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LE INVASIONI BARBARICHE E LO STRANO CASO DEL DOTTOR JEKYLL E MR. HYDE

di Mario Manca

17/04/2013 - 22:19

LE INVASIONI BARBARICHE E LO STRANO CASO DEL DOTTOR JEKYLL E MR. HYDE

Daria Bignardi

Fra una teoria cosmogonica e una birra consumata in allegra spensieratezza, capita spesso che la nostra redazione decida di monitorare una “creatura televisiva” interessante, capace di catturare la nostra attenzione più di una partita a Ruzzle o dello spot ipnotico alla “Over the rainbow” intonato da Chiara e dall’Esercito Arcobaleno a qualsiasi ora del giorno e della notte. Questa volta, a finire sulla graticola di DM, è Daria Bignardi, la “barbarica” conduttrice de Le Invasioni Barbariche che, proprio stasera, chiude i battenti con un’edizione perennemente divisa fra il bene e il male, fra l’apollineo e il dionisiaco, fra il radical-chicchismo e il trash più recondito.

Si, perché la nostra Daria sembra ormai essere preda di un “caso” particolarmente curioso e misterioso: il “caso di Benjamin Button”? No, bensì “lo strano caso del Dottor Jekyll e del signor Hyde”, capace di far sì che l’impassibile e seria Daria possa trasformarsi, da un momento all’altro, dalla signora Rottermaier del giornalismo italiano a una spensierata fanciullina giocosa e ingenua. La trasformazione avviene all’improvviso, in maniera sottile e, probabilmente, a seconda dell’intervistato di turno giunto alla sua corte. Dal totale trasporto del racconto d’esperienza e di vita di Lorenzo Amurri allo sguardo contrito e inceneritore per il responso dei giudici di Masterchef all’assaggio del suo arrosto, il passo è davvero breve, così come dall’accorata intervista, fresca di scandalo, a Oscar Giannino, si passi a una Bignardi svenevole e sdilinquita dinanzi al sorriso sprezzante di Giulio Berruti.

Le Invasioni Barbariche di quest’anno non sono riuscite a sottrarsi all’otre di umori della sua pioniera, percorrendo una montagna russa fra picchi di aulica fenomenologia e tristi pagine finite presto nell’archivio dei Nuovi Mostri in quel di Striscia. Che dire poi dell’alternarsi, nella conduttrice, di “momenti di pura dolcezza” a momenti di “possessione demoniaca” che manco Regan MacNeil ne L’Esorcista? Come dimenticare la vicinanza di Daria alla confessione di un amore spezzato di Tiziano Ferro e la sadica Daria che rammenta a un disteso Bastianich quanto fosse “ciccione” da piccolo? Va bene che gli ospiti siano perfettamente consci di finire su una “barbarica” graticola, ma prevedere quale sia l’approccio o la condotta portata avanti dalla giornalista nel corso della puntata potrebbe essere un’impresa ardua anche per la Pizia greca o per l’Allison Dubois di Medium.

Il nostro responso finale è che questa edizione delle Invasioni, la migliore di sempre dal punto di vista degli ascolti navigando su una media del 4,9% si share, ci ha stupito e interessato per il sorprendente dosaggio dei pesi legati al nobile pensiero e al misero istinto, per alcuni dei momenti televisivi più divertenti e inaspettati partoriti da La7 e per una Daria Bignardi al pieno delle forze, ma divisa fra la buon’anima di Indro Montanelli e l’insidioso Belzebù, fra il Mahatma Gandhi e Belfagor, fra la voglia di confezionare un prodotto ricercato e da “turris eburnea” e la ricerca spasmodica di visibilità e ascolti.

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7 commenti su "LE INVASIONI BARBARICHE E LO STRANO CASO DEL DOTTOR JEKYLL E MR. HYDE"

  1. a me non piace la Bignardi di ora.

  2. Bianca una bella dose di calo un magari prima di commentare...io nell'intervista a Giannino non ci ho visto proprio nulla di fazioso....credo che in campagna elettorale i te Mediaset abbiamo intervistato fin troppo mister b dando gli spazio a go go senza che nessuno dicesse nulla!quindi di che stiamo a parlà!!!

  3. Antonio Varese dice:

    Anche secondo me la Bignardi e' la numero uno e quest'edizione e' la dimostrazione che le invasioni non solo non hanno stancato ma anzi proprio il contrario

  4. x 2. Max_86 Record auditel? Non credo che sia esattamente "da record"... a meno che tu non parli del record di FAZIOSITA' POLITICA: se fosse stato Brachino a intervistare Berlusconi come invece ha fatto (Floris con Bersani e) la Bignardi con Monti... beh, non oso immaginare quali scenate isteriche il PD menoelle (con tutti i suoi servi al seguito) avrebbe fatto! E, comunque, l'intervista a Giannino è stata demenziale: se costui fosse stato un "ladro di voti" a danno del PD menoelle, fidatevi che l'avrebbero distrutto peggio di Scilipoti... invece, siccome era un "ladro di voti" a danno del PDL (e infatti Giannino è riuscito nel suo obiettivo: consegnare - ormai manca solo una formalità... - il Quirinale al PD menoelle per la IV volta in 21 anni), la cara "stampa indipendente" (e quindi la Bignardi) l'ha quasi graziato.

  5. Io trovo la bignardi la miglior intervistatrice ti francamente proprio per questa sua capacità di Dosare i toni nelle interviste...un po' seria e un po' frizzante e leggera tanto da non risultare mai pesante...il record di ascolti di questa edizione dimostra l'apprezzento da parte del Pubblico nei confronti di daria

  6. la Lucarelli fece un articolo stupendo su di lei.