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PIAZZAPULITA, BUONA LA PRIMA PER FORMIGLI ANCHE COL FANTASMA DI SANTORO
di Marco Leardi
16/09/2011 - 11:12

Fare piazza pulita non è mica semplice. Soprattutto se il pubblico ti associa d’istinto a Michele Santoro, il tuo padrino professionale. Infatti passeranno gli anni e condurrai anche un programma tutto tuo, ma i telespettatori ti collegheranno sempre al teletribuno che ti tenne a battesimo. Un tale ‘fardello’ merita quasi compassione, ed è anche per questo che giudichiamo con favore l’esordio di Piazzapulita, il nuovo approfondimento di La7 condotto da Corrado Formigli. Al di là dell’ironia, la trasmissione di ieri sera è sembrata ben fatta: buona la prima (come testimoniano altresì i dati auditel).
Da apprezzare soprattutto l’avvio in medias res del programma, privo di convenevoli da salotto e rivolto tutto agli scottanti argomenti d’attualità. Dopo una clip iniziale, infatti, il dibattito si è concentrato sulle grane giudiziarie di Silvio Berlusconi ed è così entrato nel vivo. Per arricchire il confronto, Formigli ha poi mostrato una ricostruzione recitata delle intercettazioni che potrebbero incastrare il premier davanti ai magistrati. Il Cav parla al telefono con il faccendiere Valter Lavitola, e il conduttore di Piazza Pulita domanda ai suoi ospiti: è ricattabile? Roberto Castelli (Lega) e Matteo Renzi (Pd) iniziano a scornarsi. Alè.
Per un attimo sembra di assistere ad Annozero: ci sono le intercettazioni del Berlusca, i politici infervorati, il pubblico disposto ad arena, i collegamenti con le piazze calde d’Italia e l’intervista a Beppe Grillo… Proprio come accadeva da zio Michele. Visto? Uno guarda Formigli e subito pensa a Santoro: bestiale. Senza dubbio, il conduttore di La7 si è ispirato allo stile del teletribuno e ne ha copiato le trovate più brillanti, quelle destinate a fare scuola. D’altra parte, però, ha anche introdotto elementi di novità capaci di caratterizzare positivamente l’avvio del suo talk show.
A Piazzapulita, ad esempio, la narrazione prosegue a pari passo con il dibattito e in questo modo si evita che il confronto delle opinioni diventi facilmente spettacolo. Per internderci, non c’è quel clima da corrida che si respirava ad Annozero. A tratti Formigli si mostra ancora acerbo nel gestire i ritmi di conduzione, che spesso subiscono delle battute d’arresto (l’effetto narcosi è sempre in agguato). Nota di merito ai servizi giornalistici curati da Antonino Monteleone, intraprendente cronista capace di incalzare Denis Verdini, Renato Brunetta e Marcello Dell’Utri con domande tanto pungenti quanto precise. Un valore aggiunto al programma.
Il collegamento con gli “indignados” della Val di Susa, di ispirazione squisitamente santoriana, ha offerto alla trasmissione di La7 un raro momento di tv verità. Significativa l’incapacità dei politici in studio di offrire risposte credibili all’esasperazione dei cittadini comuni. “Taccia! Adesso parlo io. Sono un cittadino che paga le tasse!” intima una signora del movimento No Tav al viceministro Roberto Castelli.
Con il fantasma di Santoro che si libra nell’aria, Piazzapulita conquista il suo spazio nei palinsesti dell’informazione politica in tv. Ed inizia col piede giusto.
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ARA dice:
Formigli è bravo,ma,Santoro è Santoro....non possiamo farne a meno!Perchè S.è un giornalista che indubbiamente può piacere, e al contrario può essere odioso e irritabile,forse, è questo che i telespettatori (anche quelli che non lo amano)lo seguono in tanti,perchè riesce a suscitare qualcosa,ha un suo stile, tanti anni di esperienza,non ha bisogno di fare il "pacione"con nessuno...è sè stesso.
Franco2 dice:
@mauri ha scritto: Questo programma dimostra che di Santoro ne possiamo tranquillamente fare a meno. ========================= Dimostra anche che i programmi di Santoro sono stati una buona scuola di giornalismo (e una scuola di buon giornalismo).
mauri dice:
Questo programma dimostra che di Santoro ne possiamo tranquillamente fare a meno.
Franco2 dice:
Io mi aspettavo di più come ascolti. Meritava di più. Annozero faceva oltre il 30% su Rai2. Piazzapulita arriva al 7% quando il tg la7 andato in onda prima ha fatto l'11%. Mancano Travaglio e Vauro.
MisterGrr (ex Mocjso) dice:
Castelli ha detto che con 140000 euro all'anno è povero, dal punto di vista marxiano. Che dire.
Vincenzoo dice:
A me è piaciuto tantissimo, soprattutto perchè alcune cose che non funzionavano ad Annozero, qui sono state rivedute e corrette... la vera forza del programma sono stati i servizi, soprattutto quelli di Monteleone (non sapevo il nome, l'ho appreso da qui)... e Formigli può solo che migliorarsi ancora...
Claudio dice:
Ottimo inizio per un programma che crescerà tanto e darà soddisfazioni alla rete. Per chi si lamenta dei soli ospiti, vi faccio presente che queste facce ce le ritroviamo da circa 20 anni. Chi dovevano invitare? La DC? Il pci?
Giuseppe dice:
Concordo pienamente con quanto scritto nell'articolo. Questo clone di AnnoZero non è noioso (per ora) malgrado gli ospiti non fossero molto originali. Però come ha notato il simpatico Castelli, Formigli deve evitare di fare le domande e contemporaneamente darsi le risposte. La 7 in quanto clone della Rai migliore dà più buone speranze di quante ne diede, a suo tempo, la pecora Dolly.
fabio maressa dice:
se formigli ha fatto il 7 con una derivato di annozero, cosa avrebbe fatto l'originale con santoro? Secondo me sarebbe arrivato tranquillamente al 15%
mario80 dice:
La scuola santoro si vede tutta, ottimo il risultato. Programma destinato a cresce negli ascolti e nella qualità.