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UN POSTO AL SOLE: LA SOAP DI RAITRE FESTEGGIA LE 3000 PUNTATE
di Daniele Pasquini
07/04/2010 - 16:12

Era il 21 ottobre 1996 quando partì su RaiTre l’esperimento ideato da Giovanni Minoli (con Wayne Doyle, Adam Bowen e Gino Ventriglia) per risollevare il Centro di Produzione Rai di Napoli. Basata sul format australiano Neighbours, la soap di RaiTre Un posto al sole è riuscita incredibilmente ad entrare nel cuore degli italiani creando negli anni un appuntamento imprescindibile per oltre due milioni di telespettatori.
E il prossimo 9 aprile, la soap coprodotta da RaiFiction, Grundy Italia e CPTV Rai di Napoli festeggerà con tutto il cast (e con i graditi ritorni di Angela Poggi, Filippo Sartori e Carmen Catalano rispettivamente interpretati da Claudia Ruffo, Michelangelo Tommaso e Serena Rossi) il traguardo delle 3000 puntate. Politica, cronaca nera, temi rosa e problematiche sociali: Un posto al sole è una delle poche soap italiane che è riuscita in 14 anni di programmazione ininterrotta a descrivere Napoli a 360 gradi, con i suoi pregi e i suoi difetti, catturando, nonostante la marcata impronta “meridionale”, un pubblico eteorogeneo (ottimi i risultati nel target AA e tra gli uomini).
Media in share tra l’8 e il 10%, punte di oltre il 13%, 16 mila contatti quotidiani sul sito ufficiale e 46 milioni di contatti annui: UPAS, come viene simpaticamente definita dai fans, è un marchio ormai consolidato, rivelatosi un vero e proprio trampolino di lancio per diversi artisti nostrani (Lorenzo Flaherty, Serena Autieri, Laura Chiatti e Gabriele Muccino – per citarne alcuni).
E per festeggiare le 3000 candeline, a fine aprile sarà disponibile in tutte le librerie Metti un posto al sole, libro celebrativo scritto dal giornalista de Il Sole 24 Ore Marco Mele.
Insomma, non ci resta che augurare a UPAS altre 3000 di queste puntate. Auguri!
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Salvo dice:
Ho seguito per decenni una sola soap-opera, Sentieri, più per abitudine e affetto, che per passione nei confronti del genere soap. Tuttavia è davvero un piacere per me fare gli auguri a tutti coloro (cast artistico e tecnico) che realizzano Un Posto Al Sole, la più longeva soap italiana, di cui ho visto alcuni episodi in passato. Molto ironica, intelligente, attenta al sociale, unica soap italiana ad aver mantenuto il cast iniziale quasi intatto dopo 14 anni, con storie molto fedeli alle caratteristiche dei personaggi, e attori davvero bravi (ed è difficile trovarne nelle altre soap italiane, ma qui ci sono gli eredi della tradizione defilippica - non di Maria sia chiaro, ma del grande Eduardo). UPAS avrà sicuramente tanti altri pregi, ma non avendola seguita con costanza, non posso pronunciarmi più di tanto. Certo, 3,000 puntate non son poche (un sesto di Sentieri, la metà di Beautiful), spero che ci siano in futuro altri traguardi e altri riconoscimenti per questo specchio dello spirito partenopeo e italico in generale, un prodotto molto serio e impegnativo, a dispetto del genere a cui appartiene. Bravi.