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L’ITALIA DI VIENI VIA CON ME: UNA REPUBBLICA FONDATA SUGLI ELENCHI

di Marco Leardi

16/11/2010 - 14:23

L’ITALIA DI VIENI VIA CON ME: UNA REPUBBLICA FONDATA SUGLI ELENCHI

Roberto Saviano nella seconda puntata di Vieni via con Me

L’Italia di Vieni via con me è una Repubblica fondata sugli elenchi. Se ne hai uno sotto mano (magari telefonico o della spesa) è fatta: Fabio Fazio potrebbe invitarti nel suo programma come ospite. Non conta che tu sia intelligente o scemo, che tuo cognato possegga una casa a Montecarlo o una bettola in periferia; ti basterà leggere una lista per fare tv di qualità. Ieri sera su Raitre è andata in onda la fiera dell’elenco, show atteso da giorni che ha unito sullo stesso palco un Presidente della Camera, un leader politico d’opposizione, un prete no global e un comico scalcagnato. Un’altalena di contenuti, capace di appassionare e far riflettere ma anche di deludere al punto che qualche telespettatore avrà fatto propria la domanda refrain della trasmissione: vado via o resto?

Resto perchè… c’è Roberto Saviano. Dopo gli ingranaggi della cosiddetta “macchina del fango”, spiegati con dovizia settimana scorsa, ieri lo scrittore è tornato a parlare di mafia, raccontando gerarchie e rituali che disciplinano l’affiliazione di un uomo d’onore. Al centro del suo monologo un’accusa ben precisa rivolta al nord: “La Lombardia è la regione con il più alto tasso di investimenti criminali d’Europa. E’ Milano la capitale degli investimenti mafiosi” dice. Saviano snocciola elenchi (pure lui…) poi spara un teorema sui picciotti padani. Secondo l’autore di Gomorra la Lega sarebbe sodale con la criminalità organizzata, che allunga le mani sugli appalti più redditizi e gioisce ogni qual volta sente parlare di scudo fiscale o decreti sulle intercettazioni. Insomma, la città della Madunina sarebbe diventata la succursale di Casal di Principe. O viceversa, paisà.

Meno male che a vigilare sul Paese e far sorridere ci pensano i beneamati politici: è l’atteso momento di Gianfranco Fini e Pierluigi Bersani. Il leader del Pd entra per primo, cravatta rossa d’ordinanza, e impettito davanti al microfono scandisce i valori di sinistra come fosse ad un comizio. Laicità, etica, lavoro, istruzione, sicurezza… Compagni avanti il gran partito. Poi arriva il futurista Fini e pure lui attacca con la litania degli ideali. “Destra vuol dire etica pubblica, cultura dei doveri. E’ lo stato che deve garantire che la legge è davvero uguale per tutti…”. Eia Eia alalà. Giochetto: togliete le parole ‘destra’ e ‘sinistra’ e trovate le differenze. Nel giro di dieci minuti finisce tutto, Fini e Bersani spariscono dietro le quinte. Si torna a parlare di politica.

Alla corte di Fabio Fazio c’è spazio davvero per tutti, anche per chi non ha niente da dire. Infatti arriva Paolo Rossi con un monologo di quarta categoria. Battute su Calvi, Sindona, Berlinguer, riferimenti alla situazione politica attuale. Il bello è che non fa ridere. Per non farsi mancare nulla si permette di ironizzare su Gesù Cristo, lo fa senza vergogna e  con cattivo gusto, sfiorando la blasfemia. Poi intona una canzoncina come ad emulare lo strepitoso Roberto Benigni della scorsa puntata. Superfluo dire che tra i due non si colga il minimo paragone.

Da un elenco all’altro, Vieni via con me arriva addirittura a parlare di eutanasia. Beppino Englaro racconta la voglia di vivere della sua Eluana, con un ricordo intenso, da rispettare. Commuove la storia di Giorgio Welby, raccontata da Saviano e testimoniata dalla presenza della moglie Mina. La discussione si inoltra inevitabilmente nel terreno sconnesso che sta tra norme giuridiche ed etica; c’è poco tempo per trattare con completezza un argomento così delicato.

Devono ancora intervenire don Andrea Gallo, Antonio Albanese in versione Cetto Laqualunque, gli Avion Travel assieme a Toni Servillo. Nel mare di voci, liste, riflessioni e spunti lo spettatore rischia quasi di perdere il filo. Così un punto di forza può diventare un limite: c’è troppo affollamento nella Repubblica fazio-sa dell’elenco.

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47 commenti su "L’ITALIA DI VIENI VIA CON ME: UNA REPUBBLICA FONDATA SUGLI ELENCHI"

  1. Cosa c'entra Berlusconi con la puntata di ieri ? Berlusconi c'entra sempre, tutto parla di lui ma in modo sommerso, alla maniera di Fazio. Come ha scritto Buttafuoco su Panorama, Fabio Fazio fa politica senza parlare di politica con un modo di fare che ricorda quello dello stantuffo di un lavandino. Per dirne una fra le tante : di chi parlava secondo l'autrice del commento 17, Paolo Rossi ?

  2. si, ma ho letto tutt'altro nell'articolo di Leardi.. mi spiace vedere mistificare la realtà..

  3. la cosa su cui nessuno riflette, almeno per ciò che ho finora letto qui, è che oggigiorno fare un ascolto simile.. su un canale come rai3 che (purtroppo) non è mai stato abituato ad uno share così elevato.. è una notizia incredibile.. per vari aspetti! con l'INUTILE moltiplicazione esponenziale dei canali avvenente a causa dell'OBBLIGO al passaggio al digitale terrestre (con tutti i suoi squallidi, a mio modo di vedere, retroscena), riuscire a raccogliere ben 9milioni di telespettatori (più di quelli di rai1 e canale5 sommati) in un unico canale, ahimè secondario, quale rai3 sta a significare che ciò che è andato in onda ieri sera in prima serata ("vieni via con me") ha davvero appassionato chiunque.. non solo, come ho letto A MALINCUORE dal fondatore del sito, gente 'antiberlusconiana', ma anche gente che si definisce nell'esatto contrario! ciò vuol dire che, piaccia o non piaccia, tale programma ha fatto emergere in poco più di due ore dei temi che, purtroppo, la nostra televisione ha sempre più accantonato per far posto a cose futili, volte esclusivamente allo squallido obiettivo di fare ascolti (basta vedere ciò che va in onda 24ore al giorno su canali come italia1.. rete4.. canale5.. rai1..)! io, personalmente, non ho mai sentito e visto trattare in tv, prima di ieri sera, il tema della mafia al nord.. tema che dovrebbe essere al centro dell'attenzione di chiunque ma che, ahimè, rimane sempre nascosto nell'ombra! o il tema dell'eutanasia visto dagli 'occhi' sinceri dei signori Englaro e Welby.. senza la presenza ossessiva di qualche psicologo, psichiatra, opinionista o giornalista di basso livello, come purtroppo siamo abituati a vedere! o il tema della politica.. trattato attraverso Bersani e Fini.. basato essenzialmente (e dovrebbe essere sempre così) sull'analisi degli ideali che destra e sinistra hanno e/o dovrebbero avere.. senza dibattiti, contrapposizioni, urla, minacce a cui siamo ormai soliti paragonare la 'politica italiana'! e tanto altro ancora.. insomma, "vieni via con me" è un programma puro.. per certi lati semplice.. direi NORMALE, ma devo dire purtroppo ANORMALE, dato che la normalità sfortunatamente è diventata ciò che la tv da anni ci mostra! alla luce di quanto ho finore detto, attaccare in questo modo un programma del genere con della BASSA ironia, mio caro Leardi, è alquanto fuori luogo, inopportuno e poco professionale.. fortunatamente però, milioni e milioni di italiani la pensano diversamente da lei, in quanto, berlusconiani e non (come siete brutamente soliti classificare le persone) sono comunque rimasti li.. fermi su quel canale.. a vedere un po' di luce.. un po' di sana cronaca.. stanchi, presumibilmente, di ciò che in tutti questi anni hanno dovuto vedere e sentire.

    1. Mirko: penso che nessuno abbia messo in dubbio cio' che dici. Il programma e' gradevole proprio per questo.

  4. Davide Maggio sono d'accordo quando parli di modi di parlare sbagliati, penso anch'io che tutti dovremmo abbassare i toni e essere più rispettosi. Detto questo scusa ma trovo il tuo autore indifendibile. Io sono gay e mi sento offeso quando Leardi scrive, con riferimento a Nichi Vendola ospite di Fazio: molti altri avrebbero potuto parlare di omosessualità meglio di Nichi Vendola. Da Franco Zeffirelli a Tiziano Ferro… persone che vivono la loro sessualità con discrezione e rispetto, senza alcuna connotazione ideologica che contraddistingua la loro presenza. Io rispetto tutti, ma onestamente, Davide, dimmi se si può scrivere una frase del genere. Nichi Vendola non vive la propria omosessualità con discrezione e rispetto? E c'è qualcosa di male nel parlarne al fine di combattere l'omofobia? E poi dai Zeffirelli! Zeffirelli ha spesso sparato contro gli omosessuali e non ha nemmeno condannato la battuta di Berlusconi "meglio guardar le belle donne che essere gay". Per favore, dimmi sinceramente, si può? E' con rispetto che parlo ma anche secondo me l'autore vale davvero poco. Federico

  5. Ma Davide, infatti sono la prima a dire che questa è casa tua, ma è anche una casa "aperta" per cui il rischio che entri chiunque purtroppo esiste. Il compito dell' "invitato" è di essere educato, sempre e comunque, quello del padrone di casa è di far sentire tutti a casa propria. I maleducati, se ignorati, prima o poi se ne vanno; a nessuno fa piacere parlare con un muro. Bon, ho finito la predica, suor Morgana vi saluta e vi dà appuntamento a più tardi per la diretta di x factor PAPPARAPPAPPAPPAPPA PA'! ;_)

  6. @Davide n. 7: Magari c’è qualcuno che nello stesso modo è stufo di vedere quanto ti alteri ogni volta che Berlusconi o la destra vengono, secondo la tua opinione, attaccati. So che questa è casa tua e che ti dobbiamo il rispetto che si deve a chiunque ci accolga tra le sue mura (in questo caso virtuali), ma è ugualmente vero che non è piacevole essere bacchettati ogni volta che si esprime un’opinione che apparentemente sia contro la destra (sempre che questa sia civile ed educata). Non parliamo poi di Berlusconi, perché lì si può dire tutto ed il contrario di tutto. Piace o non piace, è impossibile trovare un accordo perché sia i suoi detrattori che gli estimatori avranno pari argomentazioni per portare in alto la loro bandiera, quindi è fatica inutile per chiunque provare convincere chiunque altro della validità dei propri argomenti. Possiamo fare che ognuno dice la sua rispettando l’opinione degli altri e senza per forza risentirsi ogni volta come se ci stessero offendendo un parente? Tutti noi cittadini che mandiamo avanti la baracca facendo ogni giorno il nostro dovere e riuscendo a fine giornata a guardarci allo specchio con un sorriso e senza vergogna, tutti noi, pur senza saperlo, apparteniamo allo stesso partito, quello della gente per bene. Ricordiamocelo e smettiamola di azzuffarci l’uno con l’altro, a quello ci pensano già i nostri politici di ogni colore, ed i risultati sono ben visibili a tutti. Scusate quella che a molti può sembrare demagogia, ma è quello che penso e per una volta volevo esprimere un’opinione che non fosse il solito giudizio sul cantante di un talent. Grazie. Ps: comq nemmeno a me è piaciuto Rossi, aveva in mano il potenziale di un’opera importantissima ed ha veramente sprecato un’occasione.

    1. Morgana: non e' questo il punto. Io non sopporto il modo di "parlare" di certe persone. I miei redattori ne sanno qualcosa. Puoi dire a qualcuno che è uno stronzo senza dirgli che e' uno stronzo. E' una questione di modi. E a casa mia i modi li decido io. Altro punto, a sinistra si fanno le "lotte" e i "movimenti popolari", a destra spesso si preferisce tacere. Prova a fare un confronto tra i commenti di una parte e quelli dell'altra. Detto questo, come è stato dimostrato più volte, ognuno può dire quello che vuole, ma quando i toni si accendono troppo non sono più disposto. E se è una necessità, ci sono tanti altri blog. Pensavo si capisse in maniera sin troppo chiara dai commenti. Ma gridare alla censura è più bello e fa più proseliti.

  7. Questa trasmissione al di là dei contenuti, che sono buoni, e degli ascolti, che sono ottimi, ha il pregio di far discutere e riflettere i telespettatori, ma attenzione a confondere i 9 milioni che hanno seguito Vieni via con me con potenziali elettori di sinistra o antiberlusconiani. Le cose sono molto più complicate.

  8. a me l'unica cosa che non è piaciuta è stato il monologo di Rossi,davvero scadente e non fa ridere nessuno, l'ho trovato anche patetico in certi punti. Pensavo che avrebbe fatto crollare gli ascolti,invece nonostante lui che è di un antipatia e pallosità esagerata, la trasmissione ha superato comunque i 9 milioni e questo mi fa davvero piacere perchè significa che pur di vedere Saviano e la trasmissione la gente si è persino sorbita il peggior comico della storia. Saviano se si candida lo eleggono col 90%,forse per questo qualcuno ha paura,non certo perchè ha scritto un libro che parla di mafia...tanto già vive con la scorta ormai è un uomo libero non gli possono togliere più niente perchè anche se lo facessero lui resterebbe comunque

  9. BRAVO MAX..è qllo che cercavo di dire io prima rispetto agli IDEALI! ma come ho detto..qui si può essere in disaccordo x carità.. :)

  10. grazie mari :) ..sottoscrivo totalmente le tue parole!