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gennaio

Sanremo 2020, polemica sul rapper Junior Cally. «Testi pieni di violenza, sessismo e misoginia». Interviene Foa: «Scelta inaccettabile»

Junior Cally

Rai e Festival di Sanremosdoganano femminicidio e stupro” usando denaro pubblico. Matteo Salvini ci è andato pesante ed ha utilizzato parole durissime per protestare contro la partecipazione alla kermesse canora di , al centro della polemica per i contenuti shock di alcuni suoi brani. Ad accusare il rapper, chiedendone l’esclusione dalla popolare rassegna, in realtà non è stato solo l’ex Ministro ma anche 29 deputate di tutti gli schieramenti, che in una lettera hanno definito i testi del cantante “pieni di violenza, sessismo e misoginia. Il Presidente Rai, Marcello Foa, è stato costretto ad intervenire. La polemica è divampata a distanza di giorni dall’annuncio della presenza nel cast di Junior Cally e a poche ore dall’ascolto dei brani in gara al Festival, da cui è emersa la natura politica della nuova canzone di Antonio Signore (questo il vero nome di Junior Cally).

Oggi leggo che la Rai e il più importante festival della canzone italiana, usando denaro pubblico, sdoganano femminicidio e stupro. Non ho parole: mi auguro che questo tizio non metta mai piede sul palco di Sanremo

aveva twittato Salvini, augurandosi che il rapper non mettesse mai piede sul palco di Sanremo e mettendo in evidenza le strofe di un suo vecchio brano, ‘Strega’.

Lei si chiama Gioia, ma beve poi ingoia/ Balla mezza nuda, dopo te la dà/ Si chiama Gioia perché fa la tr0ia/ Sì, per la gioia di mamma e papà/ Questa frate non sa cosa dice/ Porca troia, quanto cazzo chiacchiera?/ L’ho ammazzata, le ho strappato la borsa/ C’ho rivestito la maschera“.

Nel videoclip della canzone, il rapper pronuncia queste parole shock davanti ad una ragazza con il viso coperto da un sacchetto, a cui mostra il dito medio. Il cantante, tramite il suo management, si è difeso spiegando che bisogna distinguere tra opinioni personali (“sono contro il sessismo“) ed espressioni artistiche. Ma non è bastato, anche perché la cifra artistica di certi contenuti è decisamente difficile coglierla. Nel brano sanremese, invece, dal titolo No Grazie, il rapper va contro il populismo e – implicitamente – il leader della Lega e Matteo Renzi.

Indignata, infatti, è stata la reazione delle 29 deputate (tra le quali Stefania Pezzopane e Laura Boldrini) che, in una lettera indirizzata alla Vigilanza Rai, all’ad Salini, al cda di Viale Mazzini e all’Usigrai, hanno manifestato sdegno.

“Appare evidente che la direzione artistica del Festival di Sanremo 2020 sia in palese contrasto con il contratto di servizio della Rai, i cui principi generali prevedono di superare gli stereotipi di genere, al fine di promuovere la parità e di rispettare l’immagine e la dignità della donna anche secondo il principio di non discriminazione, la promozione delle pari opportunità, del rispetto della persona, della convivenza civile, del contrasto a ogni forma di violenza (…) Si richiede pertanto che, all’esordio del Festival, il direttore artistico e conduttore Amadeus si scusi pubblicamente”

hanno scritto le deputate facendo riferimento sia alle parole di Amadeus in conferenza stampa sulle sue partner femminili sia al caso Junior Cally, definito “rapper per ragazzini i cui testi come già evidenziato alla Rai da molte associazioni di donne, sono pieni di violenza, sessismo e misoginia”.

Sanremo 2020, caso Junior Cally: interviene Marcello Foa

Parole a cui si è sentito in dovere di rispondere il Presidente Rai Marcello Foa.

Scelte come quella di Junior Cally sono eticamente inaccettabili per la stragrande maggioranza degli italiani

ha dichiarato il vertice Rai, auspicando che Amadeus sia capace di “riportare il festival nella sua giusta dimensione“. Per il momento, però, né il conduttore né l’AD Rai Salini hanno commentato l’ennesima bufera abbattutasi sul Festival 2020, prima ancora del suo inizio.



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6 Commenti dei lettori »

1. daniele ha scritto:

20 gennaio 2020 alle 11:48

Sessismo e violenza sulle donne, questi i 2 argomenti che stanno imperversando negli ultimi giorni in televisione… cosa non si fa per prendere ascolti, e si, ne sono convinto! Il corpo autorale e gli organi di vigilanza dei programmi di solito devono guidare verso i parametri contenutistici e dialettici entro cui dovrebbero muoversi i protagonisti di una trasmissione e non credo che in questi casi qualcosa sia sfuggito…



2. Ale ha scritto:

20 gennaio 2020 alle 12:46

Il suo management parla di espressioni artistiche….. ahahahahahahah…. ma fammi il piacere…. ma stare zitti no?



3. Maria Cristina Giongo ha scritto:

21 gennaio 2020 alle 13:58

Ma non pensano ai giovani? Che esempio danno loro con questi esseri indegni che cantano canzoni indegne, violente, cattive persino? E proprio la Rai che dovrebbe essere in testa, come servizio pubblico, nel dare il buon esempio ed usare bene il denaro dei cittadini!!!! Sarebbe una vergogna se questo uomo calcasse il famoso palco della bella canzone italiana! Meno male che sono scappata all’estero, in un Paese dove la televisione veniva, all’epoca, considerata all’avanguardia nel campo del trash! Ora è una televisione per educande, rispetto ai programmi italiani, per esempio di Mediaset!!!!! Ma se questo tizio entra in Rai



4. Filippo ha scritto:

21 gennaio 2020 alle 14:41

“Mi verrebbe di strapparti
Quei vestiti da puttana
E tenerti a gambe aperte
Finché viene domattina
Ma di questo nostro amore
Così tenero e pulito
Non mi resterebbe altro che
Un lunghissimo minuto di violenza
E allora ti saluto, bella stronza”

“Bella stronza”, di Marco Masini. Di lui non si dice niente, perché? Ipocrisia allo stato puro: solo perché Junior Cally era sconosciuto ai più, solo perché si veste in modo “trasgressivo”, solo perché ha tatuaggi, solo perché può essere attaccato facilmente dalla pancia del Paese. È la stessa cosa che è stata fatta l’anno scorso con Achille Lauro da Striscia la Notizia.
È il Festival della Canzone Italiana. La canzone italiana, evidentemente, parla anche di queste cose, e non solo di sole, cuore e amore. Fatevene una ragione.



5. Filippo ha scritto:

21 gennaio 2020 alle 14:42

“Mi verrebbe di strapparti
Quei vestiti da puXXana
E tenerti a gambe aperte
Finché viene domattina
Ma di questo nostro amore
Così tenero e pulito
Non mi resterebbe altro che
Un lunghissimo minuto di violenza
E allora ti saluto, bella stronza”

“Bella stronxa”, di Marco Masini. Di lui non si dice niente, perché? Ipocrisia allo stato puro: solo perché Junior Cally era sconosciuto ai più, solo perché si veste in modo “trasgressivo”, solo perché ha tatuaggi, solo perché può essere attaccato facilmente dalla pancia del Paese. È la stessa cosa che è stata fatta l’anno scorso con Achille Lauro da Striscia la Notizia.
È il Festival della Canzone Italiana. La canzone italiana, è evidente, parla anche di queste cose, e non solo di sole, cuore e amore. Fatevene una ragione.



6. Ale ha scritto:

22 gennaio 2020 alle 10:14

Beh, almeno Masini ci metteva la faccia, Cally non ci mette nemmeno quella.



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