Vittorio Sgarbi



19
maggio

SOSPESO IL PROGRAMMA DI SGARBI

Vittorio Sgarbi

Dies Irae. E arrivò il Giudizio Universale. Considerati i deludenti dati di ascolto di “…Ora ci tocca anche Vittorio Sgarbi”, la direzione di Rai1 ha deciso di sospendere la trasmissione che il critico d’arte ha condotto ieri sera sulla prima rete. La decisione è stata comunicata in mattinata allo stesso Professore, che l’ha condivisa. Dunque, bufera sul programma a causa di quell’ 8.27% di share incassato all’esordio. 2 milioni e 64 mila telespettatori sono effettivamente penalizzanti per Rai1, e pare che sia stato questo il motivo della decisione di bloccare lo show.

Secondo fonti Agi, in realtà la sospensione riguarderebbe una sola puntata perché ne erano previste due in questa fase, per poi ripartire a settembre con altre quattro. Il debutto televisivo di Sgarbi non era nato certo sotto buoni auspici, tra rinvii, cambi di titolo, di contenuti e interventi della Direzione Generale della Rai. Alla fine la situazione sembrava essersi sbloccata, e ieri sera il Professore è andato in onda.

Uno spettacolo, il suo, che è subito parso poco adatto ai tempi televisivi ed anche autoreferenziale (maggiori info sulla prima puntata qui). A quanto pare il pubblico non ha gradito la formula, e i dati auditel di stamane ne danno conferma. E pensare che il debutto di Sgarbi avrebbe dovuto coincidere con la consacrazione di un anti-Saviano del piccolo schermo, di un conduttore capace di far valere le ragioni dell’area liberal-pidiellina con provocazioni, monologhi e riferimenti di alta cultura.




19
maggio

CI TOCCA ANCHE LA CAPRA NELLA SCUOLA DI ATENE. VITTORIO SGARBI DRIBBLA LA CAMPAGNA ELETTORALE E DIVENTA MATTATORE ASSOLUTO (PER POCHI).

Vittorio Sgarbi e la Capra

Or vi sbigottirà. Promessa mantenuta. Ed ecco che una capra piomba nel bel mezzo della Scuola di Atene di Raffaello. Con quest’immagine trova l’approdo alla prima serata …Ci tocca anche Vittorio Sgarbi (che poi i tre punti di sospensione nei titoli dei programmi RAI hanno anche un po’ seccato!), dopo un’attesa crescente, innervosita dal labirinto di polemiche dei giorni scorsi.

Il regista Riccardo Di Blasi deve aver faticato non poco per inseguire le lunghe falcate del professore, che sembra essere tornato indietro di almeno tre lustri quando dal fondo delle quinte guadagna il palco il fido Orlandini. L’autoreferenzialità è sicuramente l’anima d’acciaio dello show. Il tema della puntata, il Padre, non è che un espediente per accendere l’occhio di bue sulle mille facce del protagonista, frivolo, geniale, ironicamente monotono, eccentrico, a tratti trash. Staglianò e Morgan difficilmente prenderebbero parte alla stessa rappresentazione catodica. Ci vuole fegato per proporre il mefistofelico cantautore, abbigliato come Michele Misseri in chiusura di serata, intento a duettare con un una manciata di spensierati bimbi.

E’ estremamente deluso chi si aspettava di imbattersi in una sequela di parolacce, a condimento dell’avvelenata campagna elettorale per le amministrative. Questa volta le provocazioni sono sussurrate, aleggiano impalpabili, ma non sono esibite in un violento splatter. Le invettive contro la magistratura, quotidiani rossi e detrattori vari sono intrecciate a monologhi pieni di passione, ma non votati ad un estremismo da ricercare ad ogni costo. Lo Sgarbi critico d’Arte annuncia neri pubblicitari per dar spazio allo Sgarbi allegro televenditore. Lo Sgarbi padre incontra lo Sgarbi figlio. Lo Sgarbi furioso è preso a cazzotti dallo Sgarbi pacato, che si scusa per gli errori (dialettici) commessi nel passato.


18
maggio

CI TOCCA ANCHE VITTORIO SGARBI: STASERA IL DEBUTTO SU RAI1. MONOLOGHI E CULTURA, SARA’ L’ANTI-SAVIANO?

Ci tocca anche Vittorio Sgarbi

Il professore vi sbigottirà. Ci sono una sfida e una scommessa dietro il debutto televisivo di Vittorio Sgarbi che si terrà stasera su Rai1. L’ambizione, più volte dichiarata, è quella di realizzare un programma di prime time che parli di cultura, valori, grandi temi d’attualità nello stile impetuoso e ’scapigliato’ del critico d’arte. Un progetto pensato quasi come un contraltare ’moderato’ al successo di Vieni via con me, la trasmissione di Fazio e Saviano andata in onda lo scorso autunno sulla terza rete. Ecco dunque la sfida, di natura culturale. Rinvii, cambi di titolo, di contenuti e interventi della Direzione Generale della Rai  (maggiori info qui) sembravano aver ridotto al lumicino la possibilità che la trasmissione andasse in onda in questa stagione. Ma Sgarbi non lo fermi manco con la bomba al neutrone: stasera il neoconduttore comincerà il suo show.

“…Ci tocca anche Vittorio Sgarbi – Or Vi Sbigottirà”, questo il titolo definitivo scelto in extremis tra la sfilza di nomi che erano stati annunciati nelle scorse settimane, da “Il Bene e il Male” a “Il mio canto è libero”. Stasera, nella prima puntata, si parlerà della figura del «Padre». Secondo indiscrezioni, il critico d’arte aprirà il programma con un lungo monologo di 22 minuti sui suoi padri politici, spirituali, letterari: Federico Zeri, Francesco Cossiga, Giovanni Paolo I, Leo Longanesi, Guido Ceronetti, Pasolini e Petrini. Non è da escludersi che il tema venga declinato anche in ambito spirituale, anche se il nuovo DG Rai Lorenza Lei aveva raccomandato al professore di non parlare di religione. Gli interventi di Sgarbi prenderanno spunto da opere d’arte, versi poetici, brani di saggi e di romanzi per poi approdare a considerazioni personali o polemiche.

E’ previsto anche l’intervento di alcuni ospiti come il vescovo di Noto, Morgan, e forse anche l’ex DG di Viale Mazzini Mauro Masi, uno dei primi sostenitori del progetto televisivo di Sgarbi. Nel corso del programma parleranno anche Carlo Vulpio e di Diego Volpe Pasini, che terranno un’analisi dei fatti di attualità. Lo show si concluderà con un altro monologo del critico d’arte. Durante la serata ci saranno spazi musicali realizzati dall’orchestra diretta dal Maestro Stefano Palatresi. La trasmissione sarà in diretta dagli studi De Paolis di Roma dove, come riporta Il Giornale, si sarebbe recato anche Silvio Berlusconi per una visita privata notturna.





16
maggio

LE PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (9-15/05). PROMOSSI L’EUROFESTIVAL E LA5, BOCCIATA LA CHIUSURA REPENTINA DI UMAN TAKE CONTROL.

Raffalla Carrà, Eurovisionn Song Contest

10 all’Eurovision Song Contest. Questa volta tralasciamo gli ascolti (che comunque in paesi di primo piano come la Spagna e l’Inghilterra hanno toccato il 40% di share) e parliamo di gradimento perchè quello è stato alle stelle. Plauso, dunque, a Massimo Liofredi che ha fortemente voluto il ritorno dell’Italia alla manifestazione. L’auspicio è che l’anno prossimo si cerchi di raccogliere quanto seminato quest’anno.

9 a Raphael Gualazzi. Con una canzone jazz, non del tutto in inglese e senza grandi coreografie, non era facile imporsi all’(ex)Eurofestival. Eppure Raphael ci è riuscito, merito anche e soprattutto di Caterina Caselli. Chi dice che le star della musica nascono solo dai talent?

8 ad Aldo Biscardi. Il giornalista più longevo della tv italiana, oltre ad essere uno degli inviati più simpatici di Quelli che il Calcio, con il suo Processo su 7Gold continua a raccogliere interessanti risultati d’ascolto (lunedi scorso lo share era dell’1.14% con un  picco del 3.07%). Alla faccia di Sky.

7 a La 5 che ha festeggiato il primo compleanno. A distanza di un anno, Massimo Donelli può dirsi soddisfatto della sua creatura: gli ascolti ci sono e anche la fidelizzazione di un certo tipo di pubblico non manca. Peccato che delle produzioni promesse, all’incirca 365 giorni fa, non c’è ombra mentre repliche e GF sono ed erano dappertutto.

6 alle polemiche attorno al nuovo programma di Vittorio Sgarbi. Lettere, proteste, dietrofront sullo Sgarbi one man show che hanno il solo effetto di alimentare la curiosità e il desiderio di seguire un programma del quale in molti avrebbero fatto a meno. Dicesi effetto Santoro.


14
maggio

ORA CI TOCCA ANCHE SGARBI? IL PROGRAMMA DEL CRITICO D’ARTE SI PREPARA ALL’ESORDIO IL 18. MA CAMBIANO TITOLO E TEMI.

Vittorio Sgarbi

Nel tradizionale sabato di tregua che precede una tornata elettorale, tace la politica ma non fa altrettanto il movimentato cantiere del nuovo programma di Vittorio Sgarbi. Cambi di titolo in corsa e polemiche a palate hanno accompagnato la difficile gestazione dello show, che dovrebbe vedere le luce il prossimo 18 maggio in prima serata su Rai1, almeno stando gli ultimi sviluppi del tira e molla innescatosi tra il critico d’arte e il DG di Viale Mazzini. Lorenza Lei, infatti, aveva rallentato la corsa verso la messa in onda della trasmissione chiedendo garanzie sui contenuti e arrivando addirittura a ipotizzarne la registrazione al posto della diretta (leggi qui). Furibonda la reazione del professore, che ieri aveva parlato di “strategia di boicottaggio” nei suoi confronti.

Perché i quotidiani di maggior rilievo accolgono molto tiepidamente l’improvvisa battuta d’arresto che ha travolto il progetto? Se gli stessi imprevisti fossero capitati a Santoro, Fazio, Floris o Annunziata, le reazioni sarebbero state uguali? La domanda è certamente retorica, invece l’epilogo della vicenda è tutt’altro che scontato. Ieri aveva suscitato interesse anche la notizia della missiva infuocata mandata dal critico d’arte al direttore generale della RAI, segno di una reale frizione tra i due. L’ennesimo botta e risposta nato a seguito della lettera sembra abbia sortito nuovi sviluppi, a cominciare dalla prima puntata dello show.

L’esordio di Sgarbi doveva essere dedicato a Dio, tema delicato che aveva fatto arricciare il naso alla cattolicissima Lorenza Lei. Tra gli ospiti invitati compariva infatti anche Mattew Fox, il teologo eretico delle ‘95 tesi’ in contrasto col Vaticano. Come riportato da Il Giornale, la nuova pax tra il DG e il professore prevederebbe un cambio di contenuti per cui il programma inizierà parlando de “Il Padre” (forse inteso in un’accezione religiosa). Novità anche sul titolo, che da Il mio canto è libero potrebbe diventare Ora ci tocca anche Sgarbi. La partenza dello show sembra confermata per il 18 maggio, ma visto l’andazzo non sono da escludersi ulteriori colpi di scena.





12
maggio

IL MIO CANTO (NON) E’ LIBERO: IL PROGRAMMA DI VITTORIO SGARBI RISCHIA DI SALTARE. AL VIA IL 18 MAGGIO SOLO SE REGISTRATO.

Vittorio Sgarbi

Lui di certo non le manda a dire. Lei comincia a far valere il suo ruolo di Direttore Generale. Ed ecco che il programma Il mio canto è libero potrebbe non andare mai in onda. O forse sì, il 18 maggio come stabilito, ma solo se verrà registrato. Una bel tira e molla si sta verificando in queste ore tra Vittorio Sgarbi e la Rai, che ha messo dei precisi paletti per la nuova trasmissione del critico d’arte.

Primo: la puntata su Dio non s’ha da fare. Così avrebbe deciso il nuovo dg Lorenza Lei (clicca qui per saperne di più). Ma Sgarbi non ci sta e replica:

Ho saputo soltanto ieri sera (11 maggio) alle 23, telefonando io al dg Lorenza Lei, che non avrei potuto andare in onda con la puntata dedicata a Dio e che quindi si pensava ad uno slittamento al 25 maggio. Non mi sento né gradito né rispettato”.

Parole forti che non promettono nulla di buono. Anzi. Tra rinvii e polemiche, il programma, ormai finito agli sgoccioli della garanzia, potrebbe saltare del tutto.

Secondo: Sgarbi deve andare in onda in differita. Un freno alla sua lingua lunga? Ci sta, ma Vittorio vuole ottenere lo stesso trattamento di Floris e Santoro, puntualmente on air in diretta.

Capisco che sono molto inquietante e pericoloso, ma le scalette del programma sono state discusse in infinite riunioni. Da parte mia niente in contrario, però questa mi sembra sfiducia, perché non chiedono la stessa cosa anche a Michele Santoro e Giovanni Floris? Io vorrei essere trattato come loro”.

Ma non è finita. Ora anche il titolo definitivo non va più bene: sarebbe stato stoppato dall’ufficio legale di Viale Mazzini per paura di questioni legali con la vedova di Battisti: “Quel titolo lo avevamo comunicato da tempo, perché problemi soltanto adesso?” si chiede Sgarbi.


12
maggio

IL MIO CANTO LIBERO: SECONDO LORENZA LEI LA PUNTATA SU DIO ‘NON S’HA DA FARE’, LO SHOW DI SGARBI SLITTA AL 25 MAGGIO.

Vittorio Sgarbi

Per Vittorio Sgarbi la mission di portare in prima serata quella che nelle intenzioni dovrebbe essere la risposta  di Rai 1 al successo di Vieni via con me si sta rivelando più ardua del previsto. L’impressione è quella di un diffuso senso di incertezza: l’ultima gatta da pelare per il critico d’arte, secondo quanto riportato dai quotidiani Libero e Il Giornale, riguarda il veto che la cattolicissima Lorenza Lei, nuovo direttore generale Rai, avrebbe posto sull’argomento trattato nella puntata d’esordio de Il mio canto libero.

Ad indispettire la nuova ‘lady di ferro’ di Viale Mazzini sarebbe il modo in cui Sgarbi avrebbe intenzione di impostare il tema di Dio e della religione: era previsto infatti l’intervento del teologo americano Matthew Fox, ritenuto eretico dalla Chiesa ed espulso dall’ordine sacerdotale. Le questioni sollevate da un personaggio così ‘difficile’ e prontamente cavalcate dallo stesso conduttore avrebbero potuto innescare discussioni troppo rischiose per il nuovo dg, che ha comunicato nel primo Cda al quale ha preso parte il cambio di rotta: slittamento di una settimana, si parte il 25 maggio con una puntata dedicata alla bellezza, argomento sicuramente più soft e meno problematico.

La Lei, insomma, non vuole correre il rischio di iniziare con il ‘piede sbagliato’ la nuova avventura in Rai ma – con tutta probabilità – dovrà ascoltare la reazione di Sgarbi che non ha ancora commentato la decisione. Certo è che a due settimane dal kick off, la situazione de Il mio canto libero sembra sempre più ingarbugliata tra debutti procrastinati (quello che vi segnaliamo oggi è soltanto l’ultimo di una lunga serie di rinvii), incertezze relative alla composizione del cast (Morgan, dato per certo, non ha ancora messo la firma sul contratto e la stesso dg non appare entusiasta della partecipazione dell’ex giudice di X Factor).


9
maggio

IL MIO CANTO LIBERO: SGARBI PRONTO AD ARRUOLARE MORGAN SU RAI1

Morgan, Vittorio Sgarbi

Vittorio Sgarbi cerca voci fuori dal coro per il suo programma su Rai1. Il mio canto libero dovrà suonare diverso, sarà fuori dagli schemi. Tra i colpi di genio che il noto critico d’arte sta partorendo in vista del debutto in prima serata, ora ne spunta uno particolarmente suggestivo che riguarda il cantante Morgan. Forse l’artista “maledetto” sarà ospite fisso della trasmissione per tutte le sue cinque puntate. Secondo indiscrezioni riportate da Il Giornale, sarebbe solo questione di ore e poi l’esclusiva partecipazione del cantante sarà affare fatto.

Se quel contratto venisse davvero firmato, Morgan, dopo la mancata realizzazione dei Morgan Music Award su Rai 2, rientrerebbe in Rai dal portone principale e troverebbe posto nel prestigioso spazio del prime time della rete ammiraglia. L’artista, lo ricordiamo, lo scorso anno era stato ostracizzato senza appello da Viale Mazzini a seguito di un’improvvida intervista nella quale aveva dichiarato di fumare crack come antidepressivo. Quell’uscita gli era costata la partecipazione al Festival di Sanremo e, a seguire, altre ospitate in programmi della tv pubblica. Ora, grazie alla chiamata alle armi di Vittorio Sgarbi, quell’embargo potrebbe finire.

Il critico d’arte ci tiene molto, è convinto che la presenza fissa di Morgan possa offrire un quid in più al suo show televisivo. In Rai, invece, c’è qualcuno che non la pensa allo stesso modo e che in queste ore starebbe frenando sulla firma del contratto. Immaginatevi le possibili reazioni di Sgarbi, noto al pubblico per l’autocontrollo e la spiccata capacità di mediazione. Forse a breve sapremo come si è concluso questo tira e molla.