invece, tiene a precisare che la par condicio elettorale è stata sempre rispettata.
La par condicio in periodo elettorale e’ sempre stata rispettata. Per il resto il dovere della tv e’quello di raccontare la contemporaneità.
— fabio fazio (@fabfazio) July 25, 2013
Non sembra averla presa bene Loris Mazzetti, capostruttura di Rai3, che, sempre sul popolare social network, scrive:
Accidenti! Dovevamo portare Brunetta a Che tempo quando ci ha chiesto di presentare il suo libro forse avremmo evitato denunce all’Agcom…
— Loris Mazzetti (@lorismazzetti) July 25, 2013
I vertici di Viale Mazzini, dal canto loro, hanno visto il bicchiere mezzo pieno. “La Rai prende atto con soddisfazione che l’Agcom ha riconosciuto il rispetto del pluralismo del Servizio Pubblico” hanno fatto sapere in una nota, assicurando che i provvedimenti del Garante verranno come sempre rispettati. Le regole son regole; anche per i primi della classe.
1. vicky ha scritto:
26 luglio 2013 alle 11:12