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RAI 1 E IL PUBBLICO GIOVANE DA INTERCETTARE: PERCHE’ NON INIZIARE DA THE VOICE?
di Daniele Pasquini
27/03/2012 - 13:00

Svecchiare, svecchiare e ancora svecchiare. I piani alti di Viale Mazzini da anni non hanno altro in mente per la prima rete pubblica: il vice Direttore Generale della Rai Antonio Marano ha confermato a TvTalk che vi è l’assoluta necessità di “abbassare” l’età media del pubblico di Rai1 e il Consiglio di Amministrazione in una recente seduta ha addirittura approvato un “riordino” a cui potrebbe anche seguire un cambio ai vertici della rete.
Il problema è che – fino ad oggi – alle parole non sono mai seguiti i fatti, e il futuro non si prospetta affatto più roseo. Allargare la propria platea con un pubblico più giovane è una vera e propria mission impossible – e l’invasione di canali free sul digitale terrestre non aiuta – ma l’azienda pubblica non ha mai realmente studiato – eventi come Fiorello e il Festival di Sanremo e fiction come Tutti pazzi per amore e Un Medico in Famiglia a parte – una programmazione atta a convincere un pubblico volatile, difficile da intercettare (e intrattenere) e piuttosto esigente.
L’intenzione c’è, ma nessuno ai piani alti pare voglia prendersi la patata bollente e rischiare. Le occasioni buone in passato non sono mancate, e stavolta l’azienda potrebbe tentare proprio con quel talent che su tutte le reti ammiraglie del mondo che lo trasmettono sta ricevendo consensi bulgari (qui gli ascolti della première su BBCOne, qui quelli su TF1 in Francia) . Parliamo ovviamente di The Voice, che dalla prossima stagione televisiva sbarcherà anche in Italia.
Peccato che per ora l’intenzione è di affidarlo alle cure della seconda rete diretta da Pasquale D’Alessandro (con la supervisione della struttura Intrattenimento), quando invece il format ideato dal papà del Grande Fratello John De Mol si presterebbe (come XFactor dopotutto) maggiormente ad una rete ammiraglia. Considerato il pubblico tipico di Rai1 che potrebbe non digerire una produzione dallo stampo così internazionale, per l’azienda sarebbe un rischio (o una scommessa che dir si voglia) importante ed è quindi comprensibile (in parte) che ci sia la volontà di lasciarlo alla seconda rete.
Ma è vero anche che un formato teoricamente lontano dai gusti italici come Italia’s Got Talent ha riscosso un successo del tutto inaspettato proprio su una rete ammiraglia, grazie anche ad un mix di fattori (a partire dai giurati) che lo hanno reso ‘popolare’. E senza scomodare Canale5, anche in casa Rai in passato si è tentata, con discreto successo, la strada della “globalizzazione” televisiva di Rai1 con la finalissima di XFactor 2, arrivata al 22% di share (contro la finale della Fattoria, che si fermò al 20).
Viene quindi da chiedersi se i tempi non sono maturi per iniziare il tanto decantato processo di modernizzazione della prima rete pubblica, a partire proprio da The Voice che, con un adattamento consono e una cast stellare, potrebbe sbancare anche su Rai1.
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Pippo76 dice:
Limiti e la Zanicchi? :-D A quel punto accetterei anche Albano, molto meglio di sti nomi..
j82 dice:
Per rendere più appetibile Raiuno per un pubblico giovane, senza rinunciare ai programmi per adutli/anziani. Mattina: 6 45: Unomattina, prima parte 8: tg1 8 30: Ducktales/Cip e Ciop agenti speciali, cartoni 8 50: Unomattina e poi come è ora Pomeriggio: 14: La vita in diretta 16: Big!, programma per ragazzi con cartoni, con Maurio Serio e Lucilla Agosti 18: The voice daytime, con Claudio Lippi 18 30: L'eredità, con Carlo Conti (Set-Gen) Luna park, con in alternanza Cuccarini-Magalli-Maya-Greco- Leuzi-Baudo(Feb-Giu) Il preserale verrebbe anticipato rispetto ad adesso E al Sabato e la Domenica metterei dalle 8 alle 10, Mattina Disney, con Cristina D'Avena
j82 dice:
Ah, dimenticavo, per farlo interessre anche ad un pubblico più maturo, bisognerebbe non fargli avere la durata "monstre" e quindi farlo iniziare alle 21(sì, alle 21! Non quasi alle 21 30) e farlo finire alle 23. Dieci esibizioni alla prima puntata e stopo, molta musica, commenti della giuria? Quel che che basta
j82 dice:
The Voice su Raiuno: conduzione Lorella Cuccarini. In giuria: Laura Pausini, Paolo Limiti, Tiziano Ferro, Iva Zanicchi, così si mescola il tipo di pubblico e si ha una giuria di competenza!!!
MisterGrr dice:
Quoto col tuo commento #21, Daniele.
GiGinuLuFurbu dice:
The Voice su RAI1 solo se lo conduce Don Matteo!
Andrea dice:
@michele: complimenti, ottima analisi, sono d'accordo su tutta la linea. Poi, per dare l'impronta di "grande spettacolo" e non farlo fallire, dato che hanno l'obbligo di fare tot programmi a Sanremo, perché non farlo lì? Risparmiano il denaro di mille produzioni inutili come i festival della canzone di vattelapesca e via, ci fanno un bel programma. Ok, sì, utopia.
Daniele Pasquini dice:
Non mi pare che il conduttore abbia questa grande importanza. Peccato che di Cattelan (bella sorpresa ad XFactor) ce ne è solo uno...
Daniele Pasquini dice:
Michele Non si può di punto in bianco intervenire in tutte le fasce. Il processo deve essere graduale per abituare il pubblico: il problema è che lo si dice da anni, ma nessuno lo ha mai avviato 'sto processo. Troppo facile riempirsi la bocca di belle parole, poi i fatti non si vedono. E intanto a maggio bisognerà sorbirsi, con tutto il rispetto, Magalli con la nonna e i Raccomandati cambiati di nome. E menomale che bisognava intervenire per abbassare l'età media
Daniele Pasquini dice:
L'Isola su Rai1 non la metteranno mai per il semplice fatto che non è che ne vanno molto fieri, o almeno ciò è quello che traspare. Partiamo dal presupposto che The Voice non è un programma da Rai1, ma non lo era neanche ITG. Bisogna iniziare a rischiare, anche a costo di rimetterci le penne (cosa che dubito succederebbe con The Voice, se fatto come si deve si intende). Ma almeno potranno dire "Vedete che non funziona?"