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Insider: la mafia spiegata bene attraverso i ‘protagonisti’

Daniele Lombardi

di Daniele Lombardi

03/09/2024 - 13:10

Insider: la mafia spiegata bene attraverso i ‘protagonisti’

© Rai Play

4 /5

Crudo, intrigante, reale. Questo è Insider – Faccia a faccia con il crimine, il programma di Roberto Saviano tornato ieri sera in prima serata su Rai 3.

In questa seconda stagione, ripescata dalla Rai dopo più di un anno e mezzo dalla prima, lo scrittore torna a fare quello che gli viene meglio: raccontare la mafia. Insider ha il merito di mettere il telespettatore, come recita il sottotitolo, “faccia a faccia con il crimine” in una narrazione approfondita.

Insider: il formato documentaristico impreziosisce la narrazione

La chiave di volta dell’intero programma sono le testimonianze di chi ha conosciuto queste realtà da vicino, come Antonio Patti, uno dei killer di Cosa Nostra, primo ospite della nuova stagione. Parole forti che permettono di capire le dinamiche interne di queste organizzazioni. Pur essendo chiaro il suo pensiero, Saviano non giudica, domanda, scava nel passato e chiarisce eventuali concetti poco chiari. Insider si sviluppa come una docuserie dove sono frequenti gli intermezzi in cui il conduttore o eventuali esperti (come l’ex magistrato Massimo Russo) spiegano e analizzano quanto appena raccontato.

Il formato documentaristico è funzionale perché spezza il dialogo (leggermente lento) tra Saviano e il suo ospite che potrebbe diventare pesante e difficile.

Insider e l’errore della Rai

La cancellazione del programma dai palinsesti della scorsa stagione è stato un errore per due motivi. Il primo è da ricercare nello spirito di Insider. Nel suo colloquio con collaboratori di giustizia, testimoni e giornalisti minacciati dalla mafia, Saviano fa le domande che faremmo tutti (anche se dal conduttore ci aspetteremmo anche altro). Un’ottica da vero Servizio Pubblico.

Il secondo motivo è temporale. Sbloccando la messa in onda dopo aver registrato le puntate quasi due anni prima, alcuni fatti risultano anacronistici o, meglio, fuori contesto. Alla première, per esempio, nell’intervista ad Antonio Patti, Saviano ha chiesto del suo rapporto con Matteo Messina Denaro, boss catturato il 16 gennaio 2023, pochi mesi prima delle registrazioni ma che poi è morto (quasi un anno fa). Se Insider fosse andato in onda, come annunciato, a novembre 2023 sarebbe ugualmente mancato il passaggio sulla morte del boss. La differenza la fa il contesto. Un anno fa la vicenda di Messina Denaro era al centro del dibattito e quindi il racconto di Patti sarebbe stato più centrato rispetto ad oggi, ormai praticamente dimenticato dall’opinione pubblica.

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