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The Stolen Girl mette in scena il peggior incubo di ogni genitore
di Stefania Stefanelli
25/04/2025 - 18:02
© Disney / Matt Squire
3.8 /5
Immaginate di affidare vostra figlia alla madre di una nuova compagna di classe, di essere costretti dalle insistenze delle bambine a farle dormire insieme a casa sua e poi, il giorno dopo, scoprire che quella casa era una specie di albergo, ora vuoto. Inizia così la serie Disney+ The Stolen Girl, che racconta il rapimento della piccola Lucia (Beatrice Cohen) e la complicata indagine che porterà alla verità.
Questo thriller ansiogeno e ricco di colpi di scena consta di soli cinque episodi, che permettono un binge watching compatto e abbastanza veloce. Il cast funziona, le ambientazioni sono varie ed interessanti e il meccanismo della narrazione è quello delle scatole cinesi: ogni scoperta ne anticipa un’altra fino a far crollare pezzo per pezzo il castello di bugie su cui si basa la vita di una famiglia apparentemente come tante.
The Stolen Girl tra indagini, giudizi e segreti da scoprire
Non è solo la ricerca di Lucia ad essere analizzata ma anche il giudizio perenne che pende sulla madre Elisa (Denise Gough), troppo impegnata con il lavoro e rea di essersi fidata di una sconosciuta. O sul padre Fred (Jim Sturgess), dalle cui azioni sembrerebbe in prima istanza essere scaturita la tragedia.
Ma, soprattutto, per colpa o per merito dell’ostinata giornalista Selma (Ambika Mod), il passato delle vittime viene messo sotto la lente d’ingrandimento, tirando fuori cose che avevano cercato di dimenticare e mettendole davanti alle loro responsabilità. In una girandola di sensi di colpa e bisogno di giustizia che rende difficile fino all’ultimo momento capire chi è il vero colpevole.
Il primo episodio cattura per lo shock scaturito dal rapimento e, mentre i seguenti si basano su una serie di flashback e approfondimenti, l’ultimo si rivela piuttosto adrenalinico. Nel complesso una storia avvincente e ben strutturata, un ottimo giallo psicologico che è stato tratto dal romanzo di Alex Dahl Playdate.
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