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FESTIVAL DI SANREMO 2015: FINALMENTE UNA KERMESSE SENZA POLITICA?

di Marco Leardi

15/01/2015 - 12:11

FESTIVAL DI SANREMO 2015: FINALMENTE UNA KERMESSE SENZA POLITICA?

Festival di Sanremo, Arisa, Conti, Marrone

Qualcuno lo ha già ribattezzato il Festival pop, la kermesse che romperà con il (recente) passato. E, a giudicare dalle premesse, le previsioni potrebbero avverarsi: quello presentato da Carlo Conti dal 10 al 14 febbraio prossimo sarà infatti un Sanremo all’insegna della musica e dell’intrattenimento. Uno show popolare. Non è certo un caso che i Big in gara siano passati da sedici a venti e che le giovani proposte siano state promosse in prime time, nella fascia tradizionalmente destinata all’anteprima. Una piccola rivoluzione dunque c’è già stata e, se tutto va bene, quest’anno all’Ariston potremmo anche vedere Al Bano e Romina di nuovo insieme.

Festival di Sanremo 2015: politica e polemiche all’Ariston

Sull’onda dei suoi recenti successi televisivi, sembra proprio che Conti abbia pensato ad un Festival dal carattere popolare, scanzonato, aggregativo. In questo senso, la grande assente nella 65esima edizione della kermesse potrebbe essere proprio la politica, che nelle passate rassegne si era volontariamente insinuata all’Ariston. Con la scusa della Bellezza, ad esempio, l’anno scorso Fabio Fazio aveva messo in piedi una kermesse culturalmente orientata, i cui ospiti sembravano usciti direttamente dal salottino buono di Che tempo che fa. E non dimentichiamo la tanto discussa protesta operaia in diretta o il fragoroso blitz di Beppe Grillo, apparso nella Città dei Fiori con il solo obiettivo di fare rumore. Anche nei Festival curati dal buon Gianni Morandi, però, non era mancata la politica: ricordate il polverone sollevato dall’ospite Adriano Celentano?

Con l’arrivo di Carlo Conti all’Ariston, la musica potrebbe cambiare. Del resto, il conduttore fiorentino ha sempre evitato i riferimenti politici nei suoi spettacoli e non si vede perché dovrebbe fare diversamente proprio ora, nella tanto attesa occasione d’oro della sua carriera. Dunque, spazio alla musica e via libera a quel tono nazional-popolare che forse gli snob vorrebbero togliere al Festival. Gli italiani gradirebbero assai una scelta di questo tipo: di certi temi sono già pieni i talk show, ormai spalmati a tutte le ore nei palinsesti televisivi.

Attenzione però, perché qualche colpo di scena potrebbe comunque esserci: accanto al conduttore, infatti, quest’anno vedremo anche personaggi potenzialmente esplosivi in materia di polemiche. A cominciare dalle ‘vallette’ Arisa ed Emma Marrone, che certo non le mandano a dire, e senza dimenticare la presenza tra i big in gara dei comici Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio, che già portarono scompiglio al Festival 2012 targato Morandi.

Poi ci sarà anche Platinette, per sua natura incline alla provocazione, e alla lista degli ospiti – ancora in gran parte da comporre – potrebbe aggiungersi qualche nome in grado di catalizzare l’attenzione sull’attualità. Del resto, ad ogni Sanremo che si rispetti non può mancare qualche voce fuori dal coro.

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16 commenti su "FESTIVAL DI SANREMO 2015: FINALMENTE UNA KERMESSE SENZA POLITICA?"

  1. Speriamo che Carlo Conti inviti,come ospite Cristina Chiabotto madrina del giro d'italia che parte proprio da Sanremo,sarebbe bello vedere musica e ciclismo al Teatro Ariston. Secondo voi Carlo Conti potrebbe condurre anche il Festival nel 2016?

  2. e' il terzetto femminile che mi respinge, per il resto speriamo vivamente che sia una cosa piu' leggera degli ultimi due anni, pieni di pipponi politici e scelte "impegnate"che ammorbano all'infinito...

  3. e' il terzetto femminile che mi respinge, per il resto speriamo vivamente che sia una cosa piu' leggera degli ultimi due anni, pieni di pipponi politici e scelte "impegnate"che ammorbano all'infinito...

  4. Non ho mai amato Sanremo, non mi appartiene ma certamente senza le paturnie sinistrosse può recuperare la sua funzione principale che è quella di diffondere canzoni, magari con un po' più di allegria e senza noiosi pistolotti moralistici e sermoni snobistici.

  5. Completamente d'accordo con l'articolo e -fino ad ora- con Conti. Tornerò a vederlo dopo lo Strazio di Fazio dell'anno scorso.

  6. Io non amo nulla di Emma, ma trovo che la scelta sia geniale.

  7. Iki. La scelta Arisa-Emma-Rocio non piace nemmeno a me, come avevo già detto. Per il resto è un ottimo festival. Non dirmi che rimpiangi i festival di Fazio.

  8. A me sulla carta non piace proprio questo Sanremo anche se riconosco che ha il potenziale per aver successo. La scelta poi di Emma e Arisa proprio zero. Spero di ricredermi

  9. Pienamente d'accordo con l'articolo. Via la spocchia e la politica da San Remo. San Remo senza polemiche non è San Remo, per questo apprezzo le scelte di rottura come Platinette e i Soliti Idioti. Se la polemica ci sarà, almeno sarà su temi decisamente diversi è più "importanti" della politica.

  10. Concordo con l'articolo. Sanremo deve essere musica, gara e spensieratezza. Lasciamo perdere le polemiche politiche, nessuno le auspica ne le attende. Conti e' la persona giusta ed ha formato il cast giusto con due vallette note e mediatiche. Emma la guarderanno tutti, per lodarla o criticarla. Gia' si aspettano i vestiti. Sanremo torna ad essere Sanremo. Lasciamo pure che gli snob rosichino.