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MILANO – ROMA: GUERRA ALL’ULTIMO CIAK. ROBERTO CASTELLI: PARLANO TUTTI ROMANESCO, E’ UNA COSA INSOPPORTABILE

di Pasquale Orlando

14/07/2009 - 11:30

MILANO – ROMA: GUERRA ALL’ULTIMO CIAK. ROBERTO CASTELLI: PARLANO TUTTI ROMANESCO, E’ UNA COSA INSOPPORTABILE

Roberto CastelliHollywood? Non ce n’è bisogno.. Cinecittà? Per carità, la nuova mecca delle produzioni cinematografiche e televisive sarà (forse) Milano (zona Fulvio Testi). È stato inaugurato ieri pomeriggio, alle 17.30 circa, il Polo della Cinematografia Lombarda, sede restaurata di quella che fu la vecchia Manifattura Tabacchi. Il centro inoltre accoglierà la Fondazione Cineteca Italiana, il Centro Sperimentale di Cinematografia, la Civica Scuola di Lombardia e la Lombardia Film Commission.

Esulta la Lega Nord, esulta in primis il leader del Carroccio Umberto Bossi che lo considera il primo passo verso il federalismo, anche nell’ambito dello spettacolo. Una superficie di circa 90.000 metri quadrati, per un costo complessivo di  8,7 milioni di euro, finanziati quasi per intero dalla regione Lombardia, rappresentata all’ inaugurazione dal presidente Roberto Formigoni; insieme con lui, il sindaco Letizia Moratti e molte altre personalità di spicco della politica italiana. Tra gli altri, il ministro Giulio Tremonti e il  vice-ministro delle Infrastrutture Roberto Castelli, che non si è risparmiato nei commenti a caldo: «Basta con gli attori che parlano in romanesco, è una cosa insopportabile, da fastidio da un punto di vista culturale. Che sia un bergamasco, un altoatesino o un tedesco comunque parlano tutti con accento romanesco – ha detto Castelli riferendosi alle produzioni cinematografiche e televisive – è una cosa insopportabile. E dà fastidio non tanto per una questione localistica o campanilistica, ma è chiaro che il linguaggio è parte essenziale dei personaggi (abbastanza chiaro il riferimento alla fiction su Giovanni XXIII, bergamasco doc)».

Non si sono ovviamente fatte attendere le repliche: «Ancora una volta la Lega parla a vanvera su argomenti che non conosce» attacca Pierfrancesco Majorino del PDI, ma qualche voce dissonante anche nella maggioranza del PDL, tra tutti un “addetto ai lavori” come Luca Barbareschi che sottolinea: «L’industria dello spettacolo è a Roma e lo è sempre stata, per varie ragioni, non ultima che a Roma c’è il bel tempo, il sole, elementi che servono quando si girano i film, e non nebbia e pioggia, con le quali si possono girare solo alcune scene». (E meno male che è interprete di “Nebbie e Delitti“, ndDM) .

Insomma la questione è appena partita, ma già intricata. L’obiettivo delle amministrazioni locali è valorizzare la zona e creare nuove fonti di guadagno e occupazione, il punto è che il guanto di sfida alla capitale è lanciato: già Rai Due sotto la guida di Antonio Marano, ha scelto negli anni la città meneghina per molte delle più importanti e costose produzioni del suo palinsesto (L’Isola dei famosi, X-factor, Academy). Nei prossimi mesi nuove mirabolanti evoluzioni, sperando nel frattempo di non dover ricorrere ai sottotitoli.

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21 commenti su "MILANO – ROMA: GUERRA ALL’ULTIMO CIAK. ROBERTO CASTELLI: PARLANO TUTTI ROMANESCO, E’ UNA COSA INSOPPORTABILE"

  1. Io,Romagnolo,ho avuto 20 anni fa una "morosa" a Latina e Roma l'ho "girata" per un'anno e mezzo. Ora sono sposato con una di Alessandria,da dove vi scrivo,in ferie. Sono simpatizzante della Lega,effettivamente c'è molto Romanesco in tv ma a me non da il minimo fastidio. Forse il problema si risolverebbe se Rai 3 fosse effettivamente una rete regionale,non solo qualche tg regionale...Rai 1 e 2 nazionali e Rai 3 completamente regionale,come succede ad esempio nella tv tedesca. Comunque mi pare che ci siano problemi "leggermente" più importanti da affrontare ministro.....da me votato e da me stipendiato.

  2. Questi si che sono i grandi probblemi dell'italia!!I poliliti della lega pensassero ad altro vergognosi tutti quanti...

  3. Perche' al nord si parla un italiano perfetto? Perche' le costose produzioni di Marano si sono distinte per il loro enorme apporto culturale? E' pur vero che non si vive di solo romanesco, ma e' innegabile che in tv funziona benone. Così come il napoletano o il barese... porca puttèna maledetta!!

  4. Capisco che sia irritante, ma non dirmi che è impossibile seguire un attore che parla "romanesco", in quanto è un dialetto comprensibilissimo, più che altro una volgarizzazione della nostra Lingua

  5. trovo che castelli abbia ragione...per i non romani a volte è impossibile e irritante seguire delle fiction...ben vengano le produzioni del nord...non vedo cosa ci sia di male...

  6. Non è esatto, Gordon: dobbiamo ancora risolvere quello di Giovanardi che a Roma (ladrona) aveva pagato 30 euro per una pizza!!!

  7. Gordon Gekko dice:

    Questo è il problema dei nostri parlamentari? Ah ma allora va proprio tutto bene e io che pensavo... sono il solito comunista

  8. Innanzitutto consiglio a Castelli un corso di dizione, a causa del suo forte accento, del tutto inadatto ad un uomo delle istituzioni (anzi sarei felice di vederlo un po' meno in TV: come viceministro delle infastrutture dovrebbe intervenire solo sulla sua materia, anche se le sue dichiarazioni sul disastro di Viareggio sono state troppo approssimative e banali, commisurate ai 145.000 euro di stipendio annuo che l'Italia, e non la Padania, gli paga). Dopodichè non ho mai trovato nulla da ridire sull'accento di Martina Stella, Beppe Bigazzi, Antonella Clerici, Luca Barbareschi, Aldo Giovanni e Giacomo, Cornacchione, gli amatissimi Gilberto Govi e Cesco Baseggio, Mina, Lino Toffolo, Mario Adorf ecc. Sinceramente, il mio film preferito è "L'albero degli zoccoli" nella versione dialettale, e non sto scherzando..

  9. ...in medias res...

  10. appoggio in toto ciò che ha detto Castelli. è assolutamente irritante sentire in quasi tutti i film (e in tv!!!) quell'odioso accento romanesco. per non parlare dell'odiosa combriccola di Forum dove il più settentrionale arriva da Roma Nord. evidentemente questo è il cittandino medio con evidenti difficoltà di espressione. PARLATE ITALIANO (ALMENO IN TV), GRAZIE.