Promossi
9 a Ulisse. Alberto Angela torna nel sabato sera di Rai3 e, in una serata altamente competitiva, approfittando dell’inizio posticipato, porta a casa un ottimo 9.77% che assume ancora più valore a fronte dei contenuti di cui tratta.
9 a Ulisse. Alberto Angela torna nel sabato sera di Rai3 e, in una serata altamente competitiva, approfittando dell’inizio posticipato, porta a casa un ottimo 9.77% che assume ancora più valore a fronte dei contenuti di cui tratta.
9 a Che Fuori Tempo Che Fa. In questa stagione Fabio Fazio ha provato a sparigliare le carte dell’appuntamento prefestivo proponendo un format diverso, improntato su una chiacchierata informale. Una scelta che poteva contenere dei rischi, ma si è rivelata vincente. E, a poco a poco, anche la solita “compagnia di giro”, handicap del programma, è stata affiancata da volti nuovi.
9 a Paolo Bonolis. E’ uno di quei pochi conduttori capaci di dare un valore aggiunto a quello che fa. E’ bravo e ne è consapevole, per questo sceglie di dosarsi e dettare le sue condizioni. Per lui, il rinnovato successo di Ciao Darwin arriva al momento giusto: i risultati di Caduta Libera, infatti, stavano rendendo la sua presenza a Cologno Monzese – in qualità di conduttore di Avanti Un Altro – meno indispensabile.
9 ai 40 anni del Tg2. Nella sua lunga storia, la testata, diretta da Marcello Masi, ha saputo farsi promotrice di un nuovo modo di raccontare l’informazione. Non solo politica ma anche cronaca e costume, non solo i brevi servizi sui fatti del giorno ma anche “dossier” e approfondimenti. Forse negli ultimi anni ci si è adeguati meno al contesto che cambia; tuttavia per l’edizione delle 13 parliamo di ascolti pari ad oltre il doppio della media di rete.
9 ai Pooh. La band, che ha fatto la storia della musica leggera italiana, viene celebrata da Rai1 con una serata condotta da Carlo Conti che ha conquistato 5.5 milioni di spettatori.
10 a Il Commissario Montalbano. Sono trascorsi diciassette anni da quando sugli schermi di Rai2 partirono le avventure del personaggio nato dalla penna di Andrea Camilleri, e all’epoca nessuno avrebbe mai immaginato che stava per nascere un vero e proprio fenomeno destinato a rimanere negli annali della televisione nostrana. I nuovi episodi hanno registrato gli ascolti più alti nella già fortunatissima saga a testimonianza dell’alto valore della produzione che piace in Italia ma anche all’estero.
9 a Downton Abbey. Un ritratto realistico e affascinante di un’epoca e di un mondo a noi sin troppo lontano, descritto con una finezza narrativa che non ha eguali nella serialità contemporanea. In Downton Abbey più che le storie vincono le ambientazioni, i personaggi, i dialoghi e la regia. L’acclamata serie inglese si è conclusa anche in Italia, dove non ha avuto vita facile come in madrepatria. Tuttavia su La5 l’ultima stagione ha toccato, nella non facile collocazione domenicale, picchi superiori al 2 percento di share.
9 a Beppe Fiorello. Per il pubblico di Rai1 ormai è un’istituzione, tale da risultare credibile malgrado di anno in anno sia sempre alle prese con un personaggio realmente esistito da interpretare. Anche Io Non Mi Arrendo, miniserie che affrontava il tema della terra dei fuochi, è stato un successo. Quando si metterà in gioco con una commedia?