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Ares Gate: Alberto Tarallo indagato per istigazione al suicidio di Losito

di Marco Leardi

18/06/2021 - 19:00

Ares Gate: Alberto Tarallo indagato per istigazione al suicidio di Losito
Alberto Tarallo

Novità giudiziarie sull’Ares Gate. Il produttore televisivo risulta indagato nel procedimento avviato dalla Procura di Roma in cui si ipotizza il reato di istigazione al suicidio per la morte dello sceneggiatore Teodosio Losito. Una svolta nella vicenda per la quale, nei mesi scorsi, la medesima Procura aveva ascoltato testimoni informati sui fatti, tra i quali – oltre ad una serie di volti noti – lo stesso Tarallo.

Secondo fondi di agenzia, il fondatore della società Ares nella giornata di oggi è stato oggetto di acquisizioni documentali da parte della Guardia di Finanza su disposizione dei magistrati di piazzale Clodio. Sinora, lo ricordiamo, l’inchiesta per la presunta istigazione al suicidio di Losito risultava contro ignoti. Lo scorso mese di marzo, come riferito dall’avvocato Daria Pesce, Alberto Tarallo aveva chiesto al PM Carlo Villani di essere sentito in merito alla vicenda. Ora il produttore preferisce non replicare alla notizia della sua iscrizione nel registro degli indagati, ribadendo che spera di essere ascoltato il prima possibile e nuovamente dal PM.

Nelle stesse settimane, i PM avevano ascoltato varie testimonianze di persone “informate sui fatti”, a cominciare da quelle di Massimiliano Morra e Rosalinda Cannavò (ex Adua Del Vesco), i due attori che durante la loro permanenza al Grande Fratello Vip si erano lasciati andare a pesanti dichiarazioni sull’esistenza di una presunta setta e sulla tragica fine di Losito, chiamando in causa – ma senza mai nominarlo esplicitamente – proprio Tarallo. In tutta risposta, il produttore si era difeso parlando di “vendetta miserabile di attorucoli” ed aveva invece fornito una versione ben diversa sul proprio rapporto con il compagno e sceneggiatore.

Tra gli altri, i PM avevano convocato come persone informate sui fatti anche Barbara D’Urso, Gabriel Garko, Eva Grimaldi, Francesco Testi, Manuela Arcuri, Giuliana De Sio. La notizia dell’iscrizione di Tarallo nel registro degli indagati dimostra oggi che gli inquirenti intendono fare chiarezza.

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