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Sanremo 2018 e il Festival parallelo: gli ospiti italiani snobbano la gara ma sfruttano l’Ariston

di Marco Leardi

02/02/2018 - 11:19

Sanremo 2018 e il Festival parallelo: gli ospiti italiani snobbano la gara ma sfruttano l’Ariston

Nek, Max Pezzali, Francesco Renga

Avanti, c’è posto. Alla lista si sono appena aggiunti Nek, Max Pezzali e Francesco Renga. Ma ci saranno anche i Negramaro, Gianni Morandi, Laura Pausini, Biagio Antonacci. E pure Giorgia (manca solo l’ufficialità). Quest’anno al teatro Ariston andrà in scena un Festival di Sanremo parallelo e alternativo: quello degli ospiti italiani invitati ad esibirsi da Claudio Baglioni. Nomi arcinoti della musica nostrana, che avrebbero potuto gareggiare tra i big, mettendosi per una volta in gioco. E che invece si limiteranno ad una passerella promozionale gentilmente offerta dalla kermesse.

A meno di una settimana dall’inizio della rassegna 2018, i nomi degli ospiti italiani fioccano uno dopo l’altro. I primi ad essere annunciati erano stati Biagio Antonacci e Laura Pausini, poi a valanga sono arrivati Gianna Nannini, i Negramaro, Gianni Morandi. Nek, Max Pezzali e Francesco Renga hanno ufficializzato ieri la loro presenza, Giorgia lo farà oggi e probabilmente anche Gino Paoli (con il pianista Danilo Rea). Merito soprattutto di Claudio Baglioni, che è riuscito a mettere assieme un nutrito parterre di colleghi ed amici: operazione un po’ ruffiana e, in verità, nemmeno troppo abile.

Il direttore artistico della kermesse, infatti, avrebbe potuto convincere qualche blasonato cantautore a presentarsi all’interno del concorso, che peraltro quest’anno non prevede eliminazioni ed è quindi privato di quella tensione dovuta al giudizio netto. Il trio composto da Nek, Pezzali e Renga, ad esempio, ci sarebbe stato benissimo. E invece ci ritroviamo per l’ennesima volta alle prese con Gianna Nannini e Laura Pausini le quali – con un’enfasi eccessiva e ingenerosa nei confronti degli altrettanto bravi artisti iscritti invece alla gara – sono addirittura definite «super ospiti».

Ma figurarsi: certi nomi, magari galvanizzati da un qualche successo ottenuto oltre confine, mai accetterebbero di gareggiare all’Ariston e di esporsi alle valutazioni della critica. Tuttavia, allo stesso tempo, il Festival è considerato da quegli stessi artisti una irrinunciabile vetrina utile per ragioni pubblicitarie. La brigata di «super ospiti» italiani radunata da Baglioni, non a caso, è per la metà composta da cantanti che sfrutteranno la passerella sanremese per promuovere un proprio disco o un tour musicale. Non è un mistero che Nannini, Morandi e Antonacci, ad esempio, vengano da album non proprio fortunati (qui la top 100 dei dischi più venduti del 2017) e scommettiamo che le vendite della Pausini – attualmente solo quarta su Itunes col nuovo singolo – subiranno un’impennata dopo l’apparizione sanremese?

Snobbano il Festival vero e proprio, quello fatto anche di confronti e di polemiche. Ma alla fine – per citare lo stesso Baglioni – li ritrovi «tutti qui». A Sanremo.

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7 commenti su "Sanremo 2018 e il Festival parallelo: gli ospiti italiani snobbano la gara ma sfruttano l’Ariston"

  1. Francesco Renda (ma sei parente di Marco del commento n. 1?) per me Avitabile non è al livello di Nannini, Antonacci e Pausini, è stratosfericamente superiore, ma proprio non ci sono paragoni guarda. Max Gazzè lo giudico pienamente al loro livello, a me personalmente piace molto di più ma lì è questione di gusti. Riguardo alla Vanoni francamente mi domando se avrebbe accettato comunque di presentarsi in gara se avesse saputo di ritrovarsi come super ospite fuori concorso Max Pezzali. Siamo proprio nel mondo alla rovescia.

  2. Francesco Renda dice:

    Pongo&Peggy la Nannini, Antonacci e la Pausini per te sono big italiani quanto Avitabile e Gazzè? Ma sei serio o cosa? Il discorso ovviamente prescinde da gusti personali e qualità. La Vanoni ok, senza dubbio una signora della canzone italiana che difatti come super ospite è andata qualche anno fa. Quest'anno ha scelto di fare la concorrente, scelta sua, in caso magari l'avrebbero invitata se il suo team avrebbe dimostrato interesse, chi lo sa.

  3. Tanto se i singoli non sono forti, come nel caso della Pausini (singolo apripista davvero orrendo e uguale a mille altri suoi singoli), difficilmente avranno successo dopo l'ospitata sanremese. Tiziano Ferro e Carmen Consoli lo scorso anno portarono un duetto di qualità, e i risultati dopo la loro esibizione si sono visti immediatamente

  4. Cioè Nannini Antonacci (che Marco Renda ha fuso con Rovazzi) e Morandi non possono essere messi sullo stesso piano - per dire - di Vanoni, Avitabile, o Gazzè? Per favore. Tanto mi ero entusiasmata quando avevo letto l'elenco dei cantanti in gara, tanto mi sto sdubbiando man mano che vengono fuori questi nomi. Si dovrebbe tornare alla regola di qualche anno fa di non far partecipare nessun artista italiano come ospite, è una questione di rispetto minimo verso chi accetta di gareggiare. A maggior ragione se poi i nomi sono questi .... Laura Pausini eterna e sopravvalutata superospite o Gianna Nannini hanno forse qualcosa in meno della Vanoni? Antonacci o Renga sono da meno di Max Gazzè? O delle Vibrazioni? Non parliamo degli altri. Al limite, ma proprio al limite, potrei fare un'eccezione per Gianni Morandi che è un uomo di spettacolo a tutto tondo e che ha anche presentato il Festival in passato, ma tutti gli altri restassero anche a casa.

  5. Concordo stop agli ospiti italiani. Al massimo un nome ma senza promozione dell'album. Inoltre volevo sapere una cosa è vero che pure in promozione vengono pagati con cachet elevati?

  6. Condivido anche le virgole di questo articolo. E aggiungo che secondo me da un momento all'altro si aggiungerà Ligabue per la marketta al film. E pensare che l'anno scorso si parlava di rivoluzione al Festival e già io sognavo un Sanremo stile Eurovision, invece siamo tornati indietro di 15 anni quando gli ospiti (di super non c'è nulla) erano più dei cantanti. Baglioni ridicolo.

  7. Nannini e Antonazzi e Morandi potranno anche venire da album pochi fortunati ma sono households della musica italiana, è chiaro che non possono competere per tutta la vita con i cantanti del momento, rappers e cantanti da talent ma a prescindere dal successo dei dischi faranno comunque i loro grossi tour da tutto esaurito ovunque. Quindi tutta la polemica la trovo inutile, Antonacci anche se vende al momento meno di Riki a differenza di Riki non ha bisogno per nulla di Sanremo, idem gli altri che andranno ospiti. Più che altro la noia deriva dalla ripetitività: Antonacci, Giorgia, Nannini, Pausini sono tutti già andati come super ospiti negli ultimi anni. La Pausini credo sia alla terza ospitata in 4-5 anni.