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SERVIZIO PUBBLICO: UN ANNOZERO AL RALLENTATORE
di Davide Maggio
04/11/2011 - 13:33

L’attesa era tanta per il nuovo esperimento mediatico di Michele Santoro. Un Servizio Pubblico preparato ad arte, con ingredienti sapientemente mescolati per stuzzicare l’interesse degli indignados del Belpaese e mirabilmente cavalcati dal giornalista salernitano. Un esperimento che vedeva Santoro, orfano dell’aura protettiva di Mamma Rai, da solo al timone di un nuovo progetto che si poneva come obiettivo precipuo la libertà di informazione per una tv pluralista senza padrini nè padroni.
Ad entusiasmare era anche (e soprattutto) la nuova modalità di fruizione del programma che, per la prima volta, può realmente dirsi crossmediale, spaziando da internet alla tv tradizionale, passando per il satellite con la messa in onda sui canali 100, 500 e 504 di Sky. Un network di televisioni locali che tanto ricorda (manco a farlo apposta) le strategie berlusconiane dei primissimi anni 80 quando, per poter trasmettere su tutto il territorio nazionale, Canale5 si affidava ad un network di emittenti locali (con modalità diverse).
Le aspettative, però, sono state disattese. Servizio Pubblico è risultato un Annozero sottotono, con contenuti che sanno di già visto: una carrellata dei clichè santoriani che, però, peccavano in originalità. C’era l’arcorina pentita, c’era un prolisso Travaglio e c’era pure Vauro che, per l’occasione, ha vestito i panni inopportuni e inappropriati dello showman. E c’era anche un Lavitola ‘in replica’. Mancava però il ‘nemico’ (assenti esponenti del governo e, più in generale, della maggioranza), cosa che ha fatto venir meno la magnetica ‘liturgia santoriana‘. Ma a mancare, per assurdo, sembrava proprio il Santoro di Raidue.
Chi si aspettava un conduttore carico a pallettoni è rimasto deluso: ci si è trovati di fronte ad un programma al rallenty nel quale persino Travaglio non è riuscito ad accendere gli animi, rifugiandosi nell’unico ‘guizzo’ (debole) della puntata: l’Air Force Nano. E c’è stato persino lo sforo sulla tradizionale tabella di marcia (il programma ha chiuso a pochi minuti dalla mezzanotte e mezza), sintomo, forse, di un formato non ancora definito e in via di perfezionamento.
E di margini di miglioramento può certamente parlarsi. A meno che non si continui ad insistere sull’antiberlusconismo. Perchè, ormai, è come sparare sulla croce rossa. E il pubblico dei dischi rotti alla fine si annoia. Anche se a suonarli c’è un numero uno come Michele Santoro.
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MisterGrr dice:
Il 12% è effetto curiosità...tenendo conto che anche la prima di Baila! fece il 18%...
MisterGrr dice:
io sono ancora convinto invece che la gente non vuole annozero. Vuole Santoro. E lui questo lo sa bene. Che poi lui sia molto bravo in ciò che fa, beh, giova soltanto al programma. Certo che se chiama il suo nuovo annozero "servizio pubblico" e manchi poi il contraddittorio...
luigino dice:
non ho seguito la puntata,ma se santoro ha parlato del"bunga bunga" spara davvero sulla croce rossa. Ricordo che c'è una malattia chiamata "dipendenza sessuale" ed esistono anche numerosi test per verificare se siamo sesso-dipendenti. Uno dei più noti è il SAST del dottor Carnes dell'istituto Meadows in Arizona. Purtroppoin un paese dove dilaga l'ignoranza, la gente che andrebbe aiutata, finisce per essere demonizzata. Ed ecco allora che le novelle di Verga tornano terribilmente d'attualità.
norman dice:
ieri sera sul digitale ho ritrovato anno zero.... è vero che non c'era niente di nuovo ma questo è un punto a favore. il pubblico vuole ancora anno zero, la rai non lo fa e allora santoro lo ripropone su un altro canale.. il boom di ascolti è la prova che il pubblico ha apprezzato molto!
Davide Maggio dice:
norman: il boom di ascolto e' indice di curiosita'. L'apprezzamento lo noti dalle puntate successive.
claudio dice:
Circa il contradditorio bisogna verificare anche perchè è mancato: se gli ospiti non sono stati invitati è un conto, se invece si sono rifiutati loro è un altro. In ogni caso credo il risultato sia eccezionale. E se gli argomenti sono purtroppo sempre gli stessi non credo dipenda dal cronista bensì dal fatto che tristemente nuotiamo, ed anneghiamo, sempre nelle stesse cattive maleodoranti acque.
Davide Maggio dice:
claudio: no no, ma io non invocavo il contraddittorio. Sottolineavo, invece, come la mancanza di contraddittorio non abbia giovato al programma.
Pippo76 dice:
Io mi aspetto il crollo di qualcun'altro non certo di Santoro. Poi ogni puntata fa storia a se e dipende dall'evoluzione del quadro politico e dagli ospiti. Il format va ovviamente aggiustato. Ah, tra gli allievi Formigli ha dimezzato il suo share con ascolto di 1 milione mentre Santoro su tv locali ha fatto 2,3 milioni. Mica bruscolini
Pippo76 dice:
Ormai il discorso sull'antiberlusconismo è trito e ritrito. Dal punto di vista televisivo può stancare ma a conti fatti l'Italia la sta mettendo nei casini grossi lui. Quindi per quanto possa dar fastidio un Santoro, la realtà dei fatti è impietosamente quella. Un governo che in 4 mesi ha fatto 4 leggi in croce e sto portando l'Italia verso il baratro. Ed è lui al governo mica un altro.. Tornando alla puntata, c'è da dire che effettivamente è stata lenta e con pochi spunti interessanti. Lo stesso Santoro sul finale ha detto che aggiusteranno qualcosa per ritmi e tempi. Mancava giustamente il contraddittorio come è stato rimarcato da più parti ma se il contraddittorio doveva essere affidato alla Santanchè , alla Mussolini, a La Russa , a "Straguadagno" bè allora non si sentiva certamente la mancanza di questa gente.. Non è facile inventare nuovi linguaggi televisivi ( già il presentarsi su multipiattaforma è comunque un passo notevole che solo Santoro poteva fare con un 12/14% di share finale)
Giuseppe dice:
Concordo totalmente con l'articolo. Ho argomentato poco fa in maniera analoga nel commento al post precedente. Per cui non mi ripeto. Ribadisco che per giudicare più compiutamente occoorrerà attendere la terza puntata e che Santoro ha degli ottimi allievi che ormai gli faranno sempre più una positiva concorenza pur essendo sottoposi a vincoli che lui dice di aver superato.
Tania dice:
Sara' vero,ma l'importante e' vincere la partita anche se hai giocato male,e Santoro c'e' riuscito.I detrattori sono stati di nuovo liquidati
Marco Urli dice:
Condivido pienamente ogni singola frase. Grande Davide! A mio avviso i prossimi appuntamenti registreranno un crollo degli ascolti.