Endemol



29
luglio

UNDERCOVER BOSS: ‘CAPI IN INCOGNITO’ ANCHE IN ITALIA?

Undercover Boss

Cosa accadrebbe se l’algida e altera Miranda Priestly de Il diavolo veste Prada, il famigerato boss Flavio Briatore o l’intransigente Luca Cordero Di Montezemolo abbandonassero per una settimana i lussi e gli agi della propria posizione per mescolarsi fra i propri sottoposti in incognito e sotto lo sguardo vigile di una telecamera? La formula di Undercover Boss, il docu-reality campione d’ascolti in America su Cbs (la prima puntata in onda dopo il Super Bowl ha sfiorato i 40 milioni di spettatori), è riuscita a rispondere a questa domanda e ad attirare l’attenzione di Endemol, che, secondo quanto riporta Tivù, starebbe adattando per l’Italia il formato sul quale Rai2 avrebbe già messo gli occhi.

Il programma – la cui edizione a stelle e strisce è stata trasmessa l’anno scorso su La7 doppiata in italiano – prevede che alcuni manager o imprenditori lavorino per una settimana in incognito all’interno della loro stessa azienda. Fingono di essere degli impiegati di basso livello appena assunti e vengono, così, istruiti sul da farsi dai loro stessi dipendenti all’oscuro di tutto. Solo alla fine i boss riveleranno la propria identità scoprendo come funziona dal basso la propria ditta e, magari, scovando, tra il personale alle proprie dipendenze, degli eroi del lavoro. Fermo restando che la presenza di una telecamera (giustificata come mezzo per la realizzazione di un documentario) falsa la realtà, almeno in parte, lo show mostra il mondo del lavoro ai suoi livelli più grezzi e manuali aprendo uno spaccato della consueta routine di dipendenti comuni, spesso ignorata dai capi.

E così capita di imbattersi in gare di mangiafagioli fra le ragazze per decidere chi debba andare a casa prima o nel malcontento per direttive e ordini presi dai piani alti come quello di non poter usufruire del bagno per l’intera durata del turno. Come reagiranno i boss nel constatare di persona le fondamenta della propria azienda partendo dalle cellule che hanno reso tutto questo possibile e operativo? Undercover Boss è anche un documentario sui rapporti umani all’interno di un luogo di lavoro: la figura del boss sotto copertura crea un particolare ribaltamento di ruoli. Il manager scopre la fatica e l’intensità di un lavoro manuale che non conosceva e il pubblico da casa vive una strepitosa fantasia, una sorta di catarsi dei sottoposti. In tempo di crisi economica il telespettatore può assistere alla punizione di un ricco manager, costretto a faticare e a rischio licenziamento. Cosa aspettarsi, però, da una versione italiana?

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29
marzo

ENDEMOL: ILLEGITTIMO IL LICENZIAMENTO DI ELISA AMBANELLI

Elisa Ambanelli

Elisa Ambanelli

da Prima Comunicazione - Il Tribunale di Milano ha giudicato illegittimo e ingiustificato il licenziamento di Elisa Ambanelli, ex direttore generale contenuti di Endemol Italia, e condannato la società a pagare un indennizzo e le spese legali.

Il licenziamento è avvenuto l’8 novembre 2011 con una lettera di Paolo Bassetti, amministratore delegato della casa di produzione, e in un nano secondo, le veniva staccata la e-mail, disattivata la sim e spariva la sua foto sul sito.

Le sono stati imputati i flop di ‘Baila!‘ e di ‘Star Academy‘, due format problematici chiusi dopo poche puntate, di cui non aveva condiviso le strategie trovandosi a gestire situazioni operative complesse.

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5
aprile

MARCO BASSETTI LASCIA ENDEMOL

Marco Bassetti

Endemol ha annunciato oggi che il Presidente del Gruppo Marco Bassetti ha deciso di lasciare la società.

Sir Charles Allen, commentando per conto del Board, dice: “Vogliamo rendere un tributo a Marco, che si è unito al Gruppo Endemol nel 1997 ed ha dato un grande contributo in termini di leadership e di creatività. Ha coperto vari ruoli tra cui Chief Operating Officer, Presidente del Gruppo e più recentemente quello di CEO insieme a Just Spee. A nome del Board vogliamo ringraziarlo per il ruolo determinante che ha avuto per il successo della società”

Marco Bassetti commenta: “con la ristrutturazione del capitale di Endemol ora nelle ultime fasi di completamento, sento che questo per me è il momento giusto per andare avanti. Lascio una grande società, diretta da talenti eccezionali, in un ottimo stato di salute aziendale in termini di creatività e produttività, e in solide condizioni finanziarie. E’ stato un grande piacere lavorare qui”.

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3
aprile

MEDIASET ESCE DA ENDEMOL. QUALI SARANNO LE RIPERCUSSIONI SULLE SCELTE EDITORIALI?

Endemol logo

Doveva essere una rivoluzione che avrebbe portato maggiore respiro internazionale all’azienda e invece si è rivelata poco proficua su più di un fronte. A quasi cinque anni da un massiccio investimento, Mediaset sceglie di uscire dal capitale di Endemol di cui ormai possedeva una quota minoritaria. In una nota diramata questa mattina dall’azienda di Cologno Monzese si legge:

Mediaset comunica di aver ceduto sul mercato circa il 6% del debito senior di Endemol, pari alla totalità della quota detenuta dal Gruppo

A rilevare la quota ceduta da Mediaset è stato il fondo Apollo. Radiocor da fonti finanziarie apprende che la transazione ha riguardato una porzione di debito pari a nominali 110 milioni di euro circa ed è avvenuta a un valore di 60-61 centesimi per ogni euro di nominale: di conseguenza, Mediaset ha incassato un valore vicino ai 66 milioni di euro per l’operazione. Con l’acquisizione, Apollo Investment diventa il soggetto più esposto verso Endemol e al momento della conversione dei crediti in capitale sarà primo socio con il 35%.

Secondo il Sole 24 ore alla base di quest’uscita di scena ci sarebbe la consapevolezza di Mediaset di non poter avere un ruolo di peso nella determinazione delle strategie aziendali. Il quotidiano economico rivela, poi, che la presenza in Endemol del numero 1 Marco Bassetti potrebbe essere a rischio.

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24
dicembre

ROSSO SAN VALENTINO: ENDEMOL E RAI1 SCOMMETTONO SUL GENERE SENTIMENTALE

Luca Bastianello

Centovetrine chiude ma da qualche altra parte qualcosa si muove per accendere le luci della ribalta sul genere sentimentale. Forse un’ennesima conferma che dovrebbe spingere a Mediaset a ricalibrare le sue scelte strategiche puntando ancora su uno dei pochi acuti dell’auditel che le sono rimasti. In ogni caso se la holding legata allo storico gruppo Ferri alza bandiera bianca c’è una famiglia a capo di un’industria di cosmetici, in quel di Sanremo, che avanza grosse pretese per entrare nei cuori delle affezionate e fidelizzate telespettatrici.

Rosso San Valentino, questo il nome della nuova idea di Endemol, che dovrebbe abbracciare una striscia di sei puntate, tutta incentrata sull’intreccio tra le vicende manageriali della company estetica e la storia di Laura, co-protagonista a cui hanno strappato un figlio alla nascita. Tra i volti chiamati a conquistare il pubblico di Raiuno anche quello di Luca Bastianello, che tra le cento vetrine ai piedi delle Alpi ci ha bazzicato.

Con lui anche Caterina Morariu. Il ‘cantiere’ della produzione è aperto e sono ancora in svolgimento i casting per il ventaglio di ruoli ancora senza volto. La regia è affidata a Fabrizio Costa, regista che ha curato numerosi lavori per la Rai, e che ha diretto nove episodi della sesta stagione di Don Matteo, l’inaffondabile corazzata di Raiuno.





3
dicembre

RAFFAELLA CARRA’ VERSO IL RITORNO SU RAI1 CON BALLANDI E ENDEMOL

Raffaella Carrà

Raffaella Carrà

Ve l’avevamo già svelato, ma la voce si sta lentamente concretizzando. Raffaella Carrà torna su Rai1 dopo ben tre anni di assenza – fatta eccezione per l’Eurovision Song Contest su Rai2 – con, addirittura, due nuovi progetti. Tutto merito del Direttore Generale Lorenza Lei che – dopo il successo di Fiorello con Il più grande spettacolo dopo il weekend – pare aver intenzione di puntare sui volti storici dell’azienda per risollevare gli ascolti della prima rete pubblica con dei “mini eventi”. E il ritorno della Raffa è già di per sè di un evento. Per la conduttrice bolognese sono in cantiere, stando a quanto rivelato dal mensile Tivú, ben due programmi, che dovrebbero andare in onda nella stagione televisiva 2012-2013.

L’obiettivo è di far propria la televisione dei sentimenti, di cui Maria De Filippi è diventata regina indiscussa con C’è Posta per Te, grazie ad un volto che per anni ha spopolato con il genere del people show grazie a Carramba che Sorpresa. Il primo progetto al vaglio dell’azienda è una produzione targata Bibi Ballandi, che coronerebbe il sogno di lavorare con il caschetto più famoso della tv dopo anni di lusinghe e ripetuti no. Il secondo invece, in onda dalla primavera 2013, dovrebbe esser prodotto da Endemol, con cui la conduttrice bolognese ha già lavorato in Sogni.

Ovviamente entrambe le produzioni sono allo stato embrionale e, visto il caratterino della Raffa, potrebbero anche non andare in onda. Come ricorda Libero, la Carrà era già pronta per il gran ritorno in televisione con l’adattamento italiano di This is your life, uno show “a tutto sentimenti” in cui amici e parenti fornivano un ritratto inedito del personaggio protagonista della puntata, poi naufragato per il clima poco favorevole in azienda.

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1
novembre

LA DONNA CHE RITORNA: QUESTA SERA SU RAI1 L’ULTIMA PUNTATA DELLA FICTION CON VIRNA LISI (ANTICIPAZIONI)

Virna Lisi in La Donna che ritorna

Si conclude questa sera su Rai1 l’appuntamento con La donna che ritorna, la miniserie in 4 puntate, diretta da Gianni lepre, con protagonista assoluta Virna Lisi. L’attrice, sempre misurata ed elegante, è riuscita ancora una volta ad offrire al pubblico un’ottima interpretazione catturando l’interesse di oltre 5 milioni e mezzo di spettatori, pari al 19,60% di share.

A decretare la buona riuscita della fiction, oltre al talento indiscusso della Lisi, una trama rivelatasi, dopo alcune incertezze iniziali, sempre più coinvolgente. Una storia sviluppata su due fronti, in cui il ritrovamento di una donna priva di memoria (Virna Lisi), che vaga senza meta per la capitale, s’intreccia con la morte di una giovane modella russa. Muovendosi tra passato e presente, con immancabili flash back, la vicenda si tinge ben presto di giallo. A Luca Bastianello, nei panni del un giovane ispettore Marco Leoni, il compito di ricostruire il complesso puzzle trovando, nei primi e frammentari ricordi di quella misteriosa donna priva di memoria, alcuni indizi utili per la soluzione del caso di omicidio.

Pur presentando alcune manchevolezze, come l’assenza di veri momenti drammatici e di grande pathos, La donna che ritorna si può ritenere nel complesso una buona fiction, in linea con i gusti del pubblico di Rai1, da sempre allergico a produzioni caratterizzate da maggiore sperimentazione o dai toni più forti. Un prodotto godibile che, visti i consensi ottenuti, potrebbe a questo punto portare la Lisi ed Endemol, già artefici due anni fa della fortunata fiction Fidati di me, a mettere in cantiere un nuovo progetto. Il successo sarebbe assicurato.


18
ottobre

LA DONNA CHE RITORNA VS UN AMORE E UNA VENDETTA, SFIDA IN CASA PER ENDEMOL!

Un amore e una vendetta

Era già successo lo scorso autunno, quando al lunedì sera il Grande Fratello, in onda su Canale 5, fu costretto a deporre le armi di fronte al successo di Vieni via con me, il programma in prima serata di Rai3 ideato e condotto da Fabio Fazio e Roberto Saviano. Una sfida tra due produzioni rivolte a tipologie di pubblico sicuramente differenti, ma entrambe accomunate dal marchio Endemol.

Uno scontro in famiglia, dunque, pronto a ripetersi questa sera e domani con l’inedita sfida tra La Donna che ritorna, miniserie di Rai 1 con protagonista Virna Lisi, e Un amore e una vendetta, fiction di Canale 5 con Anna Valle e Alessandro Preziosi. Proprio quest’ultima produzione, a firma Mediavivere (società di proprietà Endemol e RTI), inizialmente prevista per le giornate di mercoledì e venerdì, è stata anticipata a questa sera, per poter contrastare sul nascere gli ascolti della miniserie Rai.

Da una parte le vicissitudini della “smemorata” Virna Lisi, il cui fascino non sembra soffrire il passare del tempo, dall’altra le avventure de Il Conte di Montecristo, rivedute e adattate ai giorni nostri. Una sfida a colpi di fiction tra Rai e Mediaset,  nella quale ad avere la meglio (e la peggio contemporaneamente) sarà in ogni caso la società di Paolo Bassetti. Piccole soddisfazioni per Endemol Italia, preoccupata in queste settimane dalla situazione della casa madre, impegnata a risolvere una partita di rilievo internazionale. Sulla società partecipata da Mediaset, pesano infatti ben 2,2 miliardi di debiti. Tre le possibili soluzioni all’orizzonte: l’arrivo di nuovi soci (Itv), la conversione dei debiti in capitale o l’acquisto degli stessi da parte di Mediaset.