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PER MASSIMO DONELLI LA COMICITA’ DI CHECCO ZALONE E’ UN FENOMENO DI ROTTURA. PER ALTRI UNA ROTTURA E BASTA!

di Marco Bosatra

12/12/2011 - 15:01

PER MASSIMO DONELLI LA COMICITA’ DI CHECCO ZALONE E’ UN FENOMENO DI ROTTURA. PER ALTRI UNA ROTTURA E BASTA!

Massimo Donelli

A leggere le note di Massimo Donelli, verrebbe quasi da pensare che a Canale 5 vada tutto a gonfie vele e che la media autunnale di prima serata ferma al 18.1% nel target commerciale non sia poi così malvagia. Si, perché mentre la rete mette a segno una serie di risultati preoccupanti, con il 13% che sta diventando una cattiva e sgradita abitudine del prime time, il Direttore non si risparmia elogi e toni altisonanti.

D’altra parte in una stagione così nera, Donelli non poteva fare a meno di sottolineare gli oltre 5 milioni di telespettatori che hanno seguito lo show di Checco Zalone, un programma in cui la rete ha dimostrato di credere a tal punto da riservargli la “prestigiosa” collocazione di fine garanzia, con il gran finale nel pieno del week end dell’Immacolata.

L’obiettivo di Resto umile world show non era soltanto fare ascolti, che sono venuti copiosi con una media, tra le due serate, superiore ai 5 milioni” – dice il Direttore che prosegue –  L’obiettivo, anzi la sfida ambiziosa era rompere la liturgia della prima serata proponendo sulla tv generalista una comicità nuova, spiazzante, provocante e dissacrante. Bene, sfida vinta, con le inevitabili polemiche che reca in sé ogni fenomeno di rottura, ma anche con un consenso di pubblico e di critica che pone Checco Zalone tra i grandi della risata“.

Ora, assodato che Zalone è un talento con delle potenzialità che nello show del quale parliamo non sono affiorate per nulla, se quella che abbiamo visto era “una comicità nuova, spiazzante, provocante e dissacrante” c’è da porsi qualche domanda.

Passi per l’imitazione feroce di Vendola, quella ancor più riuscita di Roberto Saviano e quella azzardata di Michele Misseri, ma il resto del programma più che un fenomeno di rottura, è stata una rottura e basta: il lavoro di scrittura è stato povero e superficiale, la regia inadeguata come lo studio, e lo spettacolo costruito interamente su doppi sensi da scuola media e volgarità gratuite. Il  consenso del pubblico, poi, è stato unanime nello sbadiglio di fronte agli interminabili numeri musicali.

Le lodi del Direttore si sprecano anche per Paolo Bonolis, unico cavallo di razza ad aver fermato l’esodo di telespettatori con il suo Avanti un altro. Un altro direttore avrebbe, probabilmente, già messo mano al palinsesto facendo piazza pulita dove le cose non funzionano, per esempio in daytime o  nella deserta seconda serata. Invece Donelli si compiace di Checco Zalone e incassa la moria di ascolti del prime time tra Baila, Io Canto, Grande Fratello e tutto il carrozzone delle fiction con Distretto di Polizia in testa, per il quale si parla già di una dodicesima serie nonostante il rigetto del pubblico.

E se è vero che il Direttore Donelli ci fa una gran simpatia, è altrettanto fuor di dubbio che probabilmente lo ricorderemo quasi esclusivamente per i lodevoli comunicati di ringraziamento al personaggio o al programma di turno, piuttosto che per scelte che abbiano caratterizzato e innovato la rete da lui diretta. Roba che, a volte, viene da chiedersi se, ormai, a Cologno i ruoli dei direttori non si debbano limitare proprio alla stesura delle captatio benevolentiae per le star della rete.

E dunque, avanti così o avanti un altro?

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17 commenti su "PER MASSIMO DONELLI LA COMICITA’ DI CHECCO ZALONE E’ UN FENOMENO DI ROTTURA. PER ALTRI UNA ROTTURA E BASTA!"

  1. Io non vedo mai canale5, non ci trovo niente di interessante da anni, ho visto giusto un pezzetto di zalone e non l'ho trovato così dissacrante, ma a parte questo vedendo gli ascolti, credo che non abbia così torto... mi spiego meglio: canale 5 fa buoni ascolti dalle 13.00 alle 17.00 circa, peggiora un pò con la d'urso ma non tanto da affondare per poi rifare ottimi ascolti con bonolis, tg e ottimi con striscia, che è prime time molto più dei programmi in prima serata... che vanno male ok, in alcuni casi malissimo, ma tutto sommato nel complesso non la vedo così nera nel complesso.. se si parlasse solo di prima serata si che sarebbe un disastro!

  2. assolutamente avanti un altro al più presto, questo qui non può continuare a dirigere una rete TV visto che non ne ha le capacità dopo i disastri che sta combinando! Fuori Donelli e P.Berlusconi.

  3. assolutamente avanti un altro direttore! =D donelli sta rovinando canale 5.. ma come puo' bastargli il 18.1% ? mah.... mediaset deve intervenire....

  4. Caro Donelli, diciamolo chiaramente che tu non conti nulla a mediaset e che la carica di Direttore e' solo un pagliativo in quanto decidono tutto i sigg. Berlusconi, quello che devono mandare in onda e quello no. D'altronde funziona cosi pure in RAI visto che e' il Direttore Generale che alla fine decide chi deve presentare un programma e se mandarlo in onda i Direttori propongono e basta.

  5. Necessaria rivoluzione a Canale 5, com'è stato ai tempi con La7 "II". Cosa salviamo di questa canale? Pochissimo.

  6. Di certo lo show di Zalone non è costato 12 milioni di euro come quello di Fiorello...e non ha avuto nemmeno la stessa pubblicita'. Altrimenti anche Zalone avrebbe fatto uno SHOW ottimo.

  7. Che studio è Money drop?? Grazie

  8. Il vero comico è Donelli con le sue dichiarazioni non Checco Zalone che di dirompente ha poco ( divertente a tratti solo la prima puntata) Quando illustrerà la catastrofica stagione autunnale di garanzia per Canale5% sarà sempre tardi

  9. Inizi a dimettersi il signor Donelli, che da quando è direttore di Canale5 lo share medio del canale è calato a picco. Il palinsesto deve essere modificato, oppure devono essere rimpiazzare certe persone che portano solo ascolti magri e non all'altezza della rete (Panicucci-D'Urso), e puntare in prima serata su programmi forti, su fiction di rilievo (non quelle mezze schifezze proposte in questo autunno) e su ottimi film, da far seguire poi con delle seconde serate degne di essere chiamate così (Matrix deve essere abolito).

  10. Canale5 sarebbe da radere al suolo e ricostruire... da cima a fondo, non bisogna trovare dei tappabuchi, bisogna avere rispetto dei telespettatori, capo chino a partire da certi conduttori e mettersi a lavorare, invece che lodarsi, come fanno con questi comunicati stampa, che onestamente in Rai sono meno frequenti. Il direttore di canale5 oramai non ha più alcuna utilità... e bisogna rivedere tutto il piano informativo di Mediaset, cambiando direttore a Videonews. Dopo Canale5 tocca a rai2 cambiare!