Programmi schifosi



21
agosto

SE ANCHE LUCIANA LITTIZZETTO CADE NELLA BANALITA’ DI ‘SPARARE SULLA CROCE ROSSA’ DELLA DE FILIPPI

Luciana Littizzetto e le critiche a Maria De Filippi

Dare contro alla televisione di Maria De Filippi consente ‘belle figure’, specie in alcuni salotti o davanti a certe platee, ormai lo sappiamo bene. Chi vi scrive ha sentito anche dall’alto di palchi estivi, allestiti per spettacoli a tiratura locale di infima qualità, dosi di retorica antidefilippiana da far paura. Al di là di qualche tiratina d’orecchio che la Castigatrice meriterebbe tutta per una certa propensione al conservatorismo che stona con la sua filosofia di grande ascoltatrice e di individuatrice di talento, e con l’enorme potenzialità di chi può smuovere grandissime dosi di cambiamento, si è arrivati all’eccesso del banale.

L’ultima a cadere grossolanamente in questa moda facile dello sparare a zero su Uomini e donne, Amici o C’è Posta per te quando si parla a un pubblico non di massa, o a quelle nicchie facilmenti identificabili politicamente per un’opposizione a ciò che è visto come prodotto della cultura egemone, è stata Luciana Littizzetto, espostasi senza particolari riserve contro l’ (ex) amica Maria. Tutto è nato con una pungente invettiva contro il defilippismo nel corso dell’ospitata al Giffoni Film Festival (cornice nella quale anche Ascanio Celestini non è stato tenerissimo su certa televisione contemporanea).

‘Non ho problemi a dire che è una donna intelligentissima ma fa dei programmi schifosi’.

La De Filippi, nonostante l’immagine di eterea creatura inflessibile alle critiche che spesso si cuce attorno (quanto meno all’apparenza), sceglie sempre più spesso di controbattere, anche a distanza di parecchio tempo, per precisare attraverso alcuni dettagli la piena fedeltà al proprio marchio, di cui non ha mai omesso limiti e difetti ma che ha continuato strenuamente a difendere dagli attacchi piovuti a raffica in una società che, anziché preoccuparsi del disastro culturale delle periferie e dei margini, continua a ritenere che tutti i problemi sociali italiani siano solo una diretta discendenza dello sdoganamento dei tronisti in televisione.