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REAZIONE A CATENA: AMADEUS TORNA NEL PRESERALE DI RAI 1. E PINO INSEGNO NON CI STA

Stefania Stefanelli

di Stefania Stefanelli

01/06/2014 - 14:16

REAZIONE A CATENA: AMADEUS TORNA NEL PRESERALE DI RAI 1. E PINO INSEGNO NON CI STA

Amadeus

Dopo otto anni, molti dei quali passati in purgatorio, Amadeus torna nel suo paradiso. Quel preserale di Rai 1 che portò al successo dal 2002 al 2006 con le prime edizioni de L’Eredità e che rappresenta il momento più felice della sua carriera. L’abbandono del programma per esplorare nuovi lidi lo portò all’inferno Mediaset, dove non collezionò successi. Sceglie poi di tornare in Rai e, piano piano, Amedeo Sebastiani si è riappropriato di un programma dell’azienda pubblica (Mezzogiorno in famiglia). Ora, però, torna a casa davvero.

Reazione a catena: il ritorno di Amadeus

Da oggi sarà nuovamente al timone del game dell’ammiraglia della tv pubblica, Reazione a catena, che fin dal 2007 sostituisce con grandi consensi L’Eredità nei mesi più caldi. Per Amadeus si tratta di una promozione, di un riscatto, nonché di un traguardo conquistato con fatica, come dichiarato a Tv Sorrisi e Canzoni.

“Torno a fare quello che sento più nelle mie corde, il quiz […] è una nuova opportunità, un premio per quello che ho fatto in questi ultimi anni in cui ho dovuto rimettermi in gioco. […] Avevo due possibilità: o vivere di ricordi pensando a quanto era bella la popolarità ai tempi de L’Eredità o, come il calciatore che sta in panchina, lavorare duro per farmi trovare pronto dall’allenatore quando fosse arrivato il mio turno. Non mi piace piangermi addosso, mi sono rimboccato le maniche e finalmente eccomi qui”.

Reazione a catena, Pino Insegno: “dopo quattro anni al 32% vengo mandato via. Perchè?”

Mentre il neo padrone di casa è entusiasta, e questa sera lo vedremo nello studio del Centro di Produzione Rai di Napoli con gli ultimi campioni della passata edizione (Gli Apollo 11), pronti a sfidare nuovi avversari in un format rimasto invariato, c’è qualcuno che è molto meno contento. Parliamo del conduttore uscente Pino Insegno – che a sua volta ereditò Reazione a catena da Pupo – che sbotta “contro” la giornalista di Sorrisi che lo ha contattato.

“Vuoi solo la polemica. E io la polemica non te la do. […] Conosci forse un modo elegante di mandare a quel paese qualcuno? Non si può. Dai. Ti levano casa e tu cerchi una maniera pacata per protestare? […] Analizzate voi la situazione. Dopo quattro anni al 32% di ascolti vengo mandato via da Reazione a catena. Perché? Spiegamelo tu”.

Insegno non è nuovo a certe esternazioni: l’anno scorso si sfogò su Facebook a proposito del paventato arrivo di Enrico Papi a Reazione a catena. Bisogna dire che, sebbene nel mondo dello spettacolo la “precarietà” sia d’obbligo, lo storico mattatore della Premiata Ditta non ha tutti i torti, senza nulla togliere alla professionalità di Amadeus.

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23 commenti su "REAZIONE A CATENA: AMADEUS TORNA NEL PRESERALE DI RAI 1. E PINO INSEGNO NON CI STA"

  1. Amadeus ci starà meglio di Pino Insegno, il gioco non è male, ed ha tutte le caratteristiche del gioco estivo, e lui sembra più adatto !!!!!....., potrà fare meglio del 32% di Insegno magari qualcosina in più....

  2. anche insegno arrivò in sostituzione di pupo che andava benissimo con reazione a catena quindi un ricambio ci sta ogni tot anni....amadeus poi con i quiz ci Sto arrivando! fare benissimo....

  3. Inizia oggi reazione a catena? qualcosa di bello da vedere evvai

  4. Quante ipocrisie... Purtroppo anche i conduttori in Rai sono lottizzati: Pino Insegno ha avuto tanta visibilità esclusivamente per certe sue "giuste amicizie" (di area ex An). Adesso che i suoi padrini politici sono in disgrazia lui ne paga le conseguenze, indipendentemente dai risultati del programma.

  5. La formula funzionerà anche con Amadeus, magari anche meglio del 32%. Ci sta che dopo 4 anni venga sostituito per non logorare il format, si veda i pacchi o striscia, ma non capisco perchè non gli diano altro da condurre. Per quello dovrebbe lamentarsi!

  6. beh ha ragione pino insegno, ci stà la precarietà, ma di questi tempi fare il 32% e cosa davvero molto molto rara. il detto squadra che vince non si cambia non è mica campato per aria..

  7. livia guglielmi dice:

    Insegno, e molti altri, dovrebbero capire che in certi programmi funziona la formula e la squadra che vi lavora, la conduzione incide solo in casi straordinari e lui non è uno di quelli.

  8. Mi dispiace tanto.. l'anno scorso ho avuto la fortuna di incontrarlo un paio di volte e devo dire che è un grande!!

  9. insegno che cavolo vuole? fa gia 432873975384 cose: teatro, doppiatore, tv.... vattene un po in vacanza su

  10. Insegno dovrebbe capire meglio di ogni altro che si può essere sostituiti visto che lui prese il posto di Pupo