Che l’annunciato divorzio di Veronica Lario da Silvio Berlusconi possa intaccare gli equilibri politici del belpaese è un dato di fatto. Che sia un questione privata, è relativamente vero. E la relatività sta nel fatto che una questione privata come quella di cui parliamo assurge inevitabilmente al rango di “res publica” non solo per la “pubblicità” dei protagonisti ma anche e soprattutto per le scontate, seppur indirette, implicazioni e ripercussioni che la faccenda può avere nel sistema politico italiano.
D’altro canto, è noto a tutti che le vicende private dei più celebri Presidenti Americani abbiano rappresentato un tassello importante nella storia politica statunitense e siano state oggetto di approfondite analisi atte, tra l’altro, a valutare a 360° l’inquilino di turno della Casa Bianca. Ma come mai in Italia tutto sembra tacere e persino quei programmi che vivono di gossip e che farebbero carte false pur di poter offrire in pasto al pubblico tradimenti, nascite di nuovi amori, divorzi eccellenti, assegni di mantenimento stratosferici sembrano, tutt’a un tratto, disinteressati alla liaison Silvio-Veronica?
Se i maligni sono pronti a parlare di “regime” e se, allo stesso tempo, viene facile pensare ad uno spontaneo silenzio da parte delle emittenti del Biscione, sembra quanto meno strano che anche la maggior parte delle reti della TV di Stato abbia preferito glissare sull’argomento. Situazione decisamente anomala che meritava di essere approfondita e trovare una spiegazione. Per questo motivo, DM è andato a spulciare nei resoconti delle sedute della ”Commissione Parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi” (meglio nota come Vigilanza RAI) e, a quanto pare una spiegazione l’abbiamo trovata.
Nell’ottava seduta, martedi 21 aprile scorso, la Commissione nelle “Disposizioni in materia di comunicazione politica, messaggi autogestiti e informazione della concessionaria pubblica nonché tribune elettorali per le elezioni provinciali e comunali fissate per i giorni 6 e 7 giugno 2009″ ha disposto alla lettera d) dell’art. 2 (Tipologia della programmazione RAI in periodo elettorale) che:
in tutte le altre trasmissioni della programmazione della RAI nelle regioni interessate alla consultazione elettorale non è ammessa, ad alcun titolo, la presenza di candidati o di esponenti politici, e non possono essere trattati temi di evidente rilevanza politica ed elettorale, ovvero che riguardino vicende o fatti personali di personaggi politici.
Sembra, dunque, che le “altre trasmissioni” (e cioè quelle non ricondotte alla responsabilità di una testata – es. il telegiornale) non possano trattare di vicende o fatti personali di personaggi politici in periodo elettorale. Certo, resta quasi incomprensibile il “dosaggio minimo” anche da parte di quelle trasmissioni “che possono”, e se ci siamo dovuti accontentare, sino ad ora, di Bruno Vespa con una puntata speciale di Porta a Porta, stasera è il turno di Michele Santoro.
Stando a quanto riporta Dagospia “questa sera andrà in onda il martirio di Michele Santoro. Il 58enne giornalista salernitano sta preparando una puntata-bomba sulla sex-tragedy di Arcore che probabilmente gli costerà la testa. Alla Rai non aspettano altro, ma anche Santoro non vede l’ora di farsi cacciare perché ha capito che il nuovo corso politico e aziendale intende “azzerare” la sua esperienza a viale Mazzini. E una “cacciata” da viale Mazzini si accoppia bene, come tema elettorale, con le prodezze sessual-politiche del Cavaliere dle Cialis.
[Enrico Paoli per Libero] Santoro ha montato la puntata di stasera seguendo il suo schema di gioco preferito. Un’attrice, Monica Guerritore, darà voce all’ex attrice Veronica Lario, nonché moglie del premier, leggendo quanto scritto nei giorni scorsi dalla first lady.
In studio un vero e proprio plotone d’esecuzione – i direttori dell’Unità e di Novella 2000 Concita De Gregorio (reduce dalla performance a Ballarò) e Candida Morvillo, l’editorialista del Tg5 Barbara Palombelli e lo scrittore e giornalista Alexander Stille – pronto a impallinare il presidente del Consiglio. Da Napoli, invece, andrà in scena la classica sceneggiata, teleguidata da Sandro Ruotolo, alla quale parteciperà la redazione partenopea del quotidiano “La Repubblica”.
A dar voce al parterre politico, ci saranno il deputato del PdL, nonché avvocato del premier, Niccolò Ghedini e la senatrice Emma Bonino, gli unici ad aver accettato l’invito. La redazione di Annozero, dopo aver letteralmente smontato la puntata dedicata alla Fiat e alla sua campagna acquisti, ha contattato mezzo parlamento, ottenendo dei gelidi “no grazie”, un po’ per la vischiosità dell’argomento, un po’ perché dopo Porta a Porta diventa difficile mettersi contro il premier [...]
E più che il dibattito in studio, per alcuni aspetti prevedibile nei toni, ma non scontato nei temi, a far da detonatore dovrebbe essere il collegamento da Napoli. L’inviato di punta di Annozero, Sandro Ruotolo, è andato a far visita a Noemi Letizia, la diciottenne napoletana al centro delle polemiche e al ristorante dove si è svolta la famigerata festa di compleanno. Alla portata principale, Santoro ha pensato bene di aggiungere il contorno di Repubblica. Quasi certamente il collegamento sarà dalle sede napoletana del quotidiano diretto da Ezio Mauro. A preparare il terreno a tutti sarà, come al solito, Marco Travaglio, con la sua controcopertina al vetriolo dedicata alle veline e ai veleni delle candidature per le europee.
1. simo ha scritto:
7 maggio 2009 alle 17:54