veronica lario



6
settembre

NOEMI LETIZIA PARLA AL DAILY MAIL: OGGI SU SKY L’ENNESIMO CAPITOLO DI UNA STORIA INFINITA

Noemi Letizia Intervista Sky

Su di lei hanno scritto fiumi di parole, e di lei hanno parlato veramente tutti, in Italia come all’Estero. Ispiratrice di commenti, articoli, libri, trafiletti e teorie sul ruolo degli affari privati di chi esercita il potere. Dalla moglie del Presidente del Consiglio allo stesso Berlusconi, dai suoi genitori ai suoi professori, dai presunti fidanzati ai fidanzati scaricati. Di Noemi Letizia hanno parlato proprio tutti, e tutti quanti non hanno esitato a condannare, appoggiare, lodare o denigrare la ragazza che ha fatto della parola Papi un vero e proprio italico tormentone. Quando questa parola fu pronunciata per la prima volta, quando la vedemmo campeggiare sul Corriere della Sera, al quale Noemi aveva concesso una lunga intervista, non potevamo nemmeno immaginare cosa sarebbe successo. Lei è solo una ragazzina, ma a questa ragazzina si deve un vero e proprio terremoto che ha scosso la politica e l’opinione pubblica nel nostro paese.

Tutti hanno parlato, tranne la diretta interessata. E’ per questo che l’attenzione di questa domenica di fine estate è tutta catalizzata su Sky e sulle telecamere del suo Tg, che hanno avuto il compito tanto atteso di documentare la rottura del silenzio che Noemi aveva deciso di scegliere come via per affrontare la tempesta in cui si era trovata, e che in parte aveva provocato. L’intervista, che per certi versi è un vero e proprio scoop, andrà in onda proprio oggi alle 18:00, su SkyTg24, con replica alle ore 22:00. E se il Premier se la prende con la stampa straniera, sempre pronta a demolire il nostro paese, con quell’occhio critico ed esterno a cui nulla sfugge e che tutto vuol sottolineare, Noemi sceglie proprio il Daily Mail, quotidiano britannico di stampo conservatore ma sempre più aperto alle idee laburiste, il cui nome è celebre in tutto il mondo.

Ad intervistarla è stata Daphne Barak, alla quale Noemi ha parlato del Presidente del Consiglio - ”Conosco Silvio da quando ho memoria. Mio padre mi portava da lui quando ero piccola. Accadeva spesso. Ma per me era una cosa normale” – di sua moglie Veronica Lario – “Tutti possono vedere che non sono io la ragione del divorzio. Come è possibile che la festa di una diciottenne rovini un matrimonio? Se è così, che tipo di matrimonio era? Non ho niente a che fare con questo. Quello che dice Veronica non mi interessa. Sono problemi familiari loro. Io non posso essere incolpata” – di sua figlia Barbara -”Barbara è una madre, una donna adulta, non doveva dire certe cose” – e di tutto quello che riguarda l’essere entrata, volente o nolente, in certe faccende ormai note a tutti.




7
maggio

SILVIO E VERONICA: ECCO PERCHE’ ALCUNI TACCIONO. STASERA SANTORO PREPARA UNA PUNTATA AL FULMICOTONE DI ANNOZERO

Veronica Lario, Noemi Letizia, Silvio Berlusconi, Bruno Vespa, Michele Santoro

Che l’annunciato divorzio di Veronica Lario da Silvio Berlusconi possa intaccare gli equilibri politici del belpaese è un dato di fatto. Che sia un questione privata, è relativamente vero. E la relatività sta nel fatto che una questione privata come quella di cui parliamo assurge inevitabilmente al rango di “res publica” non solo per la “pubblicità” dei protagonisti ma anche e soprattutto per le scontate, seppur indirette, implicazioni e ripercussioni che la faccenda può avere nel sistema politico italiano.

D’altro canto, è noto a tutti che le vicende private dei più celebri Presidenti Americani abbiano rappresentato un tassello importante nella storia politica statunitense e siano state oggetto di approfondite analisi atte, tra l’altro, a valutare a 360° l’inquilino di turno della Casa Bianca. Ma come mai in Italia tutto sembra tacere e persino quei programmi che vivono di gossip e che farebbero carte false pur di poter offrire in pasto al pubblico tradimenti, nascite di nuovi amori, divorzi eccellenti, assegni di mantenimento stratosferici sembrano, tutt’a un tratto, disinteressati alla liaison Silvio-Veronica?

Se i maligni sono pronti a parlare di “regime” e se, allo stesso tempo, viene facile pensare ad uno spontaneo silenzio da parte delle emittenti del Biscione, sembra quanto meno strano che anche la maggior parte delle reti della TV di Stato abbia preferito glissare sull’argomento. Situazione decisamente anomala che meritava di essere approfondita e trovare una spiegazione. Per questo motivo, DM è andato a spulciare nei resoconti delle sedute della ”Commissione Parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi” (meglio nota come Vigilanza RAI) e, a quanto pare una spiegazione l’abbiamo trovata.


6
maggio

INSIEME A TE NON CI STO PIU’. IL DIVORZIO DEL SECOLO, QUEL SENTIMENTALONE DI EMILIO FEDE E IL PADRE CONFESSORE BRUNO VESPA

Silvio Berlusconi e Veronica Lario

È ormai sulla bocca di tutti. Fiumi d’inchiostro sui giornali, la rete impazzita, la portiera ne spettegola con i condomini, solo la televisione, e in particolare l’informazione, sembra stranamente disinteressata al divorzio del secolo. Ebbene sì, se quello fra Carlo e Diana, nel lontano 1981, è stato ribattezzato il matrimonio del secolo, l’annunciata rottura dell’unione trentennale tra Silvio Berlusconi e Veronica Lario, sembra avere tutte le carte in regola per essere ricordata dai posteri come l’evento di cronaca rosa più rilevante degli ultimi anni.

Curiosamente, in questa occasione, la nostrana informazione televisiva, da sempre pronta a infarcire i propri notiziari con servizietti pruriginosi dal disgustoso sapore di becero gossip, si è arroccata in un’intransigente posizione di discrezione e riserbo nei confronti di un fatto privatissimo e doloroso. Massimo rispetto, per carità, ma permetteteci di rimanerne sorpresi. Roba che, fossero stati altri i protagonisti, Studio Aperto c’avrebbe campato un mese di rendita! Eppure si tratta di quella stessa informazione che, invocando il sacrosanto diritto-dovere di cronaca, non si è fatta mai tanti scrupoli a offrirci nei minimi dettagli immagini e racconti di cruenti omicidi, di delicatissime questioni di coscienza o a irrompere, con imbarazzante invadenza, nella tenda di un terremotato disperato per chiedergli: “Come ci si sente ad aver perso tutto, casa, famiglia e lavoro?”. 

Eppure sono stati gli stessi protagonisti a rendere pubblica la vicenda sin dai tempi della famosa lettera a Repubblica in cui donna Veronica rimbrottava l’arzillo marito per la sua eccessiva galanteria nei confronti del gentil sesso. Comprendiamo la lontananza, le dimensioni, verosimilmente, faraoniche delle loro residenze, ma certo una telefonata o una bella scenata casalinga sarebbero state scelte più logiche da parte di chi avesse voluto mantenere il riserbo sui propri dissapori familiari.