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FENOMENO SOTTOTITOLI: QUANDO LE SERIE TV PARLANO ITALIANO TROPPO PRESTO (E FANNO CROLLARE GLI ASCOLTI?)

di Biagio Chianese

07/08/2009 - 11:00

FENOMENO SOTTOTITOLI: QUANDO LE SERIE TV PARLANO ITALIANO TROPPO PRESTO (E FANNO CROLLARE GLI ASCOLTI?)

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Tutti le conoscono, in pochissimi le guardano (sul piccolo schermo). Sono le serie tv americane, da sempre un importante richiamo nei palinsesti per il pubblico giovane. Eppure, da qualche anno, quando un telefilm approda in tv, è già vecchio.

Colpa del file sharing, direte voi. E del diffusissimo fenomeno dei subtitles, aggiungiamo noi: quei sottotitoli che permettono la visione di una qualsiasi serie proveniente dall’estero, in lingua originale (non ce ne vogliano i doppiatori, ma che gran cosa!) e con tanto di traduzione in sovraimpressione. La filosofia è semplice e quanto mai funzionale: giocare d’anticipo, arrivando a sfornare un prodotto fruibile a chiunque non parli nemmeno una parola di inglese, non soltanto prima della diffusione sui canali satellitari (vi dicono qualcosa Fox, Fox Life e company?), ma praticamente poche ore dopo la messa in onda di una puntata nel suo paese d’origine. E così capita che casalinghe disperate, naufraghi dispersi e medici celeberrimi parlino italiano ancor prima di mettere piede sui nostrani cieli di Sky, per la felicità dei serial-addicted.

In Italia, dove la maggior parte dei sottotitoli viene prodotta e veicolata senza scopo di lucro da portali come italiansubs.net, il fenomeno è la testimonianza di come una semplice passione possa trasformarsi in un motivo di fastidio per i grandi network, che si ritrovano a comprare prodotti già passati per le mani, e i player video, di buona parte degli aficionados. Ma non è solo questo. Il fatto che un gruppo di “traduttori per passione” riesca a rendere accessibile al pubblico la sottotitolatura di un episodio di Desperate Housewives appena ventiquattrore dopo la messa in onda negli Stati Uniti, la dice lunga su quanto potrebbe essere più facile e veloce l’acquisto e la fruizione di telefilm con un accordo fra le due parti, produttore ed acquirente. In questo senso si è mossa un anno fa la rete francese TF1, con un’operazione che ha molto da insegnare a noi cugini del belpaese.

Già da gennaio del 2008 infatti, i fan francesi di Lost hanno potuto seguire gli episodi con le avventure dei naufraghi più famosi del piccolo schermo appena un giorno dopo la loro messa in onda sull’americana ABC, in lingua originale e sottotitolati. Un progetto che ha portato il pubblico più giovane del web, che è anche il primo utilizzatore del sistema di scambio peer to peer, e dunque dei famigerati subtitles, su un sito specifico in cui è possibile godersi il telefilm gratuitamente in streaming o acquistare, e dunque scaricare, ogni singolo episodio a 1,99 Euro. Un passo verso la sconfitta del download illegale? Probabile. Soprattutto se si considera che tale progetto va ad inserirsi in un quadro in cui è molto chiaro il confine fra ciò che è lecito e ciò che invece non lo è, nonostante la totale innocenza di coloro i quali i sottotitoli li forniscono.

Non ci sono link alle puntate dei telefilm, nè indicazioni su come scaricarle sui portali come italiansubs, eppure c’è un semplice file di testo (quello con i sottotitoli) che non avrebbe motivo di esistere senza quel file video di cui si finge di ignorare l’esistenza. Semplice, lineare, ed anche legale. Qualcuno potrebbe obiettare che chi fornisce sottotitoli alimenta il download illegale, altri auspicare che diventi illegale la diffusione degli stessi, e chissà che un giorno non accada. Intanto l’Italia scarica, in tempi e in modi da record, e guarda alla Francia.

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31 commenti su "FENOMENO SOTTOTITOLI: QUANDO LE SERIE TV PARLANO ITALIANO TROPPO PRESTO (E FANNO CROLLARE GLI ASCOLTI?)"

  1. è che una volta abbracciata la voce originale è difficilissimo abbandonarla... insomma, a parte il caso lost... anche quello gossip girl è alquanto inquietante. La voce di Chuck dall'originale sensualità passa a essere caricaturale...

  2. @ Peppe: Fox In Time è una figata! : D @ Mari Si, credo anch'io sia soggettivo e dipenda anche dalla capacità di seguire la lingua originale!

  3. @Biagio..credo che la cosa sia soggettiva..seguo i sottotitoli su MTV e mi distraggono non poco..anzi arrangiandomi con l'inglese (certo non bene come te ;) ) trovo spesso fastidiose discrepanze nelle traduzioni...preferisco l'originale che è anche didattico.

  4. Veronica tira fuori un discorso MOOOOOOLTO interessante: la pubblicità! Sarei disposto anche a pagare, come fanno i francesi da quel che ho capito da questo articolo, per vedere gli episodi di LOST senza pubblicità, se me li mandassero sottotitolati e con la stessa velocità di italian subs!!! :D MI FA PIACERE CHE VI SIA PIACIUTA LA MIA IDEA DI "FOX IN TIME" EHEHEH!

  5. @ Veronica: Grazie del complimento e della tua analisi! : ) Spero presto di poter scrivere anche qualcosa sul trattamento riservato ad alcune serie, che sembrano non trovare mai pace nei palinsesti. Su questo concordo, è assurdo, ed è una grave mancanza di rispetto nei confronti del telespettatore. @ Marietto: Io non ne sarei così sicuro... Sai, al numero di sottotitoli che vengono scaricati devi poi aggiungere la diffusione che avviene dopo, tramite scambio, peer to peer, visioni in streaming su siti che vengono puntualmente aperti e poi chiusi... Una cosa è certa: l'attenzione di cui godono certe serie sul web non corrisponde poi al successo, molto scarso, che ottengono sulla tv generalista. Quindi gli spettatori si perdono, e il fenomeno dei subtitles, a mio avviso, contribuisce.

  6. In realtà si tratta di un fenomeno ancora abbastanza marginale, quando tolgono 80 mila spettatori è già tanto... Quando diventerà una cosa più seria sicuramente questi siti che forniscono i sottotitoli verranno chiusi, un po' come è successo con chi pubblicizzava la visione delle partite gratuite

  7. E scusate ma aggiungo una cosa: per gli appassionati (è una passione come un'altra, e ci sono veri e propri immensi fandom dietro a pressochè ogni serie) non c'è paragone nel seguire una serie in contemporanea con gli USA, e non è solo per quello che ho già scritto sopra; c'è proprio una specie di "feticismo" dietro, l'attesa, la speculazione di cosa accadrà nel prossimo episodio, gli episodi mandati uno a settimana (e pure con grandi pause a Natale e in altri periodi vari, in cui la trasmissione non è regolare e per un episodio di 50 minuti si aspettano anche 2-3 settimane)... è tutto più gustoso. Più studiato. E poi c'è l'impressione di un maggior rispetto dei network statunitensi verso i telespettatori, da noi pare che già ti facciano un favore a mandarti gli episodi in italiano... oltretutto ci sono dei veri incapaci alle gestioni, spiegatemi perchè mai devono svendere e bistrattare le serie con 3 episodi a sera, continuamente spostati, se poi sono un minimo fantasy anche se in America vanno alle 8 alla sera qui vengono trasmessi a mezzanotte; sono anche piccole e futili cose se volete, ma per chi segue le serie tv con passione tutto ciò fa irritare e non poco. E dettaglio non irrilevante, vedendo così gli episodi, li si vede tutti d'un fiato, senza interruzioni pubblicitarie mandate a caso stagliuzzando qua e là. Dite poco...

  8. Articolo interessante. Io sono tra i fruitori dei sottotitoli, e proprio da Italian Subs. Il discorso è questo (NB ho 20 anni e un'appassionata di serie tv americane, e l'inglese lo so e lo capisco piuttosto bene): 1. La televisione italiana in chiaro non è concorrenziale, non possono lamentarsi se una serie tv che ha fatto gran successo in USA e/o chissà dove in Italia poi floppa. Non mi vengano a dire che non se lo spiegano. Le serie tv sono seguite per la maggiore (soprattutto quando il target è oltretutto proprio quello) da giovani, io personalmente trovo SCANDALOSO che per vedere il seguito di una stagione (prendiamo ad esempio Supernatural) devo aspettare più di un anno e a orari improponibili (d'estate oltretutto... voglio dire!), mentre nel Paese d'origine già sono due stagioni avanti. SVEGLIA! 2. La visione in lingua originale è mille volte meglio. Intanto, è pure educativa, visto che sentire l'inglese parlato da madrelingua non è come studiare vent'anni "hello what's your name, the cat is under the table" nelle nostre scuole; poi, in tutto il mondo o quasi tali prodotti (così come i film) sono resi pubblici dalle tv proprio in lingua originale sottotitolata. E non tralasciamo il fatto che l'adattamento italiano per forza di cose fa perdere molti giochi di parole, riferimenti, citazioni e omaggi degli autori... e c'è da considerare la tonalità di recitazione degli attori che va persa pure quella (e tutto questo rendendo sempre e comunque omaggio ai doppiatori italiani che sono comunque i più bravi a livello internazionale). 3. Io comunque anche magari scaricando un episodio, non lo conservo sul pc, lo scarico, lo vedo, me lo gusto, "I improve my english", e poi lo cancello. Sarà pure illegale, ma è illegale anche la gestione delle nostre tv. 4. I sottotitoli di Italian Subs sono molto buoni, con traduzioni accurate e synch revisionati prima della pubblicazione. E' un bel servizio, e considerando che è gratuito e fatto con passione, dovrebbe voler dire qualcosa... 5. Nel mio caso quando ho iniziato a seguire le serie in originale (e vi ribadisco che non c'è proprio paragone, senza contare l'ovvia immediatezza e la semi-contemporaneità con gli USA, che permettono oltretutto di non spoilerarsi sui futuri sviluppi grazie all'editoria televisiva italiana.. -.-) mi basavo molto sui sottotitoli, ora pian piano volendo riesco anche a farne a meno. Li tengo giusto in caso mi sfugga qualcosa :D e in genere faccio sempre due visioni, una in originale senza sottotitoli, e una sottotitolata. (comunque in rete è possibile trovare anche sottotitoli in inglese, francese, spagnolo... può sembrare una paraculata ma è anche così che si imparano le lingue gente, e l'Italia anche in questo è INDIETRISSIMO) Detto tutto questo, chiudo con una frase che mi diceva sempre mia nonna quando ero piccola, e che ora dedico a chi si lamenta del file sharing illegale di serie tv e relativi sottotitoli (ovviamente non perchè gli freghi di per sé, è ovvio che ciò che brucia è la perdita di soldini, dei telespettatori in fondo chi se ne frega): Chi è causa del suo mal pianga se stesso.

  9. trinante,naturalmente è trainante.

  10. peppe era un modo di dire. gradirei un canale simile anzichè scaricare ma sky italia resta indietro volutamente certe volte per mancanza di vera concorrenza. bskyb è la tv trinante nella tecnologia e nell'offerta,sky italia arriva sempre dopo.