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LET’S DANCE: LA BENEFICENZA NON BASTA A GIUSTIFICARE UN PROGRAMMA DA EMITTENTE LOCALE

di Daniele Pasquini

02/12/2010 - 02:55

LET’S DANCE: LA BENEFICENZA NON BASTA A GIUSTIFICARE UN PROGRAMMA DA EMITTENTE LOCALE
Let's Dance
Let's Dance: il reggiseno di Alessandra Celentanto

Partiamo dal presupposto che i test vanno presi come tali. Ma c’è modo e modo di presentarli, soprattutto se non sono i classici numeri zero a porte chiuse ma pilot in prima serata (per giunta in diretta) su Canale5, con una platea potenziale di milioni di telespettatori. Per carità, il fine di Let’s Dance è anche nobile se vogliamo, ma la realizzazione è veramente pessima e non c’è beneficenza che tenga.

In Let’s Dance, personaggi dal mondo dello spettacolo e dello sport scendono per una sera sulla pista da ballo e si cimentano, con tanta ironia si intende (o almeno così ci vogliono far credere), in esibizioni danzerine (ma di coreografato hanno poco o nulla) che definire al limite del ridicolo è un complimento (Ballandi può dormire sonni tranquilli insomma). Ci piacerebbe essere clementi ma, in confronto, alla Corrida arrivano dei professionisti. Capacità artistiche a parte (lungi dall’essere messe in discussione), ciò che salta subito all’occhio è la totale mancanza di preparazione da parte dei protagonisti, tra l’altro tutti di “grido”, e, a sensazione, anche il programma sembra essere stato preparato piuttosto frettolosamente, nonostante l’importante produzione alle spalle e autori non di primo pelo.

E’ vero che Maria la Castigatrice ha l’occhio lungo, e chissà che gli ascolti non le diano anche stavolta ragione, ma al solo pensiero che un simile esperimento possa essere promosso in periodo di garanzia ci si accappona la pelle. Anche perchè in Let’s Dance, a differenza di Italia’s Got Talent (dove il trash, seppur limitato, è di casa), non c’è proprio nulla che funzioni: dalla scenografia decisamente cheap di Mario Catalano al piccolissimo Studio 2 di Cinecittà passando per un’infelice regia affidata a Paolo Carcano, che visti gli aitanti rugbisti presenti sul palco si sarà confuso con Uomini e Donne. Ultimi ma non per importanza i due conduttori, talmente distanti (l’uno troppo impacciato, l’altra troppo euforica), poco affiatati e soprattutto impreparati da rendere il programma peggiore di quel che già non fosse.

Va detto che con i ferrei giudizi di Antonello Piroso e le sparate comiche di Geppi Cucciari qualche risata ce la siamo anche fatta. Peccato che non fossero loro i protagonisti.

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27 commenti su "LET’S DANCE: LA BENEFICENZA NON BASTA A GIUSTIFICARE UN PROGRAMMA DA EMITTENTE LOCALE"

  1. e' la cosa piu orribile prodotta da una tv commerciale! la regia a dir poca dilettantesca, luci viste e riviste, conduttori abbandonati a se stessi o forse solo annoiati ,ospiti mal preparati, come si puo competere con Saviano, la beneficenza una scusa per nascondere una cosa tirata su da dilettanti

  2. @mcooo: leggo solo ora... Primo: alle 04,22 Morgana dormiva della grossa... Secondo: io non massacro nessuno... sono buona, è che mi disegnano così... ;-)

  3. Comunque l'unica che salvo è L'Incontrada con De Luigi sarebbe stata benissmo

  4. Il programma non si può guardare... I conduttori non sanno fare i conduttore..Amendola non mi è piaciuto per niente.. La incontrada ha bisogno di una spalla comica o ben affiatata con lei per funzionare bene.. Il 12% è pochissimo... perfino è Na ta una stella Gemella, che era la copia della copia di Momenti di Gloria ha fatto di più di questo programma che era addirittura NUOVO... Bisognava confezionarlo meglio prima di mandarlo in onda...

  5. @ alex: Che non sia un grande show ok, ma che offenda l'intelligenza delle persone è una grandissima esagerazione, alcuni non sanno capire l'intento scherzoso che c'è dietro ad un programma. Non è stato un grande show e non va preso per questo è stato un programma scherzoso di puro intrattenimento ludico, se poi non si è in grado di avere un minimo di senso dell'umorismo quello è un problema di chi non ce l'ha, le cose che offendono l'intelligenza sono ben altre se poi non si è in grado di fare dei rapporti ta questo e altre cose per davvero offensive è un altro discorso, un minimo di obiettività non sarebbe male. A me da solo fastidio che chi non ha problemi seri si permette di avere il dente avvelenato per ogni cavolata, chi nella vita ha perso tutto sta sempre con il sorriso ad apprezzare il minimo spostamento d'aria. Oggettivamente parlando le cose offensive sono altre. @ dert86: "la solita cosa all'italiana" come se le cose in italia fossero fatte solo alla carlona, non esageriamo

  6. @ 7. Ale non credo che si possa sopravvalutare l'effetto de filippi per quanto riguarda la presa sul pubblico. La stragrande maggioranza dei telespettatori non sapeva che era sua la produzione e neanche sanno dell'esistenza di fascino. Molti si saranno accorti della "presenza" della sanguinaria solo quando l'hanno inquadrata a fine serata.

  7. programma orribile,offende l'intelligenza delle persone.Al limite del ridicolo.