25
settembre

L’ERA GLACIALE: ARGUTA, ANTIPATICA E UN PO’ SNOB, DARIA BIGNARDI INIZIA CON ROBERTO SAVIANO

eraglaciale

Essere antipatici e un pò spocchiosi è “un’arte” che non è alla portata di tutti. “Gli antipatici” sono spesso persone intelligenti, argute, originali e con un’ottima dotazione di autostima. Un “antipatico” ottiene il gradimento del pubblico e buca lo schermo, nel momento in cui associa al suo “pensiero originale”, una naturale “televisività” pur facendo spesso di tutto per non essere televisivo. Sulla base di questi assunti, possiamo quindi tranquillamente affermare che Daria Bignardi (di recente avvistata ad X Factorè “un’antipatica televisiva” doc.

Distaccata, arguta, saccente e con umorismo un pò “british“, la quarantottenne giornalista e conduttrice ferrarese è infatti una vera e propria “icona” di stile e antipatia, una delle poche in grado di coniugare glamour e nazionalpopolarità. Il suo modo di fare  è sempre un pò schivo, mai urlato ma mai arrendevole; la Bignardi sorride (di solito) a denti stretti e nasconde dietro l’esile figura di “maestrina chic” una tempra inossidabile che viene fuori non appena qualcuno le “pesta i piedi” (come dimenticare l’alterco con il ministro Brunetta per la questione Brodolini/Brandolini?).

L’antipatica Daria torna da stasera in seconda serata su Raidue, con la nuova edizione del  talk “L’Era Glaciale“. La prima serie del programma, andata in onda la scorsa primavera, non è stata accolta con il calore sperato, soprattutto in considerazione dell’ottima “eredità mediatica” lasciata dal format originale “Le invasioni barbariche“. Il passaggio in Rai infatti, pur facendo aumentare la caratura e i cachet di molti ospiti, ha “invecchiato” la struttura del programma nato su La7, rendendolo più lento nei passaggi e meno libero nel linguaggio. Questa seconda edizione de “L’era Glaciale” non annuncia particolari novità in termini di idee, contenuti e scenografie, anche se parte in un periodo dell’anno probabilmente più conciliante con le lunghe ed intense interviste della glaciale giornalista.

Ben lontana dai clamori delle conduzioni dei primissimi “Grande Fratello” e “La Fattoria“, la Bignardi dedicherà interamente questa prima puntata allo scrittore Roberto Saviano, un ospite unico per levatura etica e carisma. Lo scrittore  che ha compiuto martedì scorso 30 anni e da 3 vive sotto scorta, parlerà di mafia, di Sud e di Nord e cercherà di sviscerare con la giornalista i reali problemi di questo paese che spesso non vengono affrontati dalle prime pagine dei giornali. Lo scrittore napoletano inoltre presenterà il suo nuovo libro “La Bellezza e l’inferno” e la sua intervista sarà intervallata da filmati e reportage, registrati proprio nelle zone dell’hinterland napoletano, da lui descritte nel bestseller “Gomorra”.

Una puntata che si preannuncia quindi intensa e complicata, e siamo sicuri che “l’antipatica” Bignardi riuscirà con intelligenza a valorizzare l’ospite e la libertà che questa trasmissione (“cucita” apposta su di lei) le concede. Scrive la giornalista sul suo blog:

Ricordo, forse ne ho già scritto qui, la prima volta che Saviano venne alle Invasioni barbariche. Aveva ventisei anni e si era comprato un maglione nuovo, arancione, per l’occasione. Era la prima volta che entrava in uno studio televisivo, ma lasciò tutti a bocca aperta per l’intensità delle sue parole e del suo sguardo. E per la sicurezza con la quale descriveva le responsabilità, il carattere e le abitudini dei boss della camorra. Gomorra era uscito da pochi giorni e mi aveva sconvolto. Era il libro di uno scrittore vero, ma anche una denuncia di audacia agghiacciante: non si era mai letto niente del genere, prima. [...] Sono passati tre anni, una vita per lui, che da allora vive blindato, ospite di caserme, camere d’albergo, case di passaggio. Oggi è uno scrittore tradotto in 52 Paesi e conosciuto dal mondo intero. È l’unico italiano che scrive sul Times e che viene invitato a parlare all’Accademia dei Nobel di Stoccolma. I suoi amici però ormai sono solo magistrati, militari, carabinieri: le persone che meglio capiscono quello che sta passando. Il presidente Napolitano, che lo stima, gli ha chiesto di non lasciare l’Italia. Finché rimarrà qui, Roberto non sarà più libero. Se un giorno se ne andasse, non sarebbe libero lo stesso, perché il suo rapporto di odio e amore con l’Italia e con il Sud è viscerale e totalizzante, come raccontano le parole scritte il giorno dopo che a Kabul sono stati uccisi i sei soldati italiani, tutti meridionali: «Vengo da una terra di reduci e combattenti… Perché a Sud si è in guerra, sempre». Che storia incredibile e terribile, quella di Roberto Saviano. Pensate a che cosa possono fare le parole. La prima puntata della nuova edizione dell’Era glaciale,  è completamente dedicata a lui. Non gli prepareremo celebrazioni o torte di compleanno, ma domande. Per spiegare, anche a quelli che per strada gli urlano «la scorta te la paghiamo noi», che cosa è la sua vita.



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10 Commenti dei lettori »

1. kris ha scritto:

25 settembre 2009 alle 11:11

Lei ancora non lo sa, ma io le ho giurato amore eterno…



2. lil'j ha scritto:

25 settembre 2009 alle 11:14

Preferisco l’Era glaciale alle Invasioni: certo, la struttura è la stessa – e poi la Bignardi è già di per sè un format – ma su Raidue ha tolto quei due tramezzi di talk fra un’intervista e l’altra che a mio avviso rallentavano un pò il programma, brava Daria!



3. giulia ha scritto:

25 settembre 2009 alle 11:33

A me piace proprio perchè arguta, antipatica e pò snob ( per me queste sono tutte virtù ). :)



4. Paco8 ha scritto:

25 settembre 2009 alle 12:19

Concordo con te Giulia.. adoro la sua antipatia!
E poi Saviano.. per fortuna, ogni tanto in tv vediamo e sentiamo storie che meritano di essere raccontate.



5. Mari 611 ha scritto:

25 settembre 2009 alle 13:22

Arguta sicuramente, antipatica a molti, ma non a tutti (a me è simpaticissima) e snob…proprio no!



6. Ilaria ha scritto:

25 settembre 2009 alle 15:27

Antipatica la Bignardi?? A Brunetta, probabilmente. A me, no di sicuro!
Il passaggio alla rai per quanto mi riguarda è stato deleterio per una questione di collocazione in palinsesto. Quando conduceva le “invasioni” spesso ritardavo l’uscita del venerdì sera per seguire almeno le prime interviste, ora con l’attuale orario mi è impossibile vedere l’era glaciale, purtroppo.



7. Pasquale Orlando ha scritto:

25 settembre 2009 alle 16:19

@Ilaria: guarda che l’obiettivo di questo post non era affatto demolire la Bignardi.. anzi tutt’altro.. la trovo una persona intelligente e molto piacevole da seguire..
adoro quell’aria da “non me ne frega niente di starvi simpatica”.. La bignardi rientra secondo me, in quella categoria di personaggi che non ha bisogno di ammiccare alla telecamera per catturare l’attenzione, e questo è assolutamente un suo pregio, non un difetto..
ci piace così: arguta, distaccata e un pò snob (questo me lo concederai!)



8. Gordon Gekko ha scritto:

25 settembre 2009 alle 16:46

Nè doc, nè antipatica, nè televisiva

semplicemente

inutile



9. tammaro.31 ha scritto:

25 settembre 2009 alle 22:51

questa si che e una trasmissione come anno zero vai saviano sempre al tuo fianco



[...] e per il linguaggio chiaro e intenso. Ne sa qualcosa Daria Bignardi che quest’anno con la puntata de “L’Era Glaciale” a lui dedicata ha fatto il record di ascolti della sua personale stagione, così come lo conosce bene Fabio Fazio [...]



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