Una corsa contro il tempo per trattenere Fabio Fazio in Rai. Il DG Mario Orfeo si è speso in prima persona per portarla a termine: l’ipotesi che il conduttore potesse trasferirsi su altre reti aveva infatti allarmato i vertici del servizio pubblico e così è scattata la contro-offerta milionaria che oggi fa tanto discutere. “La perdita di Fazio avrebbe portato uno scossone ai nostri ascolti” ha spiegato la Presidente Monica Maggioni, che davanti ai parlamentari della Commissione di Vigilanza ha argomentato le recenti scelte della governance Rai.
Alla vigilia della presentazione dei prossimi palinsesti autunnali del servizio pubblico, Maggioni si è espressa sul caso Fazio ed ha fatto riferimento ad un contratto che il conduttore avrebbe potuto siglare con la concorrenza. Contratto di cui, in realtà, non vi è stata traccia né conferma da parte delle parti in gioco.
“Noi non abbiamo visto il contratto che Fazio si preparava sembra a sottoscrivere con la concorrenza. In fondo, chi ti fa vedere una cosa del genere? Ma non ho dubbi che il contratto esistesse. Come sono certa che la perdita di Fazio avrebbe portato uno scossone ai nostri ascolti, con effetti seri e sistemici che non ci siamo sentiti di affrontare avendo 13 mila dipendenti“
ha affermato la Presidente Rai. Un ragionamento anche condivisibile, che tuttavia non giustificherebbe comunque l’ingente cifra (si parla di 20 milioni di euro in totale, tra format e produzione) che a Viale Mazzini dovrebbero sborsare per vedere in onda un programma di interviste. Ed è altresì singolare che si parli di ascolti da preservare proprio nelle ore in cui si discute della chiusura de L’Arena di Giletti, programma che regalava picchi di share a Rai1.
“Fazio fa parte della storia della televisione di Stato. Vedere transitare quel marchio, quel volto, su un’altra emittente avrebbe comportato uno scossone. Non so se la conferma di Fazio sia stata la scelta migliore. Certo, avere addosso il mirino per piccioni come capita a noi non è la condizione migliore per lavorare“
ha aggiunto la Maggioni, che in Vigilanza ha invitato i parlamentari a riflettere sui benefici economici che il trasferimento di Fazio su Rai1 dovrebbe portare. In particolare, la top manager ha argomentato:
“Uno spot sulla terza rete, dove Fazio ha lavorato finora, pesa meno di uno spot sulla prima dove noi lo spostiamo. Vi invito a ragionare su questo e sull’impatto che il suo trasloco su Rai1 produrrà per i nostri conti“.
Parole che – probabilmente – vanno rilette accompagnandole a quanto testimoniato solo ora dal Consigliere Arturo Diaconale, il quale ha utilizzato espressioni forti in riferimento a quanto avvenuto in CdA proprio attorno al caso Fazio:
“Ci è stato detto che se non avessimo chiuso l’accordo quella mattina, Fazio avrebbe firmato con una azienda concorrente (…) Non siamo stati costretti con una pistola puntata alla fronte, ma dal codice civile. Se non lo avessimo firmato avremmo potuto rispondere per un danno all’azienda“.
1. marco ha scritto:
27 giugno 2017 alle 16:32