Il Telesogno di Carlo Freccero ora può avvenire ad occhi aperti. E, forse, persino avverarsi. Con la propria elezione nel CdA di Viale Mazzini, il brillante guru della comunicazione è passato dalla dimensione onirica a quella reale, arrivando a riaffermare il desiderio – mai tramontato – di rivedere Michele Santoro in Rai.
“Io so che lui ha delle idee, sta lavorando a dei progetti, potrà fare delle proposte ai direttori di rete, io credo proprio che ci sarà spazio per lui, potrà fare cose importanti. Perché no?” ha detto Freccero al Corriere.
Fino a ieri questa dichiarazione sarebbe stata derubricata come un vaniloquio e nulla più. Ora, però, a pronunciarla è un componente del CdA Rai e il suo sapore cambia d’intensità. Non è più un pour parler: Freccero, del resto, sembra avere le idee chiare sul da farsi e, tra i nuovi consiglieri, è probabilmente quello che più conosce la materia.
“Io non faccio parte del comitato programmi, anche se mi piacerebbe. Ma da oggi dovranno lavorare tutti, tutti, tutti, tutti, chiaro il messaggio? Basta editti: dovranno lavorare anche quelli che non appartengono ai patti del Nazareno. E mi auguro che tutto quello che non c’è stato finora ci sarà” ha aggiunto.
Il professore ha pure detto di sognare “una Rai Città Aperta“, forse immaginando un servizio pubblico in grado di accogliere anche i forestieri più imprevedibili. Come l’amico Michele Santoro, che nel 2012 candidò se stesso alla direzione della Rai e Freccero alla presidenza. Ricordate?
Al momento il giornalista risulta senza fissa dimora, in quanto non confermato nei palinsesti autunnali di La7. Per giunta, egli starebbe pensando a nuovi format che archivino il tradizionale talk show: e se questa fosse la chiave di volta un suo ritorno in Rai? “La cosa mi piacerebbe, anche soltanto per una notte” aveva ammesso il conduttore durante una puntata di Servizio Pubblico. Ora il suo amico di sempre siede nel CdA Rai, e chissà che questo alleato ‘embedded’ non possa essergli d’aiuto per tornare in groppa al cavallo di Viale Mazzini.
Calma e gesso, però. E’ davvero incauto scommettere se davvero rivedremo Santoro da quelle parti. La risolutezza del personaggio vi avrà già fatto fantasticare, ma andateci piano: finora abbiamo fatto i conti senza l’oste. Matteo Renzi, che nella passata stagione evitò accuratamente di partecipare ai programmi di Santoro, sarebbe contento di ritrovare il teletribuno in una Rai che porta la sua firma?
1. ellen ha scritto:
10 agosto 2015 alle 12:20