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UOMINI E DONNE: MA SE TINA CIPOLLARI NON FA PIU’ LA VAMP PERCHE’ CONTINUA A VESTIRSI DA PRINCIPESSA?
di Cristian Tracà
01/10/2012 - 16:05

Della ‘perfida’ ma divertente vamp che entrava in studio con il maggiordomo e sorseggiava drink dal suo piccolo frigorifero privato non c’è più traccia, così come delle ville a Lugano vicino la divina Mina, le pagelle alla lavagna sul look in un antesignano “Ma come ti vesti?” e le strampalate avventure per le superstiti corti in giro per il mondo. Tina Cipollari negli anni ha dovuto modificare i suoi interventi a Uomini e Donne per rimanere in qualche modo cool, assecondando forse la graduale riforma del programma.
Al suo arco pochissime frecce nobiliari negli ultimi cicli di programmazione: nessun cerimoniale degno della precettistica di Della Casa, nessuna battuta aristocratica sulle brioches mentre infuria la crisi economica, nessuna dama di compagnia a ravvivarne i drappi flessuosi. E’ emersa la parte più genuina della bionda, quella a più alto tasso di decibel; l’opinionista cult di Maria insieme a Gianni Sperti, si è così guadagnata, più che l’iscrizione ai Rotary Club, una frequente candidatura di Ricci a ‘mostro’ della settimana.
Un tempo la saggezza popolare per commentare la ‘malalingua’ di alcuni personaggi esclamava: Meglio una causa contro il governo! Ecco, un detto perfetto per descrivere l’ardore dei dardi della Cipollari fase due che, smesse le vesti della vamp, non ha al contempo abbandonato i solenni, roboanti e barocchi corpetti di fiori e di raso che tanto ricordano i balli dell’epoca del Re Sole, di Mazzarino o soltanto di Colbert. Scomparsi, di grazia, solo i cappelli a falde universali e gli ombrellini da quadro impressionista.
E’ come se la rivoluzione all’interno del programma avesse scardinato solo l’ancien regime della battuta snob, senza toccare i morbidi tendaggi che avvolgono la prorompente protagonista dello spettacolo pomeridiano della De Filippi. Considerato ormai che anche gli ingressi in scena sono più in sordina viene spontaneo chiedere come mai non le si propinino jeans, twin set o tubini, alla guisa delle belle signore di trenta, quaranta e cinquant’anni che ormai popolano per più di metà settimana il dating.
Ci sono gli estremi per un cambio d’immagine, per una Tina più pop o più rock in omaggio all’omonima Turner, in sella alla sedia di colei che tutto sa, o crede di sapere, di relazioni, verità e amori o è questione di potenza di brand, e una trasformazione ne comprometterebbe la simpatia popolare, forte soprattutto agli albori della trasformazione da talk ad arena di incontri tra uomini e donne? Né più e né meno di quelle operazioni che i marchi commerciali fanno di tanto in tanto cambiando i prodotti ma non i colori e le forme del packaging di riconoscimento?
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simona dice:
Tina ma guardati te come stai seduta sulla sedia va!hai rotto!!!puntata adesso in onda.
Superpat dice:
Boh?ma solo a me strappa qualche sorriso?boh?
Valerio dice:
@ Il mio reality: scusa ma ho letto bene, per te il suo personaggio di dieci anni fa era «simpatico»? Avresti pensato lo stesso se fossi stata tu una delle corteggiatrici coperte di insulti per un difettuccio fisico, paragonate di continuo ad altre considerate dalla suddetta più belle o derise ogni volta che prendevano parola?
Valerio dice:
Non voglio esprimermi usando aggettivi sul soggetto in questione perché potrebbero risultare sprezzanti. Ricordo allora umilmente solo che la Cipollari quando faceva la «vamp» a Uomini e donne è stata l'apripista dell'insulto alle corteggiatrici, poi portato avanti da Carina o come diavolo si chiama. I giudizi erano spesso basati sul modo di vestire, sulla fisicità e sulla bellezza (e sull'età) delle donne che andavano in trasmissione, motivo per cui ho smesso di vederla perché era intrisa di maschilismo, di superficialità, e perché si mettevano a disagio le malcapitate davanti a milioni di telespettatori per una ruga, una gobbetta sul naso e per un rotolino di ciccia sui fianchi. Poi la signora ha partorito, il suo puntovita è cresciuto, e allora (finalmente) le sarà sembrato inopportuno proseguire col suo indigeribile personaggio. Ora, vestita da confetto, pensa di interpretare «se stessa», ma oramai il telecomando delle persone con senso critico è sintonizzato altrove.
Critico Tritatutto dice:
C'è. Fa ancora l'opinonista del nulla,come dici tu. Non diffìcile,in una trasmissione del genere.
Pippo76 dice:
Ma Gianni Sperti c'è ancora? Ruolo? Fa ancora l'opinionista del nulla?
Francesco dice:
Ragazzi, il personaggio di Tina secondo è la voce della "massaia disperata" all'italiana. Quando guardo quel programma mi rendo conto di quanto sia triste e retrò la tv negli ultimi tempi. Ma che fine hanno fatto programmi garbati con personaggi e figuranti educati che discutono educatamente anche tempi futili?