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LA MELEVISIONE E TREBISONDA ABBANDONANO RAITRE PER IL DTT. ADDIO AI CARTONI SULLE GENERALISTE?
di Francesco Rienzo
10/02/2010 - 13:44

Il passaggio definitivo dell’intera Penisola al digitale si avvicina, e le strategie per la ristrutturazione e l’arricchimento del multiplex Rai si fanno sempre più concrete e competitive. Oggi si torna a parlare di TV dei ragazzi, di sempre maggiore appeal sul Digitale Terrestre (vedi Boing, primo canale del DTT per share nelle 24 ore).
Con stupore di molti, infatti, la Melevisione e Trebisonda, gli unici grandi contenitori per bambini rimasti nel pomeriggio della tv generalista, traslocheranno a partire dal prossimo autunno da Rai Tre sui canali digitali Rai Gulp e Raisat YoYo. L’intenzione della Rai è quella di concentrare e potenziare tutta l’offerta per bambini della tv pubblica sulle reti tematiche del dtt, nell’ottica di delegare ai diversi centri di produzione italiani i vari generi televisivi esistenti. In questo caso, il centro di Torino curerebbe – quale responsabile dell’animazione Rai – sia Rai Gulp che Raisat YoYo, partendo dall’ideazione dei programmi sino alla messa a punto dei palinsesti.
Proprio a seguito di questa razionalizzazione, però, sarebbero in bilico, secondo i sindacati, fino dieci posti di lavoro, dato che i canali tematici non possiedono né i budget né i ritorni (in termini di ascolti e di introiti pubblicitari) di RaiTre, anche se la Rai tiene a precisare il suo impegno ad investire nella tv per ragazzi. Impegno che, in realtà, a noi pare in diminuzione, soprattutto dal punto di vista dell’offerta, sempre più assottigliata intorno ai prodotti per piccini, ed in calo per i pochi finanziamenti alle nuove serie autoprodotte.
Non che il decentramento di competenze non ci piaccia, dato che il trasferimento di prodotti dalla generalista alle reti tematiche potrebbe essere l’unica soluzione per battere un rivale agguerrito come Boing; ma è l’offerta in sè a non convincerci. Non si dovrebbe puntare di più su produzioni che vadano oltre la fascia dei bambini tra i 2 ed i 10 anni? Perchè ignorare delle serie animate, ora introdotte parzialmente da Freccero su Rai 4, che riscuotono successo in tutto il mondo e si accostano ad un pubblico più adulto? E soprattutto, perchè non competere mggiormente sul mercato internazionale con serie made in Italy? Sono questi gli interrogativi che ci poniamo, e che ancora non trovano risposta.
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simo dice:
e' una vergona che una trasmissione come trebisonda venga cancellata o spostata e quindi indebolita... soprattutto per l'inserto t-talk (discussioni tra i ragazzi moderate da l'incantevole Flavia Cercato)
Nicola dice:
Io ho aderito a questa campagna: http://www.facebook.com/pages/Movimento-a-Difesa-dei-Programmi-per-Bambini-e-Ragazzi/301212384584?ref=ts fatelo anche voi! - Nicola
lordchaotic dice:
Son d'accordo con tutti voi! E anche sul fatto che non si investe sulle produzioni nostrane di cartoni. Vi faccio un esempio.. "Winx Club" di Igidio Stagni ha fatto il botto in tutto il mondo e specialmente in america! I bambini sono impazziti per sto cartono, e anche come merchandising c'è stato un boom di vendite dei giocattoli!