E’ una Maria De Filippi sorridente quella che per tutta la puntata di oggi di Amici (il riassunto sfida per sfida lo trovate qui) si coccola il suo format, quest’anno più brillante che mai per via della grande varietà di stimoli, per le poche beghe da cortile tra i ragazzi e per l’attenzione mediatica già altissima. E’ come approdata al nirvana la conduttrice, per la quale è persino normale consuetudine presentare le glorie delle precedenti edizioni che spopolano nelle vendite: oggi è stato il turno di Valerio Scanu, terza punta di diamante discografica della scuola.
Generazione di fenomeni cresciuti a latte e musica, molto più maturi di una volta e già con profili riconoscibilissimi per le proprie nicchie già ben individuate. Certo durante la settimana anche piccole canaglie ribelli, smorfiosette e irriverenti più di ogni lecita libertà: ma per il programma è zucchero che non guasta bevanda. Le esibizioni sono ottime, gustosissima l’atmosfera: valga per tutti l’esempio della scheggia impazzita Alessandra Celentano, che in pieno stile molleggiato, massacra la coreografia di Marco Garofalo, definendola, con tanto di occhio disgustato,un ambaradan e sdegnandosi pubblicamente per il caos trash prodotto dal nemico del momento, capace di far diventare gli allievi maschi delle piccole Marilyn per un giorno.
I gioiellini defilippici, specie il trio mangiapubblico Loredana-Emma-Pierdavide, scendono in campo tutti e non si negano in niente. Preferiscono già ’sanguinare’ sul palco piuttosto che eseguire un compitino scolastico. E’ un serale già anticipato in buona sostanza grazie al livello altissimo. La sfida, vinta dal Sole, è abbastanza serrata. Ne fanno le spese le povere anime pie che non potranno mai competere con questo livello: è davvero imbarazzate infatti vedere sul palco subito dopo i grandi, i talenti modesti che poco possono nonostante gli incoraggiamenti dei loro mecenati. E’ come se ci fosse già una netta distinzione tra personaggi e i talenti in cerca d’autore e soprattutto di una manna artistica dal cielo.
Dopo il salto il primo appuntamento con il borsino della trasmissione…
Indiscutibili (3 stelle):
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Pierdavide Carone: ha lo stesso fascino cantautoriale del Simone Cristicchi che porta alla ribalta tutti quei microcosmi più nascosti nella storia dell’arte ma che sono drammatiche e quotidiane realtà. La ballata dell’ospedale è veramente una chicca. E la decisione di fargli scrivere il libro del programma è molto acuta.
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Emma Marrone: un autentico vulcano. Molto simile a tratti a Irene Grandi. Spirito libero. Bellissima la sua naturale veracità.
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Loredana Errore: è sporca, è eccessiva, vive in un universo tutto suo, ma proprio per questo è grande. La dinamica che ingaggia con il microfono quando canta vale già il prezzo del biglietto. Genio e sregolatezza.
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Elena D’Amario: brava, bella, energica. Ricalca molto il modello di ballerina stile Rossella Brescia. Le sue esibizioni sono un trionfo di vita. Ha fatto il miracolo di portare la Celentano dalla sua. Per chi segue Amici da sempre è una riedizione della ballerina MariaStefania con in più un magnetismo eccezionale.
Sospeso, in attesa di giudizio:
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Matteo Macchioni: il suo indiscutibile talento lirico lascia però perplesso sul futuro del cantante nel programma. Sentire il duetto con la Errore, fatto come se fosse un’aria lascia perplessi. Anche perché l’impostazione vocale tenorile lascia poco margine all’interpretazione e questo a lungo stancherà il pubblico. Sembra di ascoltare un giradischi. Corretto ma non so fino a che punto ‘giusto’.
Più che discutibili: ( 1 stella)
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Maddalena Malizia: si ha l’impressione di essere al saggio finale di una modesta scuola di ballo di provincia quando scende in campo. Non ha i requisiti di presenza nel pezzo che contraddistinguono le vere ballerine.
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Valeria Valente: s’impegna ma non ha un profilo netto, e forse difficilmente lo avrà. Sembra un piccolo concentrato di voci e caratteristiche già viste. Ha difficoltà ad emergere, nonostante comunque la produzione le dia più spazio di Yanuaria e Arianna.
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Enrico Nigiotti: oggi non schierato, e a ragione. Si segnala solo per la sua ribellione che solo poche volte ha un vero alibi alle spalle. Artisticamente non brilla né per originalità né per timbro. Meritava un provvedimento per la serie di atteggiamenti volgarotti inanellati nei precedenti giorni.
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Davide Flauto: vive nella riserva protetta costruitagli dal suo prof in associazione con la produzione. Canta poco e con molri sforzi sfiora la sufficienza. E’ il primo da mettere in discussione.
Tra i prof rimandati ancora una volta l’amante delle cause perse Garrison e Maura, che nonostante la lontananza continua a fare danni, avendo piazzato un ballerino poco brillante anche in hip pop, preferendolo inspiegabilmente a dei ragazzi molto più dotati.
Non ancora pervenuti risultano i talenti di danza classica di cui ancora dobbiamo vedere tanto, così come William Di Lello, sempre più spento sia a livello di scuola che di classifica, un pò un Casper melodico.
Un piccolo appunto alla trasmissione, dopo i complimenti doverosi per lo scouting ottimale e per la soppressione del polemismo gratuito che stava rovinando il programma: la scelta delle sfide risulta ancora così poco logica ai fini dell’obiettivo del programma, che è quello di avere il maggior numero possibile di talenti. Magari un discorso più trasparente, in pieno stile defilippiano, piacerebbe di più allo spettatore che non si spiega alcune decisioni. Non farebbe altro che rafforzare già l’ottimo feedback.
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1. lukas88 ha scritto:
17 ottobre 2009 alle 18:06