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LE PAGELLE DEL FESTIVAL DI SANREMO 2011. PROMOSSI VECCHIONI E BENIGNI, BOCCIATI GLI OSPITI E LA CONDUZIONE DI MORANDI

Mattia Buonocore

di Mattia Buonocore

20/02/2011 - 19:51

LE PAGELLE DEL FESTIVAL DI SANREMO 2011. PROMOSSI VECCHIONI E BENIGNI, BOCCIATI GLI OSPITI E LA CONDUZIONE DI MORANDI

Festival di Sanremo: vittoria di Vecchioni

10 a Roberto Vecchioni. Il rischio quando un grande cantautore torna in maniera così prepotente su un palcoscenico è che vada a “macchiare” la propria carriera con una performance che non renda giustizia al suo repertorio. Pericolo scampato però: il professore ha vinto e ha convinto conquistando pubblico e critica, cosa peraltro mai successa negli ultimi anni sul palco dell’Ariston. Luci a Sanremo.

9 a Roberto Benigni. Lo premettiamo, l’intervento è stato lungo troppo lungo e la storia si impara a scuola e non a Sanremo. Ma non possiamo esimerci dal rendere onore a l’unica persona in Italia capace di catalizzare l’attenzione per più di 30 minuti anche quando gli argomenti sono tutt’altro che comici. Da Oscar.

8 a Emma e i Modà. Non riesce il tris di vittorie consecutive a Sanremo di un amico di Maria. Il paradosso è che questa volta la canzone era davvero meritevole (ma non quanto quella di Vecchioni) e che probabilmente sarà quella che venderà più di tutte. Arriverà il successo.

7 a Luca e Paolo. L’impresa non era facile ma i due comici genovesi, tra memorabili canzoni e battute al vetriolo, ce l’hanno fatta. Ciò nondimeno va sottolineato che se da disturbatori sono stati perfetti come intrattenitori lo sono stati meno. Ah se Mediaset li facesse crescere…

6 a Elisabetta Canalis e Belen Rodriguez.  Non si può dire che le due “co-conduttici” del Festival non abbiano mostrato personalità o tentato di superare i rigidi “vincoli di parola” imposti dal copione. Ma risultare migliori delle vallette mute del passato non basta per definire il loro lavoro ben fatto. Da entrambe ci si aspettava qualcosa di più. Un’occasione sprecata soprattutto per la Canalis.

5 alla conduzione di Gianni Morandi. Se dovessimo valutare l’operato da capitano o la sua disponibilità, l’eterno ragazzo meriterebbe la lode; per quanto concerne, invece, la sua conduzione siamo costretti a sottolinearne l’inadeguatezza. Il buon Gianni, infatti, ha un ritmo lento e non riesce a padroneggiare la scena. Per non parlare della mancanza di capacità nel gestire tempi morti e imprevisti, qualità che, per la verità, è mancata a tutta la squadra. Ecco a “cosa servono” Antonella Clerici e Paolo Bonolis.

4 alla Serata dell’Unità d’Italia. L’idea di celebrare l’anniversario dell’Unità d’Italia con una serata commemorativa poteva essere valida. Peccato che la trovata di dare ai big delle canzoni – che hanno fatto la storia del Belpaese – da reinterpretare si sia rivelata fallimentare. Le esecuzioni, con l’eccezione di poche, sono risultate storpiate.

3 a Giusy Ferreri. La partecipazione al Festival dell’ex rivelazione di XFactor doveva segnare una sorta di rilancio per la cantante dopo un periodo di magra. E invece tra look azzardati, un pezzo discreto e una pessima interpretazione de Il Cielo in Una stanza, la Ferreri è rimasta nell’anonimato o quasi.

2 agli ospiti del Festival. Il problema dell’utilizzazione delle guest star è una storia vecchia come la kermesse, ma quest’anno se è possibile si riesce a fare ancora peggio. Dal trionfo di luoghi comuni emerso nell’intervista a Andy Garcia, alla Canalis in versione Olga Fernando con De Niro, al Morandi ingrifato con la Bellucci, le ospitate della sessantunesima edizione della rassegna canora sono tutte da dimenticare.

1 ai servizi per i giornalisti. I tanti accreditati della Sala Stampa del Palafiori, già costretti a fare i conti con strutture alberghiere fatiscenti o quasi (ah quanto aveva ragione Baudo), si ritrovano c0n una connessione wireless debolissima in una ‘disgraziata’ sala stampa. Al roof dell’Ariston (sala stampa principale), invece, la connessione senza fili è a a pagamento.

0 ad un altro anno senza Dopofestival. Possibile che il lato più divertente e meno istituzionale di Sanremo sia stato archiviato così sotto silenzio? Che desolazione.

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63 commenti su "LE PAGELLE DEL FESTIVAL DI SANREMO 2011. PROMOSSI VECCHIONI E BENIGNI, BOCCIATI GLI OSPITI E LA CONDUZIONE DI MORANDI"

  1. Mattia B. M'era parso volessi affermare che c'è chi si diverte con la discoteca e chi con incontri culturali (ti riferivi ai musei) La sensazione era che volessi fare dei compartimenti stagni, creare categorie "chiuse" Se ho capito male, pardon. In ogni caso rimane vivo il nocciolo della questione. Perchè la tv dovrebbe essere intrattenimento e basta? Io lo trovo riduttivo. Anzi, dovrebbe puntare ad un certo eclettismo per fornire programmi più completi.

  2. Ecco, un conto è dire flop, un conto è dire che ha venduto un po' meno del previsto... Fra l'altro, nè io nè te sappiamo quali fossero gli obiettivi di vendita... e sarei proprio curiosa di saperla! Alla luce dei premi e soprattutto del fatto che Giusy ha fatto un nuovo album (mentre Rudy Zerbi è stato licenziato) credo si possa parlare magari di scelta discografica sbagliata (concordo, avrei puntato sugli inediti) ma non di flop clamoroso!

    1. @claudia vendere meno del previsto di per sè potrebbe essere già flop e cmq se avesse portato al licenziamento del capo (ma non credo la motivazione sia stata solo quella) vorrebbe dire che il flop sia stato notevole. In quel caso io dico che l'errore è stato della casa discografica ma alla fine ad aver pagato è stata Giusy.

  3. Mattia Buonocore Affatto. Quindi chi si intrattiene in discoteca, non si può "dilettare" in un museo e viceversa? Mah. E poi sulla tv: o è intrattenimento o è informazione? Le cose non possono coincidere o mischiarsi? Ma scherziamo? Si prenda La7, fa programmi culturali, di informazione e di intrattenimento E uno show completo può e deve contenere "tutto" Sennò poi non ci lamentiamo se ci ritroviamo dei programmi come Pomeriggio Cinque Orsù

    1. @pape satan "Quindi chi si intrattiene in discoteca, non si può “dilettare” in un museo e viceversa?" e chi l'ha detto?

  4. @ Mattia Buonocore: su questo punto io non ho le idee molto chiare... Fotografie, cioè l'album di cover, è davvero un flop? Io penso di no, per diversi motivi: - è un album di cover difficili (di Nick Drake, Benvegnù, Martino, Aznavour...): penso che le case discografiche per ogni progetto si pongano degli obiettivi di vendita e non credo che un album di cover così di nicchia sia stato fatto per stravendere! - l'album è stato certificato disco di platino dalla FIMI - le vendite sono state buone anche in Grecia... Quindi mi chiedo, è davvero un flop?

    1. @claudia non so se sia "floppissimo" o meno ma quello che è certo è che non ha centrato gli obiettivi e le aspettative di vendita.

  5. @Antonio 1972 mi hai dato ragione senza saperlo. Hai, infatti, dimenticato un album della ferreri, quello flop delle cover. @Pape satan la Cnn è una rete all news come Sky Tg 24 o Rai News 24. I vari canali di cui hai parlato sono tematici e cmq intrattengono facendo storia nel senso che hanno cmq dei format, dei modi di raccontare diversi. Nella vita di tutti i giorni c'è chi si intrattiene visitando un museo e chi andando in discoteca.

  6. gianni morandi un po' impacciato però sempre un personaggio umile e vero la vera rivelazione sono stati luca e paolo ottimi in tutti i campi discreta belen pessima e inutile la canalis( penosa la sua pseudo intervista a de niro) il prossimo anno darei più spazio a luca e paolo magari affiancati da un vero conduttore (insuperabile rimane comunque la clerici)

  7. Penso alla noia dei San Remo con Pippo Baudo,ok non faceva papere ma che noia!!E che dire delle ragazze che si portava dietro visto che oggi massacrano le 2 che a mio parere se la sono cavata egregiamente.Alla Canalis proprio non le perdonano George,c'è troppo rosico nel suo ambiente, e i critici televisivi scrivono banalità e ovvietà da vomitare.Non so se lo pensano veramente o sono solo servi del padrone.A Luca e Paolo scrivo bravi ma sarebbe ora di abbandonare le iene,non si regge più la cosa.Un encomio al grande Gianni,per il coraggio,i risultati.W L'italia

  8. Giusy Ferreri non merita un voto così basso! La canzone è bellissima e va alla grande sia in radio sia nelle vendite… E lei ha confermato la sua originalità! Può piacere o non piacere, come tutti, ma cerchiamo di essere obiettivi… Per quanto riguarda il discorso della svolta, io ho sentito Giusy parlare di “svolta rock” o al massimo avrà parlato di svolta nel senso di passaggio da un brutto periodo sotto la gestione di Rudy Zerbi ad un periodo migliore con discografici più aperti e professionali! Non ha mai detto di voler vincere Sanremo, anzi ha detto e ripetuto che non si sente sanremese e che la scelta di partecipare è stata più della Sony che sua… Io sinceramente mi aspettavo una magra figura, perché Giusy non è sanremese e non fa sempre canzoni orecchiabili… in realtà ha fatto una bella figura! Per quanto riguarda la classifica, non è ultima, ma decima sui 14 selezionati perchè migliori, che per una come lei è un risultatone… E poi non è giusto strumentalizzare la sua posizione in classifica: Patty Pravo, Anna Oxa, Max Pezzali si sono classificati peggio di lei, allora non sono dei bravi cantanti?? E poi non dimentichiamo che Vasco Rossi con Albachiara si classificò ultimo!

  9. Mattia Buonocore Scusami, ma non sono affatto d'accordo con la tua visione della tv Non è vero che deve intrattenere: punto. La tv deve (dovrebbe) informare. La tv deve (dovrebbe) comunicare. E deve (dovrebbe) farlo correttamente. In America c'è la CNN, in Inghilterra la BBC. Secondo il tuo punto di vista non dovrebbero esistere. E History Channel? E Rai Storia? E tutti i canali scientifici? Bisogna dare il giusto peso all'entertainment, ma anche all'accrescimento informativo e culturale. Anche all'interno dello stesso programma.

  10. Non sono una grandissima fan di Giusy Ferreri, però vorrei ricordare che anche Vasco Rossi arrivò ultimo a Sanremo!