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Sanremo 2021: provateci voi
di Marco Leardi
03/03/2021 - 01:58

Provateci voi. Provate voi a condurre un Festival di Sanremo davanti ad una platea deserta, come mai era capitato nella storia della kermesse. Nel pieno di una pandemia e con mille vincoli da rispettare. Amadeus ha abbracciato la sfida caparbiamente e un primo risultato – a giudicare dalla première – l’ha già portato a casa.
Per quanto prolissa, rituale e fedele alla linea (quella garantita dallo stesso padrone di casa), il presentatore ha restituito al pubblico una parvenza di normalità attraverso la manifestazione che da sempre rispecchia e riflette la coscienza pop del Paese. Certo, un Festival senza pubblico in sala non s’era mai visto: la surreale mancanza ha dominato soprattutto i primi minuti dello spettacolo, nei quali Amadeus e Fiorello hanno preso le misure con questa dimensione inesplorata (e non certo ottimale) dell’intrattenimento.
Senza il riscontro empatico ed estemporaneo della platea – che di sicuro avrebbe innescato qualche prezioso fuoriprogramma – l’intera première ha risentito di una certa meccanicità, ben sdrammatizzata e nascosta dall’alchimia tra i due amici e mattatori della kermesse. Ha stupito in positivo la prestazione di Matilda De Angelis: l’attrice è apparsa disinvolta e a suo agio nel ruolo riservatole. La prova di Ibrahimovic invece è legata ad un assist – è il caso di dirlo – degli autori, che hanno giocato sul proverbiale carattere forte del calciatore per cucirgli addosso il curioso ruolo di ‘guardiano’ del palco.
Emozionante l’esibizione di Diodato, la cui voce sensibile ma potente è diventata un po’ il simbolo del complicato periodo attraversato dal Paese. Ha suscitato invece più di qualche perplessità la prima performance di Achille Lauro: autocompiaciuta, vanitosa, non certo immediata. L’allure da guru di cui l’artista si è ammantato ha depotenziato la sua originalità, trasformando la provocazione in esercizio di maniera.
Sul fronte musicale, ci saremmo aspettati di meglio. E di più. Tra le 13 canzoni della première non abbiamo trovato il pezzo che spacca al primo ascolto. In ogni caso, hanno convinto maggiormente Noemi, Annalisa, Arisa, Ghemon. Il più deludente sinora: Aiello. Non all’altezza del tam tam che li indicava tra i favoriti Colapesce e Di Martino. Sottotono anche Renga e Gazzè. Fedez e Michielin saranno presto tra i più canticchiati. Domani sentiremo gli altri 13.
Sarà un Festival anomalo, ma probabilmente il migliore possibile viste le condizioni altrettanto atipiche in cui esso si svolge.
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marco dice:
fiero di non averlo visto. ariston aperto e tutti gli altri teatri chiusi
Pippo dice:
Fiorello sempre uguale a se stesso da trent'anni, non è mai uscito dal Villaggio Valtur (sù i braccioli, giù i braccioli, cul0!), la gag delle telefonate in diretta sono vent'anni che la fa... Bah, tutto già visto.
mario dice:
serata noiosa,canzoni altrettanto se è il festival della leggerezza e ripartenza, si deve cercare per quanto possibile di non far percepire al pubblico a casa invece tristezza e un'atmosfera che ho trovato davvero cupa
NICOLA dice:
Amadeus e fiorello "un già visto",canzoni brutte,varietà e non evento
NICOLA dice:
Controcorrente al dire comune, affermo che questa prima serata non ha riscosso il mio plauso: canzoni brutte,Amadeus che pre apprezzo e Fiorello risultavano "un già visto". Hanno messo in scena un varietà non un evento
Luca90210 dice:
Ciao, sinceramente non so che Festival hai visto, Fiorello troppo macchietta di se stesso ( purtroppo non sono obiettivo perché a m Fiorello non ha mai divertito). Ho trovato lagnosa questo continuo riferimento al protocollo, come se l'Ariston fosse l'unico luogo in cui bisogna rispettare un protocollo. Come si fa a dire che Diodato ha fatto una performance emozionante?!, più di metà canzone è stata condita da stonature e stecche piuttosto evidenti, e non si ha la scusante del pubblico quest'anno. Nota veramente positiva Matilda, brava, adeguata, ironica e sagace.