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Elettra Lamborghini conduce Boss in Incognito

La fiera dell'assurdo: un'ereditiera alla guida di un format dedicato al racconto del mondo del lavoro

Daniele Lombardi

di Daniele Lombardi

27/06/2025 - 17:01

Elettra Lamborghini conduce Boss in Incognito

© US Rai

Fuori Max Giusti, dentro Elettra Lamborghini. Sarà la cantante (prestata a qualunque altro ambito dello spettacolo) a prendere il posto del conduttore romano (passato in esclusiva a Mediaset) alla guida di Boss in Incognito. Sì, avete letto bene. La Lamborghini, un’ereditiera, condurrà un format incentrato sul mondo del lavoro. Insomma, la fiera dell’assurdo! Non saranno quindi i ben più adatti Gabriele Corsi o Riccardo Rossi, nomi al vaglio fino a qualche settimana fa per la conduzione della trasmissione.

Da settembre, come sempre in prima serata su Rai 2, Boss in Incognito è pronto a tornare con un nuovo ciclo di puntate. La mission rimane la stessa: raccontare le storie dei boss che hanno deciso di affrontare la sfida di lavorare per una settimana insieme ai loro dipendenti sotto mentite spoglie. Un programma che mette in luce le difficoltà dei dipendenti, delle loro famiglie e i sacrifici. Elementi per nulla affini alla figura della Lamborghini. Il rischio è la perdita di credibilità di uno dei programmi più seguiti di Rai 2.

In questa nuova edizione, tuttavia, sarà necessario far scendere in campo dei vip, pronti a lavorare al fianco dei dipendenti, con nuove identità e un travestimento ad hoc. Una necessità determinata dall’impossibilità di ‘camuffare’ Elettra Lamborghini, che per fisiognomica e fonetica altri non può essere che… se stessa! Ma a questo punto, perché non scegliere direttamente un altro conduttore che riassumesse tutte questi elementi e fosse un degno sostituto di Giusti?

Come se non bastasse, nella stessa stagione e sulla stessa rete l’ereditiera condurrà L’Ignoto, un reality già registrato in primavera.

Elettra Lamborghini arriva a Boss in Incognito dopo le prime due edizioni condotte da Costantino Della Gherardesca a cui ne è seguita una di Flavio Insinna, poi è stato il turno di Nicola Savino, Gabriele Corsi e infine delle cinque di Max Giusti.

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