Ora in tendenza

Fabio Fazio, contratto milionario: la Corte dei Conti si muove

di Marco Leardi

07/07/2017 - 12:07

Fabio Fazio, contratto milionario: la Corte dei Conti si muove
Fabio Fazio

Il nuovo contratto milionario di Fabio Fazio non passa inosservato alla Corte dei Conti. La segreteria del procuratore generale Claudio Galtieri ha infatti inoltrato alla Procura regionale del Lazio, retta da Andrea Lupi, la documentazione contenuta nella lettera-esposto che il deputato Pd Michele Anzaldi aveva inviato alla magistratura contabile e all’Anac proprio in merito al rinnovo contrattuale del presentatore Rai. Nella serata di ieri, 6 luglio, lo stesso esponente dem ha fatto sapere di aver fornito ulteriore materiale alla Corte dei Conti.

A comunicare l’effettivo interessamento della vicenda da parte della magistratura contabile è stato proprio Anzaldi:

Avevo inviato l’esposto all’attenzione del procuratore generale della Corte dei Conti, Claudio Galtieri. Proprio oggi (5 luglio, ndDM) i suoi uffici mi hanno risposto, dicendo che la documentazione è ora posta all’attenzione della Procura regionale del Lazio per le valutazioni di competenza. Ringrazio il procuratore Galtieri, anche perché stiamo parlando di 70 milioni di euro di soldi dei cittadini che pagano il canone. Una cifra enorme, che impegna anche il prossimo Cda Rai per ben quattro anni

ha spiegato il deputato Pd in una nota. Nella sua lettera-esposto del 24 giugno scorso, l’esponente renziano e segretario della Vigilanza Rai aveva sostenuto che il rinnovo di contratto milionario sollevasse “gravi dubbi in ordine alla legittimità e al possibile danno erariale causato al servizio pubblico“.

Anzaldi, inoltre, richiamava l’attenzione delle autorità interpellate in merito ad alcuni punti specifici, tra cui l’assegnazione di un compenso a Fazio attraverso una società che al momento risulta ancora non costituita e l’assegnazione parziale della produzione di Che tempo che fa a una società esterna “senza bando di gara.

E non è finita. Nella serata di ieri, il deputato dem ha comunicato di aver inviato alla Corte dei Conti un’integrazione al proprio esposto con le parole dell’AD di Mediaset Piersilvio Berlusconi, che alla recente presentazione dei palinsesti Mediaset aveva negato una trattativa concreta con Fazio.

Se i maggiori concorrenti della Rai smentiscono trattative e parlano di cifre fuori mercato, perché la Rai si è affrettata a firmare quel contratto, che la lega fino al 2021 per 70 milioni di euro totali?

ha scritto Anzaldi in una nota pubblicata su Facebook. Poi il suo affondo finale:

Ai magistrati contabili ho anche inviato il piano Rai con il quale l’azienda si impegnava a tagliare di almeno il 10% i compensi di chi supera il tetto e lo stenografico dell’intervento della settimana scorsa in Aula alla Camera del sottosegretario Toccafondi, in rappresentanza del Governo, in risposta a una interpellanza di Renato Brunetta sull’applicazione del tetto agli stipendi. Quel piano è stato approvato all’unanimità dal Cda e consente di fatto furbescamente di continuare a non applicare il tetto a tutti i 41 che già lo sfondano e che hanno contratti in scadenza. Perché il Cda ha dato via libera a un aumento del 50% del compenso del conduttore di Che tempo che fa, quando si era impegnato a tagliare almeno il 10%, e almeno il 30% sulle prime serate?

Alla recente presentazione dei palinsesti Rai tenutasi a Milano, Fazio aveva replicato ai suoi detrattori parlando di “polemiche e accuse di inusitata violenza” scagliategli addosso e fornendo alcune precisazioni. Intanto le polemiche non accennano a spegnersi, e – sul piano formale – l’esposto contro il contratto della discordia prosegue il suo iter alla Corte dei Conti.

Lascia un commento

Compila il form e lascia un commento sull'articolo. Registrati o accedi con Google o Facebook per riservare il tuo nickname e semplificare il processo di approvazione dei tuoi commenti.

11 commenti su "Fabio Fazio, contratto milionario: la Corte dei Conti si muove"

  1. Oh ma che noia! POssibile che uno non possa esprimere la propria opinione che salta fuori la solita che ti accusa di populismo (peccato che ormai sia un termine senza senso).