Update ore 5.15: Barack Obama è stato rieletto Presidente degli Stati Uniti d’America. Resterà in carica per i prossimi quattro anni. La sua prima dichiarazione dopo la vittoria è avvenuta via Twitter: “è successo per merito vostro. Grazie”. A dare l’annuncio del risultato, l’emittente Msnbc seguita da Cnn, Nbc e Fox.
Giovane, bello, e anche abbronzato. Barack Obama ci riprova, allunga il passo verso la Casa Bianca. Ma oggi il suo «yes, we can» più che un sogno è una speranza. Lo sfidante Mitt Romney, infatti, lo incalza a stretto giro. La lunga notte a stelle e strisce è iniziata con la consapevolezza che le elezioni Presidenziali negli Usa saranno un testa a testa agguerritissimo, destinato a sbloccarsi solo con passare delle ore. D’un tratto, ci siamo scoperti mezzi americani, tutti incollati al televisore per seguire in diretta lo spoglio delle schede che decreteranno chi sarà il nuovo Mr. President.
Ad aprire la lunga maratona elettorale è stato Bruno Vespa, con una puntata speciale di Porta a Porta protrattasi fino all’alba. Il conduttore ha allestito una curiosa trasposizione in salsa italica degli schieramenti repubblicano e democratico: da una parte Angelino Alfano, dall’altra l’Obama in fieri Matteo Renzi, apparso in collegamento con un poster di Barack alle spalle. That’s Italia. Punto di forza per il Vespone, gli interventi di Monica Maggioni da Washington, capaci di sprovincializzare un po’ il dibattito. Nel corso della nottata, su Rai1 si susseguono vari ospiti.
Intanto, su La7, Enrico Mentana presiede un approfondimento dei suoi, con ospiti del calibro di Corrado Formigli, Alberto Alesina, Carlo Rossella e dell’obamiano de Roma Walter Veltroni. La trasmissione, come di consueto, è improntata soprattutto sul dibattito e l’effetto narcotico è dietro l’angolo. D’un tratto l’atmosfera si scalda, volano scintille tra Giuliano Ferrara e Lucia Annunziata, mentre si apprende che il Kentucky e l’Indiana vedono Romney in vantaggio, l’Ohio invece è in bilico. A notte inoltrata, Obama sembra ormai ad un passo dalla vittoria, così l’Elefantino (filo- repubblicano) sgancia 100 euro a Mentana, come pegno di una scommessa persa.
Sul fronte dei canali all news, SkyTg24 antepone il flusso delle notizie live ai commenti e si collega con Emilio Carelli. All’1 di notte, su Tgcom24 è scattato uno speciale condotto da Annalisa Spiezie: la testata diretta da Mario Giordano, in particolare, ha utilizzato una grafica esplicativa (con percentuali di voto e colori diversi per gli sfidanti), in uno stile più vicino a quello delle emittenti d’oltreoceano.
In generale, il panorama offerto dallo zapping elettorale è stato quello di una serie di trasmissioni che hanno ingannato il tempo con analisi di politica internazionale e considerazioni generiche. In attesa delle percentuali, qualcuno ha ripiegato su servizi di cronaca, altri invece hanno dato voce alle opinioni di “americanisti” più o meno improvvisati. Così, accanto all’apprezzabile sforzo giornalistico dei nostri media, ogni trasmissione ha avuto suoi tuttologi a stelle e strisce. Quanti bastavano a riempire la notte lunga del nuovo Presidente americano: ancora lui, Barack Obama.
..:: Il meccanismo di voto:
Obama qui, Romney là… In tv ciascuno dice la sua, ma è raro ascoltare qualcuno che spieghi al pubblico il meccanismo elettorale statunitense, cioè il principale ‘responsabile’ del ping pong di dati che si articolerà sino a domattina (e forse pure oltre). L’elezione del Presidente Americano, infatti, non è diretta: in ogni stato i cittadini votano per un ticket (Presidente+vice) ma la loro preferenza va al collegio dei Grandi Elettori ad esso associato. Vince chi conquista 270 voti elettorali. Poi scatta la seconda fase: il lunedì dopo il secondo mercoledì di dicembre, i Grandi elettori si riuniscono per esprimere la preferenza ed eleggere effettivamente il nuovo Presidente.
1. Giuseppe ha scritto:
7 novembre 2012 alle 03:58