Il Covid-19 ha segnato la storia di Doc – Nelle tue Mani: le riprese della prima stagione sono state interrotte a causa della pandemia e le prime quattro puntate sono andate in onda proprio durante il lockdown, appassionando un pubblico che in quel periodo avrebbe potuto anche rigettare ulteriori bollettini e camici medici. E invece li ha apprezzati, trovando la serie “terapeutica”, come l’ha definita Pierdante Piccioni, alle cui vicende è ispirata. Adesso, scopriamo che dal Coronavirus la fiction non si separerà, perché l’emergenza sanitaria sarà uno dei temi trattati nella seconda stagione.
La seconda parte della prima non è ancora andata in onda (e si prolungherà per ben sette settimane), ma il futuro di Doc è già sicuro: lo sceneggiatore Francesco Arlanch ha dichiarato di essere al lavoro con Viola Rispoli sul secondo capitolo, che racconterà proprio il delicato momento storico che stiamo vivendo:
“Essendo la nostra serie ambientata in un ospedale di Milano, essendo una serie ambientata nella contemporaneità, il Covid-19 farà parte della seconda stagione. Non posso anticiparvi in che forma e misura, però senz’altro, se c’è una cosa che caratterizza Doc è che è una storia calata nella contemporaneità. Ed è ambientata a Milano. Non raccontare il Covid sarebbe stato un segno di scarsa responsabilità e non saremmo stati all’altezza di quello che è diventato Doc. Anche soltanto per raccontare, rendere onore al lavoro dei medici di fronte a questa emergenza globale che abbiamo vissuto”.
Il medical drama cavalcherà, dunque, questo tema caldo, così come faranno molte serie americane, in primis Grey’s Anatomy. Una scelta etica ma anche una scelta dovuta, visti i tempi, e utile, perchè permetterà di girare liberamente con le mascherine e senza più dover rielaborare sceneggiature per rientrare in eventuali nuovi protocolli.