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Rai, nuove nomine: Carboni al Tg1, Sangiuliano al Tg2, Paterniti al Tg3
di Marco Leardi
31/10/2018 - 12:00

Il Consiglio di amministrazione della Rai ha dato il via libera alla nomina dei nuovi direttori dei tg. L’unico voto contrario in Cda è stato quello di Rita Borioni, consigliere in quota PD. Giuseppe Carboni è il nuovo direttore del Tg1, Gennaro Sangiuliano del Tg2, Giuseppina Paterniti del Tg3. Alessandro Casarin andrà alla Tgr e Luca Mazzà dal TG3 passa a Radio Rai.
Rai, chi sono i nuovi direttori dei Tg
Giuseppe Carboni 57 anni, romano, è stato caporedattore della redazione interni del Tg2 e ha seguito il M5S sin dall’inizio come inviato di politica. Arriva al Tg1 proprio in quota pentastellata, scalzando un’altra favorita alla poltrona del notiziario: Federica Sciarelli, che avrebbe però chiesto di rimanere a Chi l’ha visto?.
Dal Tg1, di cui è vicedirettore dal 2009, passa al Tg2 Gennaro Sangiuliano, 56 anni, napoletano. Il giornalista, considerato in quota Lega (e prima ancora Forza Italia), è stato direttore del quotidiano Roma di Napoli dal 1996 al 2001 e vicedirettore di Libero. Ha scritto una biografia di Putin e una di Trump. Da giovanissimo è stato militante del Fronte della gioventù e consigliere circoscrizionale del Msi a Soccavo Napoli.
Anche al Tg3, che sembrava destinato a rimanere estraneo al giro di nomine, si cambierà direzione. Non è stato riconfermato Luca Mazzà (che traslocherà a Radio Rai) e al suo posto arriverà Giuseppina Paterniti. 62 anni, siciliana, da tre anni reggeva la vice direzione della TgR. Ritenuta vicina al M5s, per sette anni è stata corrispondente da Bruxelles.
Sulle nuove direzioni di rete, invece, l’accordo non è ancora arrivato. Secondo indiscrezioni, negli ultimi giorni si sarebbe creato uno stallo attorno all’autore Casimiro Lieto, nome caldeggiato dalla Lega, mentre per Rai1 sono calate le quotazioni di Marcello Ciannamea e salite quelle di Carlo Freccero, voluto dai Cinque Stelle.
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Luchettino80 dice:
Bene Sangiuliano, benino Carboni (non è affatto "grillino"), male l'euro-sacerdotessa Paterniti. Comunque nel complesso sono abbastanza soddisfatto, è ragionevole ritenere che non ci sarà più propaganda pro-UE (a parte forse al TG3, purtroppo), niente più innovazioni linguistiche tipo i delinquenti clandestini sui barconi che un paio d'anni fa vennero improvvisamente ridenominati "rifugiati", niente più audio taroccati per inserire applausi inesistenti a Mattarella come successe ai funerali a Genova. Avrei preferito scelte più nette, ma è comunque un buon inizio.
sergio dice:
E questi signori hanno declamato il " no alla lottizzazione" hanno inginocchiato gli idioti che li hanno votato con discorsi di purismo attaccando tutti gli altri partiti accusandoli d
aleimpe dice:
EMILIO, Ida Colucci dovrebbe andare alla corrispodenza Rai di Gerusalemme al posto di Carlo Paris, prossimo alla pensione o in quella di Bruxelles, se Preziosi va a dirigere Rai Parlamento.
EMILIO dice:
E lottizzazione sia. Per la serie cambiano i musicanti ma la musica non cambia. Forse anche peggio :Spariscono le opposizioni dai Tg, solo Lega e M5s rappresentati. Un peccato l'uscita di Ida Colucci che ha saputo rinfrescare e rendere attuale il tg2 e rendendolo fortemente equilibrato.