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ANNOZERO, SANTORO SCRIVE A MASI E MINACCIA: BASTA RINVIARE O FARO’ VALERE I MIEI DIRITTI
di Marco Leardi
15/07/2010 - 12:35

Alla faccia della tintarella, stavolta Michele Santoro è proprio nero. A provocare l’inquietante mutazione, però, non sono state le ore trascorse al sole nella sua modesta villona sulla costiera amalfitana, ma l’ennesimo sgambetto da parte di quel guastafeste di Mauro Masi. Ieri, nel corso di un atteso Cda, il Direttore Generale della Rai ha nuovamente rinviato la decisione sul futuro di Annozero, promettendo di sbloccare la questione solo tra una settimana. Ecco come rovinare le vacanze del povero Santoro. A quel punto, l’arcangelo della libera informazione non ci ha più visto e, prese carta a e penna, ha scritto una bella letterina dai toni infuocati al “caro direttore” e agli alti dirigenti della tv pubblica. Michele è tornato a resistere, a battere i pugni perché la sua trasmissione riprenda a settembre. Costi quel che costi.
“Non c’è più spazio per rinvii e ambiguità. E non c’è più tempo per trovare alcun accordo tra noi che non preveda la messa in onda di Annozero”. Nella lettera scritta ieri a Mauro Masi, Santoro prende la scure dalla parte del manico e lancia il suo ultimatum, mettendo nuovamente il DG con le spalle al muro. “Oggi sono costretto a constatare che non si è ottenuto il risultato sperato: individuare soluzioni che appaiano e siano dalla parte del pubblico” scrive il giornalista, che poi aggiunge “Annozero, perfino da chi esprime nei suoi confronti critiche violente, è considerato un elemento assai importante del panorama informativo italiano. Il clamore suscitato dalla eventualità di una sua soppressione (…) ha dimostrato inequivocabilmente che un pubblico enorme non vuole rinunciare ad uno dei suoi appuntamenti preferiti”. Guai a chi tocca il mio programma, tuona Santoro.
Ma è nella parte conclusiva della lettera che il conduttore di Annozero dà il meglio di sé, trovando espressioni che suonano quasi come una minaccia. “La mancata messa in onda del programma sarebbe un grave danno per il servizio pubblico e mi costringerebbe ad impiegare tutte le energie per difendere diritti miei, dei miei collaboratori e degli spettatori”. Hai capito Santoro? Avvertendo il rischio che il suo talk non vada in onda, minaccia tra le righe di rivolgersi nuovamente alla magistratura per risolvere la faccenda. Ancora una volta la tv che punta il dito contro le ingerenze della politica nel servizio pubblico è pronta a piallare i palinsesti a colpi di sentenze. Michele sembra preferire le toghe ai direttori generali e ai consiglieri d’amministrazione profumatamente pagati anche dai suoi adorati telespettatori. D’altra parte, ognuno ha i suoi gusti.
Il Cda di ieri ha anche fatto slittare le nomine e le conseguenti sostituzione. La più attesa riguardava il direttore di Rainews24 Corradino Mineo, che per ora resta al suo posto. Per la sua successione, si è fatto insistente il nome di Franco Ferraro, caporedattore del tg di Sky, in quota Lega. A tenere banco è stata ancora una volta la Annozero story, tanto infinita da assumere, dopo mesi, toni ridicoli. Ormai dovremmo essere alle battute finali e non si escludono colpi di scena. Il più determinato è sempre Santoro, pronto a tuonare anche quando sta in ferie. Quest’estate, ai racchettoni da spiaggia, ha preferito il braccio di ferro con Mauro Masi. Vacanze alternative.
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gas dice:
Adesso sì che sei stato chiaro! Ora sì che posso rispondere. “Pensa che quando vengono pubblicati determinati post già so chi e come si fara’ vivo”: sì, ognuno di noi ha i propri interessi, mi sembra chiaro. Dopo qualche anno di esperienza nel campo della comunicazione lo saprai meglio di me. Io adoro Annozero e X Factor, quindi leggo gli articoli che li riguardano. Ovvio che non lascerò commenti sui “FaceLook”, rubrica che per me potrebbe pure sparire. Fra l’altro credo che conoscere i gusti dei tuoi lettori ti risulti pure comodo… “Tra le certezze c’è l’impossibilita’ di far cambiare idee politiche soprattutto a chi vede in Berlusconi il demonio”: Berlusconi io non l’avevo neanche nominato. Ovvio che quello è il mio pensiero, ma non ai livelli ossessivi di cui parli tu. Ho solo commentato il comportamento di Masi nel gestire quello che lui considera un peso anziché un fiore all’occhiello ed il modo di raccontarlo scelto dal tuo Leardi. E comunque penso che ad ogni “ossessione” ne corrisponda una “uguale e contraria”, quella nei confronti di Santoro, al quale vengono rimproverate cose che non verrebbero nemmeno notate se le facesse qualsiasi altro conduttore (il fatto di volere una liquidazione se se ne va, il fatto di voler essere reperibile solo in orario di lavoro, ecc.). Ammetti che io possa criticare gli articoli di Marco Leardi, malato di questa seconda “ossessione”? La differenza fra me, te e Marco Leardi è che ogni mio pensiero è sostenuto da tesi, che riporto ogni volta, a scanso di equivoci, per non essere frainteso e per non dare l'impressione di essere uno che parla solo per dare aria ai denti. Marco Leardi usa toni e parole oggettivamente inappropriati, banalizzando il caso Santoro. È ben consapevole di irritare i tanti che la pensano diversamente: in fondo, quello è il suo obiettivo! Tu, dal canto tuo, sai sempre la Verità Assoluta, sai sempre qual è il "punto" e ti permetti di insultare i lettori ("piantala con le stronzate", “ossessionati!”) colpevoli di pensarla diversamente. Io sono contento se vengo criticato. Accetto l’opinione di tutti, a patto che sia giustificata. Ognuno esprime la propria ed esprimendola si sottopone automaticamente alle critiche, positive o negative, degli altri. Alle critiche c’è chi, come me, risponde chiarendo la propria posizione e chi si scazza perché crede di conoscere la verità assoluta. E poi dici che "non si può discutere" con lettori che, come me, hanno una posizione chiara, ma mai mancano di rispetto ai loro interlocutori e danno loro tutti gli elementi necessari per “farsi capire”. Da voi vorrei lo stesso trattamento: il rispetto, il tentativo di trovare un punto d'incontro, l'apertura all'autocritica e la chiarezza.
Davide Maggio dice:
@ gas: il bello e' che pensi di essere nel giusto. Tu non ti rendi conto che è diventato impossibile per chi non vede in Berlusconi la causa di tutti i mali poter aprire bocca. Siamo arrivati al punto che anche uno spot, solo perchè doppiato da Berlusconi, è diventato una vergogna per il Paese. Non te la prendere ma non controbatto ulteriormente. Anche perchè con le parole si va avanti fino a un certo punto.
gas dice:
Vabbè, se lo dici tu. Per chi legge risulta difficile capire, a volte, alcuni tuoi commenti. Hai risposto a 9 righe di mio commento (44) con 4 parole che, fidati, si prestano a 1000 interpretazioni, risultando chiare solo a te che sai a cosa stai pensando. Io non sono nella tua testa, vorrei commenti chiari per poter rispondere con cognizione di causa. Io sono abituato ad essere chiaro, sempre. Ma, come dici tu, sarà questione di stile...
Davide Maggio dice:
@ gas: tu sei fin troppo chiaro. Pensa che quando vengono pubblicati determinati post già so chi e come si fara' vivo. Lo trovo un limite. Decisamente grosso. E credo sia inutile parlarne perche' dopo qualche anno di esperienza nel campo della comunicazione, poche sono le certezze. Tra queste l'impossibilita' di far cambiare idee politiche soprattutto a chi vede in Berlusconi il demonio. E' un'ossessione. Santoro può fare pure la cazzata piu' grossa, sempre di Berlusconi e della sua cricca e' la colpa. Francamente e' diventata una barzelletta.
gas dice:
@ DM, 45: per favore, potresti evitare i linguaggi crittografati e dire esplicitamente quello che pensi? Cosa dovrei capire del tuo scazzo da “l’ossessione sempre una è”? Grazie.
Davide Maggio dice:
@ gas: il mio non e' nessuno scazzo e sono stato abbastanza esplicito. "L'ossessione sempre una è". Poi sarà una questione di stile proprio differente alla base...
gas dice:
@ DM, 43: perché, dove vorrei andare a finire? Fidati, non ho un preciso piano in testa, quando scrivo. I piani li faccio per cose più importanti di commentare su un blog di tv. Rispondo, commento dopo commento, esprimendo il mio pensiero. Non avevo nessun fine prestabilito, non capisco cosa intendi con "so bene dove vorresti andare a finire". "Vedi perche' non si puo’ discutere?": non mi sembra di essere stato "aggressivo" o "irrispettoso" di chicchessia, se è questo che intendi. Ogni mia critica, ogni mio commento, è supportato da tesi. E ognuno può esporre le proprie.
Davide Maggio dice:
@ gas: ma l'ossessione sempre una è.
gas dice:
@ DM,38: sono due situazioni distinte, ma il paragone ci sta tutto. Sempre di mafia si tratta. E di fronte alle intimidazioni si può reagire in due modi: tacere o ribellarsi.
Davide Maggio dice:
@ gas: vedi perche' non si puo' discutere? Ora so bene dove vorresti andare a finire. Preferisco evitare di andare oltre...
sirgeorgebest83 dice:
il punto è che santoro verrebbe cacciato per motivi politici....cosa inammissibile per qualsiasi tribunale del lavoro. non è il caso della d'eusanio o della senette. ma dove siamo? neanche in zimbabwe (nota da ricordare)
aladino dice:
Ecco i nomi : ALDA D'EUSANIO - FRANCESCA SENETTE- DARIA BIGNARDI. Tre nomi eccellenti, tre modi di fare una tv semplice ed educata.
Giovanni dice:
Anche secondo me quelli che hanno un contratto con la Rai e vengono messi in panchina sbagliano a non ribellarsi, probabilmente lo fanno o perchè sono stati messi anche loro al posto di qualcuno, si sa che in Rai quando cambia la dirigenza perdi le coperture, oppure non chiedono il reintegro perchè non vogliono inimicarsi la Rai o il potere politico in attesa di tempi miglori. Trovo giusto che un professionista che ha un contratto lavori, la Senette sta a casa, ma lo stipendio lo prende lo stesso e non è l'unico caso, mentre in Rai continuano ad arrivare conduttori che costano come la Perego. La Rai dovrebbe fare economia.
gas dice:
Per quanto riguarda i dipendenti RAI che non lavorano nonostante abbiano un contratto o che addirittura vengono allontanati, vorrei dire che secondo me sbagliano loro, non Santoro. Se c'è un contratto, questo va onorato. Sbaglia chi si rassegna, accettando di lavorare "a singhiozzo", in base alla parte politica che controlla la RAI. Fa bene Santoro a ribellarsi, a rivendicare un minimo di indipendenza dalla politica, almeno quando ci sono sentenze dalla sua parte: almeno la Giustizia la mettiamo un gradino sopra al potere politico, per favore? Rassegnarsi è come non denunciare i mafiosi che ti chiedono il pizzo...
Davide Maggio dice:
@ gas: sono due situazioni diverse e ben distinte.
ale dice:
@ francesca galici picoola precisazione: massimo liofredi, che è il direttore di rai2, nonostante quello che ha detto in passato di santoro lo ha messo in painsesto. è masi che è direttore generale (e non direttore di rete) a non voler santoro.