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ottobre

AresGate: Tarallo rigetta l’istigazione al suicidio leggendo la lettera di addio di Teodosio Losito

Non è L'Arena, Alberto Tarallo

Questa è la lettera di addio di Teo. Spiega molte cose“. La parte più intensa della difesa a tutto campo pronunciata da Alberto Tarallo a Non è L’Arena è stata quella dedicata al compianto sceneggiatore Teodosio Losito, che per oltre 20 anni fu suo compagno di vita e che nel gennaio 2019 si tolse la vita. Dopo aver fornito la propria versione sull’ (ed aver svelato che la storia tra Adua Del Vesco e Massimiliano Morra era “una montatura”), il produttore ha rigettato l’accusa più pesante: quella di istigazione al suicidio.

AresGate, Alberto Tarallo risponde all’accusa di “istigazione al suicidio”

Commuovendosi al ricordo del suo storico compagno, Tarallo ha puntato il dito contro chi aveva messo in discussione il loro rapporto, gettando su di esso un’ombra.

E’ questo che non posso perdonare, il resto è folklore (…) Non posso tollerarlo questo, io che non vado mai in televisione sono venuto qui per questo. Non solo loro (Adua e Massimiliano, ndDM) gli ideatori di tutto questo, ma chiedo anche a quelle persone che come delle belve fiutano la pista e spingono l’acceleratore su questa cosa, parlando di sette, di messe nere: ma non si rendono conto che dietro c’è una persona che tutte le mattine deve trovare un motivo per alzarsi e che è dentro ad una sofferenza così lacerante? Non gliene frega proprio niente? Per avere un punto di share in più assassinerebbero chiunque e questo mi fa schifo, questo sistema mi fa veramente ribrezzo e anche le persone che lo operano mi fanno un po’ senso“.

Infine, rispetto alla pesante accusa di “istigazione al suicidio“, lo sfogo più diretto:

E’ questo che non posso proprio tollerare. Alla persona che ha macchinato tutto questo, che ha fatto dire a qualcuno ‘induzione al suicidio’: io so, io so chi sei e so anche perché l’hai fatto. Vergognati!“.

Così, il produttore ha letto e reso nota la lettera di addio di Teodosio Losito. In essa lo sceneggiatore gli rivolgeva parole piene d’affetto. “Chi ha distrutto Teo non distruggerà me” ha concluso Tarallo. Di seguito il testo della lettera, nel quale si allude anche alle difficoltà della Ares. Al riguardo, sollecitato da Giletti, il produttore ha commentato:

Pensava probabilmente che non era stato all’altezza, ma non era colpa sua. E’ stata colpa di altri. Teo era una persona estremamente buona e si è fidato di tutti“.

AresGate, la lettera di addio di Teodiosio Losito

Alberto, non sai quanto sono dispiaciuto per te, per questo epilogo che ti farà soffrire. Non avere rimpianti o rimorsi in futuro, questa è una mia scelta e tu non hai colpe. E’ un pensiero che da mesi non mi ha mai abbandonato, si è ripresentato e l’ho annullato, ma oggi sta vincendo lui. Sono io che ho rimorsi e rimpianti, ma non posso tornare indietro e non riesco ad andare avanti. E’ un anno che combattiamo contro i mulini a vento e mi sono spesso appoggiato alla tua forza. Io ho vissuto come se avessi avuto l’anestesia che scorreva nelle vene. I miei errori di scelte sbagliate, quelle nei tuoi confronti, hanno creato un carico di insicurezze per come agire. Ho sbagliato soprattutto con te, i dubbi che ho potuto avere negli anni scorsi li ho cancellati proprio nel momento più difficile complicato e questo mi fa sentire ancora più una merda verso di te.

Mi, ci hanno preso per il culo, hanno usato una cattiveria più estrema per farmi, farci del male e ancora non riesco a capirne il motivo. Come da prassi si è creato il vuoto intorno a me, a noi. Il carro non è più quello dei vincenti. A chi abbiamo dato tutto di noi stessi ci ha sputato in faccia e oggi giudica e siamo dei rami secchi. Che pena. Sono stanco di vivere nello squallore degli altri e sentirmi fuori luogo in imbarazzo con te o per me stesso. E’ una vergogna insopportabile, a volte ingestibile.

I miei sensi di colpa verso di te sono così dolorosi che mi spezzano il cuore, da solo avrei sopportato meglio di più. Vedere te che amo e ora immensamente più di prima, che sei coinvolto in questo mio fallimento tuo malgrado, mi dilania la mente e il corpo. Perdonami se potrai, perché credo che dove andrò col tuo perdono potrò trovare forse un po’ di serenità.

Ti amo. Teo

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