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“UNA SERA D’OTTOBRE” PER VANESSA HESSLER E GABRIELE GRECO
di Pasquale Orlando
18/10/2009 - 18:00

Dopo l’ottimo riscontro della Puccini traditrice (e desnuda) di “Tutta la verità” (che ha registrato più del 27% di share durante le due puntate, battendo addirittura la corazzata “Intelligence” il lunedì), Raiuno continua a puntare sulla “fiction della domenica” e schiera la serie in due puntate “Una sera d’ottobre” con Vanessa Hessler e Gabriele Greco (mentre slittano Morandi e “Pinocchio”).
La bionda protagonista di “Per una notte d’amore” e l’attore che ha già al suo attivo partecipazioni in “Vivere“, “Butta la luna 2” e la prossima “Capri 3”, reciteranno sotto la regia di Vittorio Sindoni la proverbiale “favola moderna”, che tanto piace al pubblico tradizionalista della prima rete Rai.
Prodotta da Edwige Fenech per Immagine e Cinema -Rai Fiction, la serie parla di una travolgente storia d’amore tra una studentessa di buona famiglia di nome Giulia (la Hessler) e il tecnico informatico Alessandro (Greco): i due si conoscono casualmente su un treno e si ritrovano altrettanto casualmente a Firenze; per lui, Giulia lascia il fidanzato Lorenzo (Luca Bastianello) e delude tutta la famiglia. Quando finalmente arriva la prima notte d’amore, all’alba i due vengono arrestati.
Alessandro è accusato di aver compiuto assieme a due complici una rapina alla ditta per cui aveva costruito l’allarme e Giulia è sospettata di essere sua complice. Dubbi, sospetti e mille avversità allontaneranno i due, ma come in tutte le favole, alla fine trionferà l’happy ending.
Doppio appuntamento quindi in prime time quindi (stasera e domani), per seguire la storia dei due innamorati e di un cast che vede tra gli altri: Ottavia Piccolo, Andrea Tidona, Edy Angelillo e Luca Bastianello. Formula collaudata e storia “già sentita”, “Una sera d’ottobre” non promette nessuna novità, nè si pone l’obiettivo di sconvolgere gli equilibri e i gusti dei telespettatori. Considerati “i tempi bui del direttore Mazza” e le fragilità di alcune scelte di palinsesto “traballanti”, una fiction come quella con la Hessler ha l’unico fine di “portare a casa il risultato” ossia: garantirsi l’approvazione del pubblico e mettere in scena i più tipici clichè della serialità nostrana. Tutto il resto è noia.
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antonella dice:
molto carina lei e lui era un fico
ines dice:
quacuno mi sa dire se ci sarà un seguito?xk il finale mi ha lasciato con l amaro in bocca...
claire b. dice:
Maschilista, mal recitato, banale, noioso...insomma terribile. Una 22enne universitaria assolutamente non somigliante alla realtà. Mi chiedo perchè non si possano realizzare in Italia sceneggiati culturamente accettabili...VOGLIO LA BBC!
paco8 dice:
Ecco un esmpio di fiction creata appositamente epr fare ascolti e riscaldare le fredde serate tradizionaliste di ottobre..
Davide Maggio dice:
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ester dice:
storiella un po' fiacca bravo greco e angiolillo la piccolo sembrava rosy bindi avevo la tremenda sensazione che da un momento all'altro spuntasse la garritta per intervistare il "cornuto" per poi collegarsi con la d'urso... mamma mia che casino...
giulia dice:
E' una fiction un pò ruffiana nel senso che riesce a calamitare l'attenzione. In primo luogo c'è la magica atmosfera di Firenze ed una colonna sonora di bellissime vecchie canzoni riprese da Battiato, i personaggi poi sono giovani e di bell'aspetto, la storia ( almeno prima dell'arresto dell'ingegnere informatico ) è piuttosto realistica. Qualche mamma , qualcuna a caso, avrà riconosciuto in quella bellissima ragazza, esemplare fino al giorno prima, una determinazione nuova tendente all' auto-lesionismo che desta un'ansia sconosciuta ed imprevedibile. Siamo in attesa del lieto fine, per ben sperare. ;)
Davide Maggio dice:
L'ho trovata anche io molto banale nella trama e scarsa nella recitazione. Tuttavia l'atmosfera "da poltrona" poteva farla passare per una fiction quanto meno... rilassante! Anyway, sono uscito prima della fine :D