Era il 31 luglio 2003 quando Sky, la pay tv italiana nata dalla fusione tra Stream TV e TELE+, iniziò la sua avventura diventando in poco tempo una realtà importante nell’ambito televisivo nostrano, con l’introduzione di cento nuovi canali che oggi sono cresciuti e arrivano ad ottenere punte di share del 9%.
A distanza di dieci anni l’azienda festeggia il compleanno tracciando un bilancio positivo che comprende oltre ottomila film trasmessi, l’introduzione del 3D e l’aumento costante di produzioni, e si autocelebra con la messa in onda di numerosi speciali per ripercorrere i dieci anni passati e i successi più grandi. Per l’undicesima annata che sta per iniziare sono previste alcune novità nonché qualche regalino per i fedelissimi, come la possibilità per i quattro milioni e settecentoottantamila abbonati di vedere il canale Classico in HD da ottobre senza pagare un canone a parte e accedere gratuitamente per tutto il mese di agosto a History HD.
Il pubblico pagante potrà poi godere della Premier League inglese sul nuovo canale Fox Sports HD, dei Mondiali 2014, delle Olimpiadi Invernali Sochi 2014 e del Motomondiale 2014 in semi esclusiva; ci sarà l’introduzione del Mosaico Bambini (clicca qui per maggiori info) per permettere ai genitori di controllare meglio la fruizione da parte dei più piccoli; Sky Tg24 passerà all’alta definizione (clicca qui per maggiori info), ci sarà l’introduzione del nuovo canale tematico Crime&Investigation (clicca qui per maggiori info) e ancora, ma forse soprattutto, l’arrivo di X Factor 7, MasterChef Italia 3, The Apprentice 2, Junior MasterChef Italia, Hell’s Kitchen Italia, I delitti del BarLume, 1992, Gomorra e Diabolik.
Aldilà delle varie innovazioni tecnologiche e della necessaria attenzione per i social network, che hanno segnato la crescita di questa realtà italiana, va riconosciuto a Sky l’aver contribuito a cambiare qualcosa di ormai radicato nel pubblico, ovvero il modo stesso di concepire la televisione ed il suo utilizzo. Grazie all’introduzione di My Sky (55% degli abbonati), Sky On Demand (che però non va oltre i 700 mila abbonati) e Sky Go (1,6 mln di abbonati abilitati) lo spettatore che lo desidera può gestire il tempo e lo spazio di visione in totale autonomia.
1. griser ha scritto:
24 luglio 2013 alle 16:08