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settembre
PIPPO BAUDO SHOW A OTTO E MEZZO: “CI VUOLE TV DI CLASSE. IL DIVANO DELLA DANDINI CHE FORMAT E’?”
venerdì 30 settembre 2011 22:29 Marco Leardi

Pippo Baudo, Otto e mezzo
Super Pippo è già tornato in tv, e sta benone. Alla faccia di chi lo dava mezzo stecchito dopo il malore che nei giorni scorsi lo aveva costretto ad un breve ricovero in ospedale. Il decano dei conduttori televisivi è stato ospite della puntata di Otto e mezzo in onda questa sera, nel corso della quale ha parlato di piccolo schermo e politica, di programmi e progetti che ha in mente di realizzare. Già, perché Pippo Baudo è un vulcano di idee nonostante negli ultimi tempi la Rai non lo abbia coinvolto in nuove produzioni. Questa decisione di Viale Mazzini ha lasciato amareggiato il conduttore, il quale su La7 ha confermato quello che - a riguardo – aveva già spiegato Fiorello:
“Ci sono rimasto male perché si è chiuso un sipario immotivatamente. Eppure io mi sento in grado di produrre, di fare spettacolo di qualità superiore. Ho molte idee in testa, molti format, molte iniziative che potrebbero unire varietà, intrattenimento e informazione. Noi artisti siamo iper sensibili, abbiamo facilmente nostalgia del pubblico, delle telecamere”
Ha affermato l’anchorman durante la trasmissione della rete terzopolista. A 75 anni compiuti, il Pippone nazionale si sente pronto ad offrire la sua professionalità alla tv pubblica, con nuovi progetti. Incalzato dalla giornalista Lilli Gruber, Baudo ha parlato anche dell’attuale situazione politica, auspicando la formazione di un “governo di salute pubblica guidato da un grande tecnico che possa assicurare una giusta equità“. E Berlusconi? “Un geniale direttore d’azienda” ha commentato Pippo, rammentando i rampanti esordi della tv commerciale del Biscione.
Il discorso si è poi spostato su una certa deriva culturale che sembrerebbe infestare il mondo dello spettacolo. E così, in riferimento alla possibilità di utilizzare una prestazione sessuale come come chiave per il successo televisivo, Baudo ha incolpato la stessa televisione di offrire modelli sbagliati, che illudono e “usano” molte ragazze.
“Le ragazze credono che per avere successo nella vita bisogna sculettare. Così partono, lasciano le famiglie, vengono sfruttate, partecipano ad accademie private che spillano i soldi. Entrano in un vortice pericoloso e va a finire che si è devastata una famiglia, una persona. Una volta era difficilissimo entrare in televisione, non diamo aperture a tutti quanti, se no diventa il mestiere più facile. Il mestiere più facile del mondo era un altro, purtroppo oggi è frequentato da molte” ha bacchettato il conduttore.
Secondo il decano degli anchorman, a volte la Rai imiterebbe troppo la tv commerciale, che però ha logiche diverse. ”Il servizio pubblico deve distinguersi come stile, per gli esempi che dà. Io sono per la televisione non puritana, ma di classe” ha proseguito. A Otto e mezzo Baudo ha parlato anche del mancato rinnovo di contratto a Serena Dandini. Il conduttore, che si sarebbe candidato ad occupare lo spazio di Parla con me, ha affermato a riguardo:
“Non volevo sostituire la Dandini. Siccome ero senza lavoro ho detto: se volete sono pronto con un programma (…) Io non volevo rubare il format della Dandini. Ma poi che format è? Oggi si usa una scrivania, un divano e si dice: è un format. Anche tu, Lilli, stai rubando un format che non è tuo: i diritti della tavola rotonda sono di Re Artù. Non si può fare…”.
Combattivo, pieno di idee, polemico al punto giusto: un Baudo così non lo si vedeva da tempo. Non a caso, un’entusiasta Lilli Gruber ha domandato al noto presentatore: verresti a La7? E lui:
“A La7? Se mi cacciano dalla Rai vengo subito, ma adesso ho un contratto con la Rai in vigore sino ad agosto del prossimo anno”.
Come dire: a buon rendere. La carriera è ancora lunga…


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12 Commenti dei lettori »

Le affermazioni di Pippo Baudo sono di buon senso e condivisibili. Anche se i suoi programmi non mi sono mai piaciuti, anch’io, come credo tanti altri spettatori, penso che un professionista del suo calibro, nonostante l’età, possa ancora proporsi con nuovi progetti per il servizio pubblico. “In antiquis est sapientia, et in multo tempore prudentia” Nei vecchi è la sapienza e nella tarda età la prudenza (Giobbe 12, 12).


2. pippo ha scritto:
va bene il rispetto per l’artista e per quello che ha dato in cinquanta anni di tv, ma allo stesso tempo ha ricevuto tanto dalla tv stessa. e poi ora come ora, bisogna guardare in faccia la realtà, i suoi ultimi programmi sono stati tutti di scarso successo, ed anche la rai che se ne dica, ha bisogno di guardare allo share, oltre che alla qualità dei suoi programmi. vi ricordate quando volle andare in “guerra” il sabato sera contro la de filippi? uscì con le ossa rotte da quella sfida.


3. Gabriele90 ha scritto:
Ma dai ragazzi dobbiamo vedere il contenuto….Pippo è una colonna portante della tv…è vero che i suoi ultimo programmi hanno avuto poco consenso nel pubblico (dovuto anche ad una troppa esposizione ) ma con garbo e gentilezza e sempre entrato nelle case degli italiani. Io affiderei a Pippo un programma varietà stile anni 60- 70: un grande palcoscenico, con ballerine, lustrini, balli musicali e altro ancora. Ci manca vedere la tv come un sogno. E lo dico io che ho solo 21. Tramite Rai storia, da da da ho riscoperto la magia di quegli anni anni d’oro.


4. isolano ha scritto:
@Gabriele90. Hai ragione.. un programma così per Pippo sarebbe perfetto. Baudo è l’ultimo grande presentatore della tv italiana. Però non credi che il pubblico non lo guarderebbe? Oggi siamo abituati a una tv molto diversa (più volgare, purtoppo).
Forse meglio puntare sui nuovi talenti? Penso a Facchinetti… anche se Pippo non lo raggiungerà mai!


5. isolano ha scritto:
dimenticavo: condivido tutto quello che ha detto Baudo. Soprattutto sulla Dandini! Che razza di format è Parla con me????
Un divano e un’orchestina… bah


6. Giuseppe ha scritto:
“Il format di ‘Parla con me’ l’ho inventato io. E ne ho le prove!”. Con ironia la conduttrice del programma bocciato ieri dalla Rai, mostrando un piccolissimo divano rosso con una Dandini in miniatura, contesta “la leggenda metropolitana” secondo la quale Via Mazzini ha il 100% dei diritti sul suo programma. “Questo e’ il format – rimarca – niente altro che questo divano rosso. E’ un format che io ho inventato e che poi ho regalato alla Rai. Ecco perche’ ieri ho detto ‘almeno ridatemi il divano’”.
(fonte Adnkronos – ven 16 set 2011). Un divano e un’orchestrina che hanno fatto tanto rumore da interessare anche Pippo Baudo e il cui riverbero infastidisce ancora molte orecchie.


7. pippo ha scritto:
a proposito di format bizzarri: ma è possibile che per realizzare una trasmissione di 30 minuti, intervistando qualcuno, bisogna comprare un format?; ovviamente mi riferisco alla trasmissione della annunziata!


8. Andrea ha scritto:
Trovo interessante soprattutto questa frase:
“Il servizio pubblico deve distinguersi come stile”
Ampiamente condivisibile.


9. marcko ha scritto:
mettendo da parte il il fatto ke per me sarebbe meglio ke andasse in pensione, e fare l’ospite d’onore nei vari spettacoli.
su quello ke dice credo abbia ragione sia sul format di parla con me, sia sulle ragazze in tv, da uno come lui c’è sempre qualkosa da imparare.


10. Gabriele90 ha scritto:
@isolano Penso che in una tv omologata un grande spettacolo stile anni 60-70 piacerebbe….Forse non tocca tutte le fasce d’età ma d’altronde quale programma lo fa? E’ possibile che non ci sono buone idee?


11. isolano ha scritto:
Gabriele90. Le nuove idee mi sembrano tutte trash e simili a se stesse. Quando un format funziona subito viene copiato (vedi Baila)… non c’è creatività. Allora ben venga uno show ispirato agli anni 60-70, come dici, purché sia una rivisitazione attualizzata. Copiare la tv del passato per me non funzionerebbe. Se non per qualche nostalgico.


12. salvatore ha scritto:
pippo pippo …ti tengo sempre nel mio cuore ma da redentore che ti posso dire………..tic tac tic tac???????

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1. Giuseppe ha scritto:
30 settembre 2011 alle 23:30