6
marzo

Sanremo 2022, Amadeus lascia: «Non ci sarà l’Ama Ter»

Amadeus

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Amadeus lascia. Con serenità e fermezza, Amadeus ha annunciato che l’anno prossimo non tornerà alla guida del Festival di Sanremo. Nel corso della conferenza stampa della serata finale, il direttore artistico ha infatti dichiarato che non prenderà in mano le redini della kermesse anche nel 2022, consegnando di fatto le sue “dimissioni”. Il conduttore, reduce da una complessa edizione (noi avevamo proposto l’Ama Ter  a scatola chiusa), considera infatti, almeno per il momento, chiusa la sua “esperienza” nella storica manifestazione.

Sono grato alla Rai, a Teresa De Santis che mi chiamò, a Stefano Coletta che mi ha richiamato, all’AD Salini. Per me è stato un motivo di orgoglio. Sono stati due Sanremo storici. Si parte da un progetto, per me Sanremo è un evento e non un programma televisivo, sono stati due eventi. Non ci sarà l’Ama Ter, io e Fiorello avevamo già scherzato su questo ma non ci sarà. Il terzo di seguito non ci sarà, lo avrei detto domani ma due Sanremo così importanti per come intendo io che si faccia Sanremo non è una routine. Si parte dall’idea per poter fare qualcosa che non puoi fare ogni anno come una routine. Ringrazio la Rai per due anni che non dimenticherò mai. Ringrazio l’azienda ma non vedo l’ora di tornare ai miei giochi, ai miei quiz, alla mia normalità

ha spiegato Amadeus.



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5 Commenti dei lettori »

1. Non ho parole ha scritto:

6 marzo 2021 alle 14:41

Se ne va lui sapendo che altrimenti, dopo un disastro del genere, un festival osceno, volgare, e con ascolti disastrosi, sarebbe stato cacciato dalla dirigenza. Ma non è lui che se ne va, sono gli italiani che l’hanno cacciato via!

Ora tocca a coletta e salini, per i quali purtroppo bisognerà aspettare le prossime elezioni.



2. Marco ha scritto:

6 marzo 2021 alle 15:20

Era logico. Motivo principale gli ascolti. Si aspettavano ben altri numeri, visto il lockdown, la pandemia, la voglia di serenità ecc…
Invece nel Paese c’è preoccupazione per la salute, rabbia per le chiusure, nervosismo….e tanti ma tanti non han proprio voglia di distrarsi.

Numeri comunque da evento, sia chiaro, perchè oltre il 40% di media tutto può essere tranne che essere definito un insuccesso.

La mancanza di pubblico in teatro si è fatta ben sentire. Coconduzione e ospiti non di rilievo. Cast variegato ma troppo rivolto alle nuove generazioni (su 26 avrebbe dovuto mettere almeno 10 nomi di spicco per le persone over 60).

Sul futuro…. da qualche parte gira già il nome di Cattelan… per carità…. giovane e tutto ma mica conosciuto e sopratutto adatto ad un evento di Raiuno!!! Cattelan potrebbe essere adatto per una Raidue ma non di certo per Raiuno dove la gente si identifica in Clerici, Carlucci, Venier, Conti, Insinna, Amadeus, ecc…ecc



3. Marco ha scritto:

6 marzo 2021 alle 15:48

P.S da considerare anche il fatto che questo Sanremo è stato 13 mesi dopo il precedente. Traslato in avanti di un mese.
Il prossimo, quasi sicuramente, tornerà nella sua collocazione di inizio febbraio, quindi ci sarebbero 11 mesi tra uno e l’altro. Ed è quindi impotante anche non rischiare di cadere in alcuna ripetitività.



4. Matteo ha scritto:

6 marzo 2021 alle 17:19

ciao



5. stefanor ha scritto:

6 marzo 2021 alle 18:16

concordo con Marco assolutamente quando dice che si e’ sbagliato gia’ in partenza col mettere nei BIG tanti, troppi nomi ai piu’ sconosciuti…!!! Sono mancate figure di riferimento per intere generazioni degli anni 80 e 90!



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