9 a Terence Hill. Le sue fiction (come del resto i suoi film d’annata) fanno storcere il naso e non brilleranno per originalità però il pubblico è sovrano e i quasi 7 milioni che hanno seguito – domenica 14 ottobre 2012 – la premiere di Un Passo dal Cielo non si possono ignorare.
8 alla scelta di Italia2 di puntare sul Red Bull Stratos. Con un evento di nicchia ma perfettamente in linea con il proprio target, il canale 35 ha fatto segnare in preserale uno share monstre del 4.9% con un picco di 1.856.000 totali. Sarà il primo passo verso un palinsesto all’altezza delle aspettative?
7 a Rock Economy. Il pubblico ha scelto Celentano anche stavolta, ipnotizzato dalle sue canzoni. Come a Sanremo a non funzionare sono stati i sermoni anche perchè, diciamocela tutta, in un momento come questo è quanto meno fastidioso che un cantante-icona, che non si concedeva live da diciotto anni, tolga spazio alla musica per intavolare un dibattito sui (noti) problemi economici della nostra società.
6 ai progetti Rai in cantiere a dicembre. Superbrain, Still Standing, Un Minuto per Vincere sono novità (o quasi, come nel caso del game di Magnolia) ma l’impressione è che non siano progetti destinati a sfondare.
5 a Italia1 che si lascia scippare Grey’s Anatomy. D’accordo, gli ascolti saranno stati in calo e la rete ha budget limitati, ma perdere una serie con un pubblico così definito, che la rete ha lanciato e ha trasmesso per sette stagioni, è una cosa poco ammissibile.
4 alla decisione di mandare in onda l’ultima puntata de Il Commissario Nardone contro Rock Economy. Certo, lo slot del giovedì era occupato da “esigenze superiori”, ma spostarlo alla domenica (o far saltare un turno) sarebbe stato chiedere troppo?
3 a Canale 5 che rinvia a pochi giorni un’attesa prima tv come quella di Benvenuti al Sud. Il risultato è stata una debacle dal punto di vista dell’auditel e tanti internauti domenica sera si chiedevano che fine avesse fatto la pellicola ampiamente annunciata.
2 al c’eravamo tanto amati di Belen Rodriguez e Fabrizio Corona. Tra denuncia, lettere, dichiarazioni in tv, rivelazioni hot sembra di assistere ad un duello in cui il bue dice cornuto all’asino.
1 all’eccessivo spazio dedicato alla vicenda del bambino di Padova, come se poi fosse l’unica situazione di questo genere in Italia. Colpisce, poi, che Alessandra Mussolini in tv racconti i suoi dialoghi col bambino.
0 a La Scimmia. Tanti mesi per mettere in cantiere il programma, con la premessa che sarebbe stato sperimentale, e una settimana per mandare all’aria l’intero progetto in tv che per com’era stato sviluppato valeva poco ma aveva grandi potenzialità. E’ paradossale, poi, che, in barba alle volontà del direttore di rete (che avrebbe continuato l’esperimento), a decidere la chiusura sia stato il produttore Pietro Valsecchi.
1. amazing1972 ha scritto:
16 ottobre 2012 alle 13:15