Eluana Englaro



18
febbraio

GRAFFITI, 5 – 11 FEBBRAIO: IL FALSO SCOOP DI MIXER, IL FLOP DI CARO BEBE’, ELUANA ENGLARO E LE DIMISSIONI DI MENTANA, LA PEREGO A LA TALPA

Caro Bebè (Rai1 1995)

Nuovo appuntamento con Graffiti, il nostro spazio settimanale dedicato al passato della tv. Nei giorni compresi dal 5 all’11 febbraio numerosi eventi sconvolsero il piccolo schermo. Tra questi il falso scoop proposto nel 1990 da Mixer, il rotocalco ideato e condotto da Giovanni Minoli, ma anche le dimissioni, nel 2009, di Enrico Mentana dal ruolo di Direttore Editoriale Mediaset, in seguito ai mancati spazi informativi sulla morte di Eluana Englaro. Nel nostro spazio amarcord spazio inoltre al flop del varietà Caro Bebè condotto da Marisa Laurito, al celebre sceneggiato L’Isola del Tesoro, al primo talent show di Rai1 Gran Premio, a La Ruota della Fortuna in versione Odeon Tv, e all’arrivo in corsa di Paola Perego alla guida de La Talpa, in sostituzione di un’inadeguata Amanda Lear.

5 febbraio 1990: Mixer e il falso scoop sul Referendum del ‘46

Lunedì 5 febbraio 1990 alle 21,40 su Rai2 prende il via una nuova edizione di Mixer – Il piacere di saperne di più, storico rotocalco di attualità politica, cultura e spettacolo, ideato e condotto da Giovanni Minoli. Nella puntata viene mostrato uno scoop giornalistico in cui si denunciano dei gravi brogli elettorali nello storico Referendum del 2 giugno 1946 in cui il popolo italiano veniva invitato a scegliere la forma istituzionale dello Stato tra Repubblica e Monarchia. Lo scoop, anticipato in giornata da varie agenzie di stampa, crea da subito molto clamore. Oltre 3 milioni di persone seguono la puntata di Mixer, nella quale si scopre che lo scoop, abilmente realizzato, è falso, ed è stato confezionato dalla trasmissione in maniera provocatoria, allo scopo di dimostrare il sottile confine tra verità e falsità storiche. Una valanga di critiche e polemiche travolge la Rai.

Da La Repubblica del 7 febbraio 1990:

La Rai, il giorno dopo. A RaiDue contano fieri i 3 milioni abbondanti di telespettatori che Mixer ha portato a casa, mentre il falso scoop rimbalza al settimo piano. Ma in un’azienda senza testa, il via vai degli incontri al vertice tra le segreterie politiche fa più gola dell’informazione col trucco di Minoli. Nessun caso in Consiglio, ma le critiche si fanno sentire. No comment diceva l’ex direttore generale di Viale Mazzini uscendo ieri mattina dagli uffici della direzione socialista. Sono dimissionario ha detto Agnes, a Mixer penserà il nuovo direttore generale. Si dice, però, che il giudizio più preoccupato sull’intera operazione condotta l’altra sera da RaiDue sia stato espresso proprio dai suoi fedelissimi, dai dirigenti e consiglieri della squadra Dc, insomma. Nessun richiamo ufficiale, ma Emmanuele Milano, vicedirettore generale per la tv, ha convocato a lungo, ieri, il direttore di RaiDue Sodano.




18
gennaio

FESTIVAL DI SANREMO 2010: POVIA PORTA UN BRANO SUL CASO DI ELUANA ENGLARO. I RUMORS SI RINCORRONO ED E’ SUBITO “CASO MEDIATICO”

Sanremo, si sa, al di là della gara canora è anche un turbillon di notizie, persone, eventi, tutti sapientemente mescolati e amplificati dalla portata mediatica dell’appuntamento. Non è quindi una casualità oppure un’anomalia, il fatto che a poche settimane di distanza dalla partenza della kermesse, inizino a spuntare i “casi sanremesi” come se fossero funghi dopo una giornata di pioggia. Ad occupare le colonne di molti giornali anche quest’anno ci pensa il fungo, pardon il cantante Povia. In principio ci fu ”il verso dei bambini”, poi vennero i piccioni; l’anno scorso la svolta sociale con la canzone che parlava di un gay poi diventato eterosessuale (“Luca era gay“) e la svolta continua quest’anno in nome di un’altra tematica “acchiappa-clamore”.

“La verità (Eluana)” è questo il titolo del brano che Povia porterà all’Ariston e non ci vuole molto per capire che una canzone dedicata al caso di Eluana Englaro e alla sua “dolce morte” non potrà che generare illazioni e pubblicità a favore del cantante. Può una canzonetta parlare di un argomento che ha diviso e divide tutt’ora il parere dell’italica e cattolica opinione? Può una rima o un accordo ben riuscito sensibilizzare il pubblico su uno straziante caso di cronaca e di amore? Chi può dirlo. La canzone di Povia potrà rivelarsi una pietra miliare, un flop o magari una semplice furbata, ma prima di apporre una di queste etichette sarà necessario ascoltare e capire.

“Padre, ora vivo nel tuo cuore / vivo nella tua battaglia / fate il nome del mio nome / fate il nome di tua figlia / di una volontà da rispettare / invece di dormire in fondo al mare” [...] “Mamma, che ne sanno del dolore / di quello che si può provare / per una disperata decisione / e di quando avevi tu vent’anni / fatti di progetti e sogni” (fonte: Repubblica): potrebbe essere, questa, parte del testo della canzone ma ad oggi nessuno, dopo vari rumors e bufale, è in grado di dare una versione unica e ufficiale sulla canzone. Al di là di come saranno le strofe che Povia eseguirà all’Ariston, la reazione del pubblico è tutt’altro che scontata e chissà che anzichè gridare allo scandalo, non verrà premiato (come l’anno scorso) il marketing anticonformista del cantautore.


10
febbraio

PERCHE’ IERI SERA SAREBBE STATO GIUSTO STACCARE LA SPINA…DEL TELEVISORE. GLI ITALIANI PARTECIPANO COMMOSSI AL DRAMMA DI FEDERICA E IGNORANO ELUANA

Eluana Englaro e Federica Rosatelli @ Davide Maggio .it

Che il nostro sia un Paese particolare, drammaticamente sui generis, è cosa nota, ma, certo, quel che è accaduto ieri sera ha davvero dell’incredibile. In una sera in cui l’Italia intera apprendeva, commossa, la notizia della scomparsa di Eluana Englaro, il Grande Fratello registrava un sorprendente record di ascolti (più del 31% di share, con punte del 47%).

Mentre RaiUno, fedele una volta tanto alla sua funzione di servizio pubblico, rivoluzionava il palinsesto affidando a uno speciale Porta a Porta il compito di raccontare e approfondire il tragico epilogo di uno dei casi di cronaca più controversi degli ultimi tempi, Canale 5 operava, consapevolmente,  una scelta di senso opposto, ispirata a una rigida logica aziendalista e affaristica, provocando, (leggi qui), le dimissioni di un indignato Enrico Mentana.

Una scelta legittima e, sotto molti versi, comprensibile, ma, allo stesso tempo, profondamente opinabile. Anche chi, come noi, ha dovuto, infatti, per obblighi professionali, assistere al reality show non può certo negare di essere stato tormentato da una fastidiosa e persistente sensazione di disagio. Sicuramente annullando la puntata del Gf, a pochi minuti dalla messa in onda, Mediaset si sarebbe accollata il peso di ingenti perdite economiche, oltre che le presumibili ritorsioni di cinici sponsor, ma, allora, perché, da giorni, partecipare al can can mediatico? Perché, d’improvviso, proprio ieri sera, invece, il dramma di Federica, diviene, paradossalmente, più importante di quello di Eluana?

Partecipa al SONDAGGIO nella seconda parte del post:





10
febbraio

MENTANA SI DIMETTE: “NON ESISTE SOLO L’AUDIENCE”. VOLEVA ANDARE IN ONDA AL POSTO DEL GRANDE FRATELLO

Enrico Mentana - Matrix @ Davide Maggio .it

da Corriere.it - Terremoto a Mediaset per la morte di Eluana Englaro. Enrico Mentana annuncia che martedì rassegnerà le dimissioni da direttore editoriale di Mediaset per protesta contro la decisione della rete che, «di fronte a un dramma che scuote il Paese intero, ha deciso di non cambiare di una virgola la sua programmazione di stasera su Canale 5, nonostante sia il Tg5 sia Matrix fossero pronti a aprire finestre informative sulla morte di Eluana». Lo ha riferito lo stesso Mentana in una nota diffusa mentre su Canale 5 stava iniziando una nuova puntata del Grande Fratello.

DIMISSIONI ACCETTATE – Prima ancora che le dimissioni, come ha detto lo stesso Mentana, fossero formalizzate martedì mattina, sono state accettate dal direttore generale informazione di Mediaset, Mauro Crippa.

«NON ESISTE SOLO L’AUDIENCE» – «Non è così – ha detto Mentana – che si fa informazione su una grande rete nazionale. Non esiste solo l’audience. Simili scelte tolgono credibilità a chi le compie, e personalmente non ho nessuna intenzione di avallarle. Stasera su Canale 5 il dramma è quello della cacciata di una concorrente dal Grande Fratello. A mezzanotte, se va bene, si parlerà di Eluana a Matrix. Andremo in onda comunque, per dovere di informare. Domani però – conclude – rassegnerò le dimissioni da direttore editoriale di Mediaset, per un altro dovere, quello di coerenza».

NIENTE MATRIX – Crippa prende infatti atto delle dimissioni di Mentana, ma sottolinea anche che Mediaset ha seguito gli sviluppi del caso Englaro con una lunga diretta del Tg4 di Emilio Fede e con una finestra informativa di Studio Aperto su Italia 1. Crippa ha annunciato che dopo il Grande Fratello ci sarà spazio per uno speciale del Tg5 sulla vicenda e quindi Matrix non andrà in onda. «Mentana è un giornalista di grande esperienza che conosce bene le regole della tv commerciale che gli hanno consentito e gli consentono di lavorare in piena libertà e autonomia editoriale. Colpisce che non abbia avuto nessuna menzione la lunga e impeccabile diretta di Fede su Retequattro e la finestra delle 23,35 di Studio Aperto. Siamo infatti un sistema a tre reti e credo che non si debba mai dimenticare che il pubblico ha esigenze diverse, come dimostra peraltro la programmazione della nostra concorrenza».

[Su Raiuno, questa sera, al posto de Il Bene e il Male è andato in onda uno speciale Porta a Porta sulla morte di Eluana Englaro]