Serie TV


12
settembre

COLD CASE: DA STASERA RITORNANO I CASI FREDDI DELLA DETECTIVE LILLY RUSH

COLD CASE CAST

Piccoli e grandi crimini, a cui nessuno ha mai dato risposta e che il tempo ha fatto ingloriosamente dimenticare, sono diventati la missione di Lilly Rush (Kathryn Morris), detective della squadra omicidi di Philadelphia, giovane e caparbia, il cui scopo è  risolvere i cosiddetti  “cold case” (casi freddi). E Cold Case è il titolo della serie che segue le vicende di Lilly e che riparte da stasera alle 21:00 su RaiDue. La stagione che vedremo sarà la sesta, inedita in Italia e che in America sulla Cbs ha ottenuto ascolti pari a 12 milioni piazzandosi, così, al dodicesimo posto del ranking dei programmi più visti. A breve, sempre, negli Stati Uniti partirà la settima stagione; è stato, infatti, scampato il pericolo chiusura per gli eccessivi costi di produzione: la rete ha preferito optare per la chiusura di un’altra serie, ugualmente “esosa”, come Senza Traccia.

Da stasera, dunque, nuove indagini attendono Lilly e la sua squadra, alle prese con un difficile e rischioso percorso all’indietro nel tempo che porta a rintracciare e interrogare testimoni del passato, le cui ferite spesso sono ancora ben lontane dall’essere rimarginate. Ogni traccia, ogni indizio è riesaminato affinchè possa esser fatta luce sulla verità, a discapito degli anni passati. Perchè per risolvere i casi freddi non serve solo l’istinto ma anche, e soprattutto, la nuova tecnologia scientifica che consente, a differenza di un tempo, di ottenere prove schiaccianti.

Ad affiancare la protagonista troveremo, ancora una volta il suo tutor Tom Stillman (John Finn), il detective Scotty Valens (Danny Pino). Troveremo anche il detective Will Jeffries (Thom Barry), da anni alla omicidi di Philadelphia, che costituisce un vero e proprio archivio vivente di casi che ai suoi tempi erano caldi; non mancheranno nemmeno il detective Nick Vera (Jeremy Ratchford), un vero e proprio duro, e la detective della narcotici Kat Miller (Tracie Thoms).

Dopo il salto le trame degli episodi, in onda stasera:




11
settembre

COSI’ FAN TUTTE, MA PER IL MOIGE SBAGLIANO! LA NUOVA SIT-COM DI ITALIA 1 FA “TREMARE” GLI INTEGERRIMI TELE-GENITORI

Così Fan Tutte e il Moige

 LUCA TIRABOSCHI DIRETTORE DI ITALIA 1: “ACCOLGO L’INVITO A RICOLLOCARE LA SIT-COM “COSI’ FAN TUTTE” LONTANO DALLA FASCIA PROTETTA”

Sono abituato ad ascoltare con attenzione le considerazioni che provengono dai telespettatori e dalle fonti istituzionali. Anche nel caso di “Così fan tutte” sarò attento a quanto suggeritomi. Accoglierò quindi l’invito a ricollocare la sit-com lontano dalla fascia protetta. Ribadisco la qualità del prodotto e la straordinaria interpretazione di Alessia Marcuzzi e Debora Villa.

Per questa ragione, “Così fan tutte” andrà in onda nella prestigiosa seconda serata del venerdì dopo Colorado a partire dal 18 settembre”.

Etiam si omnes, ego non. E se così fan tutte, per il moige tutte sbagliano! Il movimento italiano genitori non si è fatto attendere, e il bollino rosso dell’associazione è caduto inesorabilmente sulle grazie di Alessia Marcuzzi e della nuova sit-com di Italia 1, “rea” di costituire una “violazione evidente della fascia protetta“.

A soli tre giorni dall’inizio della programmazione” – dichiara in una nota Elisabetta Scala, responsabile dell’Osservatorio Media del Movimento Italiano Genitori – “sono gia’ numerose le segnalazioni ricevute dal nostro Osservatorio Media, sia al numero verde sia tramite e-mail“.”Le esplicite allusioni sessuali e le immagini” – prosegue la dottoressa Scala – “non sono assolutamente consoni all’orario di programmazione scelto da Mediaset e violano apertamente il Codice di autoregolamentazione Tv e Minori“. A quali episodi facciano riferimento queste segnalazioni, e la nota in questione, non è dato di sapere. E’ però evidente, guardando semplicemente il promo, cosa abbia potuto infastidire gli integerrimi educatori più attenti della tv.

La serie, che in settimana ha “osato” mostrare, durante una delle simpatiche gag, anche un bacio gay fra due aitanti istruttori di palestra, è completamente incentrata sul modo di vivere in rosa. Manie, vizi, seduzione, amore, amicizia: tutto è declinato al femminile, in un susseguirsi di brevi sketch che, non avendo fatto impazzire l’Italia con ascolti eclatanti, sembrano essersi stabilizzati intorno al 6-7% di share. E così anche l’eros, inevitabile tema di una sit-com che si propone di esplorare in modo divertente l’universo femminile, entra a far parte delle gag in modo irriverente e tutto incentrato sull’imbarazzo e sul doppio senso.


10
settembre

DON MATTEO 7: DA STASERA NUOVE STORIE E INDAGINI PER IL PRETE-DETECTIVE TERENCE HILL

Don Matteo 7 - Il cast

Dopo essere tornato al genere western per Canale5 (con risultati poco brillanti), Terence Hill è pronto ad indossare le vesti del prete più famoso della televisione per la settima serie di Don Matteo, in partenza questa sera alle 21.20 su Raiuno. Dopo 10 anni di set e oltre 100 episodi, Don Matteo ritorna con il suo mix unico di giallo e commedia, di leggerezza e drammaticità, per una fiction che finora non ha mostrato segni di cedimento (oltre 6 milioni di spettatori con uno share del 25% per la sesta serie). Nelle nuove dodici serate, per ventiquattro episodi, il sacerdote-detective sarà anche insegnante di liceo e allenatore di rugby.

Infatti, Don Matteo, abituato a non tirarsi indietro quando le circostanze lo richiedono, anche in questa nuova serie sarà impegnato a trovare la spiegazione di alcuni strani fatti: proverà a risolvere il mistero di un paracadute che non si è aperto, probabilmente per colpa di un sabotaggio e sarà pronto a rimpiazzare il professore di religione del liceo scientifico e a motivare la squadra locale di rugby che si ritrova senza il capitano, vittima di una misteriosa aggressione alla vigilia di un incontro con una temuta squadra scozzese.

Ad accompagnare Don Matteo nelle avventure di Gubbio e dintorni, l’inseparabile Nino Frassica, alias il Maresciallo Cecchini, Simone Montedoro (il capitano Tommasi dei Carabinieri), Francesco Scali e Nathalie Guettà, gli inseparabili e litigiosi Pippo e Natalina e Ilaria Spada, l’imprevedibile Amanda, fidanzata del capitano Tommasi. Tra le novità della stagione numero 7 vi è l’arrivo di Agostino (il piccolo Andrea Pittorino), un bambino abbandonato dalla madre che Don Matteo accoglie in parrocchia, e la partecipazione di Sydne Rome (la Preside) e Philippe Leroy, nei panni del Vescovo.





8
settembre

L’ONORE E IL RISPETTO 2: IL RITORNO DEI FRATELLI FORTEBRACCI DA STASERA IN PRIMA TV SU CANALE5

L’Onore e il Rispetto, parte seconda (Gabriel Garko)

Gabriel Garko

La strabiliante media dell’11% di share (e oltre) su cui hanno viaggiato le repliche della prima serie appena trasmesse da Rete4 conferma quanto ormai si sia fatta spasmodica l’attesa della platea televisiva per il sequel de “L’onore e il rispetto“, la fiction che ha fatto dell’eterno dualismo tra bene e male, tra ragione e passione, e del mito immortale di Caino e Abele i propri punti di forza. Sarà morto davvero Tonio? Riuscirà a sconfiggere la cupola siciliana il virtuoso Santi? Quale il destino della tormentata Olga e della creatura che porta in grembo? In onda da stasera su Canale5, questa ‘parte seconda’ si ripromette di bissare il successo incontrato sugli schermi dell’ammiraglia Mediaset nel settembre di tre anni fa, quando i fratelli Fortebracci fecero il loro esordio da emigranti nella Torino pre-boom economico crescendo nella speranza di un riscatto sociale subito disillusa da un ambiente intriso di corruzione e illegalità; uno spaccato di storia italiana realmente accaduta e perciò vincente” come ha detto oggi Gabriel Garko a Il Giornale spiegando i perché di un riscontro tanto ampio tra il pubblico.

Da un’idea di Teodosio Losito (già “Io ti assolvo”, “Il sangue e la rosa”, “Mogli a pezzi”, per citare i lavori più recenti), prodotte da Alberto Tarallo per la Janus International, le sei puntate inedite de “L’onore e il rispetto – parte seconda” sono state appena presentate alla Mostra del cinema di Venezia come omaggio postumo al loro regista, Salvatore Samperi, scomparso sessantacinquenne nel marzo scorso: “Un amico che purtroppo ho perduto, un folletto, un uomo saggio e un bambino”, le parole commosse spese da Gabriel Garko per il maestro di “Malizia”; “Il mio nonnino: mi trattava come una nipotina e io lo ricambiavo con amore”, il ricordo affettuoso su La Stampa di Laura Torrisi, nuova entrata in un cast ancora una volta corale che comprende anche Alessandra Martines, Valeria Milillo, Angela Molina, Vincent Spano, Ben Gazzara e Paul Sorvino.

La gieffina penitente (leggete qui la sua crociata anti reality), vestirà i panni della sensuale Carmela Di Venanzio – e Diva e donna ce l’ha già mostrata come protagonista di una torrida scena d’amore con Garko, confermato nei controversi panni di Tonio Fortebracci. Altre conferme quelle di Giuseppe Zeno (Santi Fortebracci), Cosima Coppola (Melina) e Serena Autieri (Olga). Ma dove li avevamo lasciati?


7
settembre

ROMANZO CRIMINALE: LA BUONA SERIALITA’ ITALIANA ARRIVA SU ITALIA 1

Romanzo Criminale

L’attesa è finita: approda finalmente in chiaro, anche se per ora confinata solo in seconda serata sulla rete giovane Mediaset, quella che la critica ha salutato come la migliore produzione italiana di sempre, capace addirittura, secondo Aldo Grasso, di svecchiare il prototipo italico di fiction agiografica. Dodici episodi, formato americano da 50 minuti e programmazione all’italiana con doppia puntata in ogni appuntamento. Sei lunedì su Italia 1 dunque, a partire da oggi, con inizio alle 23.10: è questo l’arco di tempo per giudicare questa scommessa creativa, finora riuscitissima.

Al di là di ogni valutazione soggettiva Romanzo Criminale rappresenta davvero una pietra miliare nella storia dell’industria culturale italiana ponendosi come primo caso di narrazione plurimediale che sfrutta i benefici della serialità e della promozione incrociata (romanzo- cinema- tv), sposando appieno dunque la formula del successo delle produzioni made in Usa.

I motivi d’interesse per seguire la fiction sono innumerevoli e abbracciano più livelli di analisi. Basti già sapere che Sky, produttore della serie dopo il buon riscontro ottenuto con Quo vadis Baby, ha optato per una scelta estetica fortemente interessante scegliendo la ripresa in alta definizione e una postproduzione di grande livello, molto precisa nel restituire al meglio sullo schermo le atmosfere cromatiche più adeguate all’environment della storia.





7
settembre

COSI’ FAN TUTTE… E L’HO FATTO ANCH’IO!

Così Fan Tutte
Learn to be Free

Così fan tutte, e l’ho fatto anch’io. Girare una sitcom, dico, e spero che vi farà ridere, come ha fatto ridere me vestirmi e comportarmi da carogna in ufficio, o da disperata in cucina, passando una giornata da guest star in compagnia di Alessia Marcuzzi e Debora Villa.

La serie è stata inventata da due francesi, Judith Siboni e Olivia Cote, geniali e inacidite a furia di stare al mondo, due donne troppo libere dentro per preoccuparsi di passare da zoccole, retrograde, o magari semplicemente da cretine. E Italia 1 ha saputo raccogliere lo schiaffo e rilanciarlo in Italia, con la serie che parte oggi, lunedì 7. Una settimana d’anticipo addirittura sul previsto, dopo in verità quasi un anno di ritardo rispetto alle previsioni della produzione, ma insomma quello che conta è che la stagione si apre con loro. Vous les femmes, questo il titolo originale francese, non descrive le donne: fa le boccacce piuttosto, ma le fa con i tempi giusti, gli sguardi in macchina che ci devono stare, e soprattutto le situazioni sbilenche che non pretendono di essere raddrizzate. Non so se sarà per forza un bel programma, stiamo a vedere, certo è una bellissima idea.

Quando Fatma Ruffini mi chiamò, quasi un anno fa, per chiedermi di recitare per un giorno, ho pensato non c’è più religione. Ma in verità qualcosa dentro di me ha sobbalzato, ed ha preteso che accettassi, e di corsa. Perché dite un po’ quel che volete, ma io ho una gran voglia di giocare, giocare a fare, giocare ad essere, oltre che essere davvero. E recitare è quel meraviglioso mestiere in cui per giocare a fare finta ti pagano pure. L’avessi capito ai tempi del teatro all’oratorio, forse la mia vita sarebbe stata diversa.

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7
settembre

DOC WEST: STASERA RITORNA TERENCE HILL E LA VERSIONE SBIADITA DEL GENERE “SPAGHETTI WESTERN”

Doc West (Terence Hill)

Siete stanchi di vedere Terence Hill in abiti ecclesiastici? Vi mancano le scazzotate e i duelli all’ultimo sangue in vecchi saloon mal frequentati? Sentite l’impellente bisogno di far conoscere ai vostri figli quanto erano belli i vecchi film western? Canale 5 è pronta a rispondere alle vostre esigenze e programma in prima serata per due lunedì, stasera e lunedì 14, la nuova serie Doc West“, in attesa del costosissimo e blasonatissimo “Intelligence” con Raoul Bova (leggi qui le modifiche sulla programmazione delle due fiction).

Presentato alla 66esima edizione del Festival di Venezia, “Doc West” è una produzione RTI-DAP, e si propone di riportare in prime-time un genere che è stato pilastro della cultura nazional-popolare italiana: nessuna sperimentazione di generi, solo una storia che segue la più fedele tradizione dei western italiani di ispirazione americana; “un western a modo nostro“, esclama il regista Giulio Base, che aggiunge: “una grande opera di ricerca e costruzione di quello che era il vero western“. La grande “non-novità” è ovviamente il ritorno al genere da parte di Terence Hill, che indossa nuovamente stivali country e cappello a favor di telecamera dopo anni: “il Western è felicità” – afferma Mario Girotti (questo il suo vero nome) - “…non solo per me, ma anche per tanta gente che dice di esserne felice. In molti mi hanno chiesto ‘quando torni ad andare sul cavallo anziche’ in bicicletta? Ecco, ci siamo!”.

Per non perdere di vista tutti gli stereotipi del caso, lo scazzottatore Terence (ebbene si, a 60 anni suonati dovrà ancora vedersela con risse, cazzotti e tavoli di compensato che si rompono non appena qualcuno ci finisce sù) sarà accompagnato da un fedele compagno burbero e di grossa stazza ma ”lasciate ogni speranza” voi che state pregustando il ritorno anche di Bud Spencer: si tratta di Paul Sorvino (nel ruolo dello sceriffo Basehart). Interamente girato a Santa Fè nel New Mexico, “Doc West” si avvale di un cast di tutto rispetto che vede tra gli altri: Ornella Muti, Clare Carey, Mary Petruolo e Casey (lo stallone nero che figurava negli episodi “Zorro” by Banderas).


6
settembre

HARPER’S ISLAND: PARTS OF YOU WILL NEVER LEAVE

Harper’s IslandSullo sfondo di un’imperscrutabile isola, tra ombrosi boschi e angusti nascondigli, truculenti morti si disseminano, lentamente, tra un gruppo di persone riunite per un matrimonio. 25 sospetti, 13 puntate, chi sarà il killer? E’ l’avvincente mistero con cui si apre la stagione autunnale di RaiDue. Da stasera, infatti, ore 21:45, al via Harper’s Island, miniserie Cbs, che ha il pregio di essere composta da sole 13 puntate, che aprono e chiudono il mistero: la serialità delle puntate con la conclusività di un film.

La trama è semplice: una coppia di fidanzati riunisce amici e parenti per celebrare il proprio matrimonio ad Harper’s Island ma “one by one” gli ospiti spariscono e muoiono in circostanze misteriose. Harper’s Island si apre con tutti gli invitati, in barca, diretti sull’isola; l’atmosfera è di festa ma basta poco a capire che il soggiorno sarà foriero di colpi di scena. Al centro degli eventi troviamo Abby Mills (Elaine Cassidy), la migliore amica dello sposo, che ritorna dopo sette anni a Harper’s Island. Abby ha lasciato l’isola dopo che la madre è stata uccisa da un feroce killer: John Wakefield. Quest’ultimo è stato ucciso dal padre di Abby, lo sceriffo Charlie Mills, ma la sua ombra aleggia ancora nella mente di Abby e la sua minaccia sembra riaffiorare quando a Harper’s Island ritorna a scorrere il sangue.

Facile è accostare la miniserie al classico del giallo ”Dieci piccoli indiani” di Agatha Christie, ma, a ben guardare, l’unica assonanza riguarda il susseguirsi lento e inarrestabile di omicidi e poc’altro. Harper’s Island, le cui morti sono sempre orribilmente “creative” e talvolta truculente (mai troppo sanguinolente), strizza piuttosto l’occhio a film come Scream o Venerdì 13, a misura di pubblico televisivo, ovviamente.