Ruby



30
aprile

CASO RUBY, LA PROCURA “SCAMBIA” EMILIO FEDE CON LELE MORA. IL GIORNALISTA CHIEDE L’ARCHIVIAZIONE

Emilio Fede

I tabulati telefonici hanno dato i numeri (più del dovuto, s’intende), ed ora l’impalcatura accusatoria del caso Ruby inizia a scricchiolare. Magari si tratta solo di cigolii marginali, magari no, ma sta di fatto che le carte depositate presso la Procura di Milano contengono un errore. A denunciarlo è stato il giornalista Emilio Fede, coinvolto nell’inchiesta con le accuse di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, durante una conferenza stampa convocata ieri dai suoi avvocati. Nei documenti ufficiali l’utenza del direttore del Tg4 è stata scambiata con quella di Lele Mora - altro indagato – proprio in uno dei passaggi che ‘incastrerebbero’ chi ha introdotto la marocchina Karima El Mahroug ad Arcore, alle feste di Berlusconi. Dettagli delicati, insomma.

Da parte sua Fede ritiene che sia stato commesso un errore “gravissimo” e passa all’attacco, spiegando che nel pomeriggio di quel 14 febbraio 2010 (giorno in cui Ruby entrò per la prima volta a Villa San Martino, ndDM) non poteva essere stato lui a parlare con Ruby. “Il cellulare agganciato dall’utenza della ragazza non era mio, ma di Lele Mora. Ruby non l’ho portata io ad Arcore” insiste il giornalista. E in effetti i tabulati sembrano parlare chiaro: la svista c’è. Alle 15.59, infatti, l’esuberante marocchina telefonava ad un cellulare (348…) in uso a Lele Mora; pochi minuti più tardi ricontattava lo stesso numero ma stavolta, secondo la polizia giudiziaria, per parlare con Emilio Fede. Qualcosa non torna, ed è su questa incongruenza che ora i legali del direttore del Tg4 insistono per difendere il loro assistito.

Il giornalista, che ieri si è dichiarato ”amareggiato” per ipugni in faccia presi dai colleghi“, avrebbe inoltre raccolto altre prove per autoscagionarsi dalle accuse. Se da una parte Fede ha confermato di aver conosciuto Ruby in Sicilia, ad un concorso di bellezza nel 2009, dall’altra ha spiegato che quando la marocchina arrivò a Milano non prese contatti con luima con un agente che, dopo averla incontra, la indirizzò a Lele Mora. Questa versione dei fatti, ancora tutta da verificare, sarebbe però confermata dalle parole dello stesso agente (di cui non è stato reso noto il nome), registrato segretamente da Fede in un ristorante milanese. I nastri con le relative trascrizioni sono stati depositati in Procura.




6
aprile

CASO RUBY: INIZIA IL GRANDE PROCESSO (MEDIATICO). MA SILVIO NON C’E’

Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi

Inizia il grande kolossal, lo show dei record. Lo scandalo in guêpière arriva oggi in tribunale, e così l’orchestrina togata dell’accusa darà  finalmente fiato a trombe e tromboni. Soffia il vento e urla la bufera, ma a Milano è piena primavera. Stamane l’assolato capoluogo lombardo ospiterà la prima udienza dello scottante processo sul caso Ruby che vede imputato, tra gli altri, il premier Silvio Berlusconi. I pm, in particolare, contestano al Presidente del Consiglio i reati di concussione e favoreggiamento della prostituzione minorile: coi bunga bunga si era lasciato prendere la mano, dicono. Gli obiettivi delle tv di mezzo mondo sono già puntati sul Palazzo di Giustizia per raccontare in diretta l’evento mediatico e giudiziario più atteso degli ultimi anni. Ma le aspettative verranno deluse: le star del processo non ci saranno, e allora buonanotte ai suonatori (con o senza tromba).

Giornalisti, cameramen, tecnici, microfonisti, fotografi… attendono tutti lo show che oggi non ci sarà. Sono più di 110 le testate che in questi giorni hanno chiesto l’accredito per seguire l’udienza di stamane. A quanto pare staranno tutte fuori dal tribunale, visto che i magistrati milanesi hanno deciso che gli occhi indiscreti delle tv non potranno esserci. Il motivo della decisione è, evidentemente, quello di evitare un’eccessiva esposizione mediatica che potrebbe in qualche modo pesare sullo svolgimento del processo. Il rischio, infatti, è che il delicato dibattimento sul Ruby Gate si trasformi in uno spettacolo a puntate, con tanto di passerelle e illustri comparsate da parte dei numerosi vip chiamati a testimoniare. Un’esibizione inutile, alla quale la tv dovrebbe avere il buon gusto e la serietà di non contribuire.

Di fronte a questo processo il piccolo schermo privilegi la cronaca giudiziaria ed eviti il gossip, pane quotidiano (anzi, pomeridiano) di casalinghe annoiate e in genere pure poco informate. L’invito, ovviamente, vale anche e soprattutto per quei talk show e approfondimenti politici che sparano sentenze preventive in prima serata, con tanto di requisitorie o arringhe difensive utili solo a piegare la realtà dei fatti all’ideologia. Michele Santoro e Giuliano Ferrara sono avvisati. Stamane, in ogni caso, la prima udienza inizierà in sordina, visto che non sarà presente nemmeno Silvio Berlusconi, principale imputato.


28
marzo

RAFFAELLA ZARDO REPLICA ALLE ACCUSE: ‘MI RIGETTANO NEL FANGO MA IO FERMO LA MACCHINA’

Raffaella Zardo con Emilio Fede

Come prevedibile non si è fatta attendere la replica di Raffaella Zardo alle accuse emerse a suo carico dalle indiscrezioni pubblicate nei giorni scorsi, e di cui vi abbiamo  dato notizia ieri (qui maggiori info). Attraverso le colonne de Il Giornale la conduttrice di Sipario non nasconde la sua amarezza ribadendo in più passaggi la totale estraneità ai loschi affari che le sono stati addebitati, non escludendo che possa essere stata determinante la vicinanza ad Emilio Fede per questa vicenda. Dopo l’incubo del primo Vallettopoli per la Zardo lo spettro di una nuova inchiesta che può danneggiare gravemente la sua immagine.

‘Mi sembra di rivivere un incubo. Allora ne sono uscita bene, con l’assoluzione. Ma questo sistema prima rovina le persone e poi dice che sono innocenti. Se qualcuno voleva darmi di nuovo in pasto a chi sguazza negli scandali, c’è già riuscito. Ma stavolta fermerò subito la macchina’.

‘Mi viene anche il sospetto che qualcuno voglia farmi del male. Spero che si faccia chiarezza al più presto. E ho dato mandato al mio avvocati di prendere le iniziative legali necessarie per dimostrare la mia completa estraneità a questa storia’.

Sull’ormai leggendario concorso di bellezza siciliano da cui sarebbe partita la conoscenza della donna degli scandali, la minorenne Ruby, la Zardo ci tiene a dare la sua versione dei fatti ribadendo più volte di non averla più vista dopo, a tal punto di non ricordarsela nemmeno.





15
marzo

QUI RADIO LONDRA DIFENDE RUBY: E’ COME LA MADDALENA. FERRARA CONTRO GLI ITALIANI DAL CUORE DI PIETRA

Giuliano Ferrara

Giuliano Ferrara è diventato “furibondo, veramente furibondo“. Gli è bastato vedere un video, quello delle aggressioni verbali alla marocchina Ruby Rubacuori, per passare dalle riflessioni sull’energia nucleare ad un’indignazione atomica degna di denuncia. Questa sera il conduttore di Qui Radio Londra ha così deciso di dedicare il suo approfondimento serale alla difesa di Karima El Mahroug, la diciottenne protagonista dello scandalo dei “bunga bunga” del premier Berlusconi.  ”Nel mio paese c’è chi ha scambiato il proprio cuore di carne con un cuore di pietra. Che orrore!” ha denunciato l’Elefantino mostrando il linciaggio che gli abitanti di Maglie, nel Salento, hanno riservato alla donna.

A suscitare il rimprovero di Ferrara è stato dunque l’atteggiamento inquisitorio che l’opinione pubblica in generale ha riservato ad una ragazza che ha avuto “un’infanzia complicata, dalla quale si è emancipata attraverso il proprio corpo“. All’interno di una società che trasforma in legge certi disvalori, Ruby ha fatto come tante altre ragazze sue coetanee. Le circostanze e le conoscenze l’hanno poi portata a frequentare “un giro di ragazze con le quali Berlusconi, nella sua vita privata, ama intrattenersi“. Una storia più grande di lei, un destino particolare che - afferma Ferrara – va valutato “con amore, carità, misericordia, con senso comune“. “La persona umana va rispettata” ricorda il giornalista.

Certo, in alcuni casi il giudizio severo di molti italiani sembra più che giustificato: c’è chi vive la crisi economica, la precarietà lavorativa, chi di fronte ad un certo “giro di soldi” si indigna… “Li capisco” dice Ferrara, “ma mai il rancore, mai il disprezzo, mai trasformarsi in cuori di pietra“. E rispetto alle violente contestazioni contro Ruby: “Queste cose succedono nel paese dei talebani, succedevano nel Seicento contro le adultere. Io non ce l’ho con loro, con questi sciagurati e disgraziati che a Maglie hanno inveito contro questa ragazza. Ce l’ho con chi li eccita“.


2
marzo

LELE MORA AD EXIT: VORREI ENTRARE IN POLITICA, FORSE COL PDL. PORTERO’ RUBY ALL’ALTARE

Lele Mora

Il più pulito c’ha la rogna, e allora perchè stupirsi? Anche Lele Mora vuole entrare in politica, vuole candidarsi con il Pdl. Vota Lele, più Mora per tutti. Ad annunciarlo è stato lo stesso manager dei vip in un’intervista che verrà trasmessa nella puntata di Exit in onda stasera. Il programma di Ilaria D’Amico riprenderà oggi con un appuntamento dedicato a giovani, donne e precariato, ma anche agli ultimi sviluppi del caso Ruby. Proprio in merito alla ragazza marocchina, le telecamere di La7 hanno registrato la versione dell’impresario dello showbiz, che a sorpresa ha anche espresso la volontà di presentarsi agli elettori per diventare onorevole.

La mia idea è candidarmi alle prossime elezioni e entrare in politica, se mi vogliono, se mi accettano” ha affermato Lele Mora, precisando poi ”con un partito di destra naturalmente. Il Pdl se sarò assolto o prosciolto, perchè se sei inquisito non potresti fare questo genere di lavoro”. Attualmente, infatti, il manager è indagato dalla Procura di Milano per favoreggiamento della prostituzione assieme al direttore del Tg4 Emilio Fede e al Consigliere Regionale Nicole Minetti. Reclutavano ragazze per i bunga bunga di Arcore (come sostiene l’accusa) oppure no? In attesa che i giudici si pronuncino, Mora svela comunque in tv la sua intenzione di scendere in politica, e qualcuno già prova ad immaginare quali saranno i programmi e gli alti valori che il talent-scout proporrà agli elettori.

Nel corso dell’intervista rilasciata ad Exit, l’impresario dei vip ha parlato anche del suo rapporto con Ruby: “i primi tempi che l’ho conosciuta mi faceva tenerezza, mia figlia doveva prenderla in affidamento per difenderla dalla strada, ma la richiesta ci è stata negata” ha detto, aggiungendo che la sua intenzione era quella di salvare quella ragazza da incontri pericolosi. “Da Berlusconi ha ricevuto solo cose belle” precisa poi, e annuncia: “Ruby si sposerà il 17 marzo a genova. Non invitando i suoi genitori mi ha chiesto di portarla all’altare, e io lo faccio più che volentieri“.





3
febbraio

ALBALLOSCURO: I PRIMI AD ENTRARE NELLA DARKROOM DELLA PARIETTI SONO VAURO E LELE MORA (CHE DICHIARA DI NON ESSERE UN MAGNACCIA)

Alballoscuro - Lele Mora

Parte con i migliori auspici la scommessa di La7d affidata alla conduzione di Alba Parietti. Nella prima puntata di Alballoscuro che andrà in onda da stasera in prime time per dieci puntate i telespettatori si potranno confrontare con un format sicuramente dal piglio innovativo e dal tono leggero con un meccanismo che, stando alle premesse, potrebbe risultare davvero piacevole. Tutto si gioca sul fascino dell’oscuro e del caso: la conduttrice conosce gli ospiti solo al momento dell’intervista, le domande sono estratte tra un numero molto cospicuo (per maggiori dettagli sulla produzione del format leggi qui).

Molto interessante risulterà soprattutto l’intervista a Lele Mora, tra i primi due ospiti della premiere. Non potendosi sottrarre, per il giuramento previsto all’inizio della puntata, a nessuna domanda sarà interessante conoscere le risposte alle domande molto ficcanti e piccanti della conduttrice, peraltro notoriamente impavida nelle scelte televisive. La Parietti ha rivolto più questioni sulle vicende che lo vedono protagonista e che maggiormente hanno shockato il pubblico negli ultimi mesi. Prima di tutto la storia d’amore con Fabrizio Corona, il rapporto con le donne dell’agente fotografico, e conseguentemente un approfondimento sulle preferenze sessuali dell’agente.

Secondariamente il caso del momento: il Rubygate e tutte le indiscrezioni su presunti giri di denaro tra lui e Fede. Alla conduttrice che gli chiedeva se si potesse definire un magnaccia Mora ha risposto: “non ho mai presentato escort a Berlusconi. Al massimo sono stato a casa sua a cena con delle mie amiche,  artiste, artisti, ma di escort neanche l’ombra”.”Magnaccia è un termine brutto, è uno che prende le sue donne, le fa prostituire e si prende i soldi. Io di tutto ciò non faccio proprio niente”.

[Tutte le domande che la Parietti sottoporrà a Mora e Vauro cliccando su "Continua a leggere".]


3
febbraio

DM LIVE24: 3/2/2011. FEYLES CHIAMA IN DIRETTA, LILLI GRUBER APRE OTTO E MEZZO CON “BENVENUTI AL TG1″, VEDI IL MILIONE E POI… LAVORI.

Diario della Televisione Italiana del 3 Febbraio 2011

>>> Dal Diario di ieri…

  • Feyles chiama Rita

lauretta ha scritto alle 14:18

Nella sessione pomeridiana di Forum si parla di peli e di depilazioni. La Dalla Chiesa preoccupata per l’argomento: “Ma che ha già chiamato il direttore di rete? Ancora no? Strano”. Dopo pochi minuti il direttore chiama in diretta e la telefonata viene passata alla Dalla Chiesa: “Direttore, non si preoccupi, é una causa carina”. Una volta chiusa la telefonata poi sollevata: “Meno male va, possiamo andare avanti”.

  • Vedi il milione e poi… lavori

lauretta ha scritto alle 18:53

Da Studio Aperto apprendiamo che Michela De Paoli, vincitrice del milione di euro a ‘Chi vuol essere Milionario’, la prossima settimana sosterrà un colloquio per un lavoro come segretaria d’azienda.

  • Ditele che conduce Otto e Mezzo

lauretta ha scritto alle 20:40

Lilli Gruber apre Otto e Mezzo con un bel: “Benvenuti al Tg1″. Poi si blocca e sorridendo: “Beh, benvenuti al Tg1, bel lapsus!”.

  • Anche Sgarbi con Ruby

lauretta ha scritto alle 21:17

Ad Agorà su Raitre, Vittorio Sgarbi ha affermato: “Anche io sono stato con Ruby. Chiunque l’avesse vista avrebbe avuto voglia di stare con lei. Attendo adesso di essere indagato e di ricevere un avviso di garanzia..”. (fonte Leggo)


1
febbraio

RUBY: DOPO ARCURI E MORA E’ LA TESTIMONIAL PER IL LIBRO DI MARRA. COSTI QUEL CHE COSTI…

Ruby

Ruby qua, Ruby là e alla fine guadagni un bel gruzzolo. Dalla Procura alla tv, Karima El Mahroug è il volto più rappresentativo dello scandalo sulle allegre serate a casa del premier Silvio Berlusconi. Ormai c’è chi sgomita per avere una sua dichiarazione, ed è pronto sborsare a l’ira di dio pur di intervistarla davanti ad una telecamera. Ruby va a ruba. Adesso qualcuno ha pure pensato di ingaggiarla come testimonial, convinto che l’operazione commerciale possa garantire effetti straordinari: la ‘prima donna’ del bunga bunga fa impennare tutto, anche le vendite. Parliamo dello scrittore Alfonso Luigi Marra, che ha scelto la diciottenne marocchina come volto promozionale per il suo ultimo libro. 

Dopo Manuela Arcuri (guarda qui) e Lele Mora, Marra ci prova con Ruby. Per promuovere la sua fatica letteraria ”Il labirinto femminile”, lo scrittore trash-endentale (come lo ha definito qualcuno) ha voluto ad ogni costo la ragazza più citata dalle cronache degli ultimi giorni. A svelarlo, il settimanale Chi diretto da Alfonso Signorini e in edicola domani. Karima El Mahroug sarà quindi protagonista di uno spot televisivo trasmesso dalle reti generaliste. Per questa sua partecipazione, la Rubacuori di Arcore avrebbe chiesto all’autore una cifra a cinque zeri, forse 100mila euro. Alla faccia. Ma il tariffario della star Ruby è questo: prendere o lasciare. 

Ultimamente la ragazza marocchina pretende un adeguato cachet per ogni dichiarazione rilasciata alla stampa, in radio o in tv. Di questi tempi, certe parole valgono oro. Per presenziare al programma di Canale5 Kalispera, Ruby pare abbia ricevuto 10mila euro così come per raccontare le sue verità a SkyTg24. Emilio Carelli, direttore news dell’emittente satellitare, ha però smentito la notizia, precisando di non aver mai corrisposto alcun compenso alla signorina Ruby. Ora arriva Marra, pronto a sganciare un altro bel malloppo per promuovere la sua imperdibile opera.