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THE SHOW MUST GO OFF: ESORDIO DISCRETO PER IL ‘BAGAGLINO’ DANDINIZZATO DI LA7

di Marco Leardi

22/01/2012 - 12:07

THE SHOW MUST GO OFF: ESORDIO DISCRETO PER IL ‘BAGAGLINO’ DANDINIZZATO DI LA7

The Show Must Go Off

Da una parte c’è la Serena Dandini che non ti aspetti. Dall’altra invece c’è quella di sempre, col divanetto delle interviste e le battute che nun fanno ride. Tuttavia, invertendo l’ordine dei fattori, il prodotto (televisivo) non cambia, e il bilancio della prima puntata di The Show Must Go Off è quello di un programma partito bene (anche dal punto di vista dell’auditel) ma senza colpi di scena. Lo spettacolo di La7, che ha esordito ieri in prime time, è filato liscio pur mantenendo ritmi poco sostenuti.

Insomma, non c’è stato quell’inizio pirotecnico che la Dandini terzopolista aveva promesso al suo pubblico. Anche Neri Marcoré, che ha aperto le danze imitando Monti e Casini, sembrava sottotono rispetto ad altre sue performance. Per non parlare di Dario Vergassola, presenza a tratti superflua nell’evolversi dello show. A vivacizzare il tutto ci hanno pensato Elio e le Storie tese, che hanno avuto ampio spazio nel corso della serata. La band ha eseguito alcuni intermezzi ed ha anche ironizzato sulla tragedia della Costa Concordia.

Saranno rimasti un po’ delusi quanti si aspettavano un programma più caustico, magari in stile Ottavo nanoThe show must go off, invece, non ha osato molto e ha preferito andare sul sicuro. Ovviamente, questo non vuol dire che siano mancati momenti degni di nota. A proposito, abbiamo apprezzato la gag dedicata ai bimbi canterini, gli interventi di Lillo e Greg e della ‘rumena’ Paola Minaccioni.

Tradizionale l’intervista ad Andrea Camilleri, da psicanalisi quella a Tiziano Ferro. Una delle (poche) sorprese del programma è stato il corpo di ballo, presenza immancabile in uno show del sabato sera. Nel suo insieme, The show must go off è stato un lungo susseguirsi di situazioni, personaggi e gag, con il supporto musicale di una allegra orchestrina: vi ricorda nulla?

Ma sì, è sembrato di assistere ad una versione estesa di Parla con me, con l’aggiunta di uno studio più ampio, di qualche gioco di luce, di alcune ballerine niente male, e soprattutto di una confezione nuova di zecca. Con le dovute proporzioni, il programma è parso insomma una sorta di “Bagaglino” dandinizzato, cioè chic e un leggermente orientato, giusto per coerenza.

Ora la trasmissione ha tutto il tempo tutto per crescere, per darsi un ritmo, e soprattutto per adattarsi alle esigenze della prima serata del sabato. La cambriccola della Dandini dovrà vivacizzare lo spettacolo sennò, a lungo andare, il pubblico potrà anche decidere di cambiare canale. E allora sì, the show must go off.

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30 commenti su "THE SHOW MUST GO OFF: ESORDIO DISCRETO PER IL ‘BAGAGLINO’ DANDINIZZATO DI LA7"

  1. A mio parere LA7 non ha guadagnato nulla con la Dandini. Né lei né lo spettacolo sono meritevoli di una prima serata. La Dandini preoccupa per la sua incontinenza visto che non riesce a stare ferma un momento. Accenna ahime, anche a ballare; meglio sarebbe dire che si dondola ..... penoso. Siamo onesti facciamo autocritica e sopratutto lo faccia lei. Se LA7 dovesse cessare la programmazione non mi sorprenderei.

  2. EL PUEBLO/UNIDO/SERENA NON HA DIVERTIDO - DOPO IL FLOPPONE DELLA BIGNARDI (4% CON SAVIANO-JOVANOTTI-SOLITI IDIOTI!), LA7 DEVE INCASSARE LO SHARE MEDIOCRE DI SERENA DANDINI (5,70%) - UNO SHOW DI ARCHEOLOGIA MENTALE CHE OFFRE IN PRIMA SERATA UN PARTERRE DI ARTISTI CHE RECITA NON L’ANTICRISTO MA AL MASSIMO L’ANTIZELIG - UNO SHOW DECISAMENTE OFF. PER IL DISPIACERE DEI FAN E LA GODURIA DELLA MILITANZA AVVERSA - ORA PER FARE FILOTTO MANCA SOLO IL DEBUTTO DI SABINA GUZZANTI… (fonte dagospia)

  3. Ma a livello logico..se si dice che un programma è andato bene..non si sta parlando male...sarebbe contraddittorio Sinceramente anche io spero in qualcosa di più (magari qualche modifica nelle prossime puntate) con più momenti di satira, più gag comiche...ecco lo troverei ancor migliore di quello che già è stato, perchè andava molto bene...

  4. Quante volte i professori a scuola dicono "va bene, ma puoi fare di più"..è un pensiero comunissimo che si capisce, dai. Significa che il programma già così va bene ma con qualche altro elemento sarebbe ancor più perfetto. A me capita anche con delle canzoni, dove dico: è una bellissima canzone, ma se ci fosse quello o quell'altro strumento sarebbe ancor più perfetta". Concordo con MisterGrr sul modo di recepire l'accostamento metaforico, poi è stato specificato il: "con le dovute proporzioni". Secondo me tanti hanno frainteso. Dire prima che è discreto e poi che è andato bene non è cpontraddittorio perchè la parola discreto simboleggia questo, è minim la differenza con la parola "buono".

  5. Perfetta l'analisi di Marco Leardi. Però al Bagaglino almeno si vedevano belle donne.

  6. Ma ha ragione Mattia...quest'articolo non parla male del programma dai! Boh, sarà che quando parlo male io di qualcuno sono molto peggio. Ma un articolo per piacervi deve solo elogiare programma e presentatore?

  7. Marco: sì, in sostanza un Parla Con Me XXL e promosso in prima serata quindi. Qualcosa di piacevole da guardare, ma tutt'altro che innovativo come doveva essere. Compitino svolto. Pippo76: ma scusa, te la prendi per un IRONICO accostamento del genere? E' un intelletualismo palesemente finto sì invece. Non è che un accostamento del genere intacca il programma rendendolo meno piacevole da guardare eh. E te lo dice uno che è permalosissimo.

  8. Marco Leardi: guarda che lei è quello che ha detto. Io non voglio assolutamente fare della Dandini una santa, o perchè è la Dandini le bisogna giustificare tutto e soprattutto non sono diciamo del suo stesso colore politico, sono molto più moderato... detto questo... da quel poco che ho visto, mi è sembrato un programma di quelli puliti e sani, che proprio nel suo essere un po' antico, mi è sembrato uno di quei show del sabato sera proiettati nell'attualità. Poi non avendo ben capito il meccanismo della prima puntata, seconda, cioè era la registrazione della prima puntata o era una nuova registrazione o era un miscuglio? Detto questo io credo possa migliorare, ma rimanere comunque una valida alternativa!

  9. Marco Leardi dice:

    @MisterGrr. Nel suo complesso il programma si è lasciato guardare. Ma non ho trovato un ritmo vivace né delle scelte innovative: il passaggio a La7 è valso solo la promozione in prima serata? @Pippo76. Se permetti l'acidità, anzi l'aggressività, la noto spesso nei miei confronti: ma non c'è problema, ci mancherebbe... Detto questo.. l'analisi mi pare chiara: una Dandini dicotomica (in parte più sprint del solito, in parte consueta) ha condotto un programma che nel suo insieme è stato gradevole. Ma, detto tra noi, quello era un Parla con me allungato e per di più con poco ritmo. E allora dove stavano le novità annunciate?

    1. Se questo articolo è parlare male..