Luigi Gubitosi parte in salita. Prima ancora di mettere piede a Viale Mazzini, il nuovo Direttore Generale della Rai è stato investito da una polemica in merito alle condizioni del suo ingaggio. Il top manager della tv pubblica è stato infatti assunto con un contratto a tempo indeterminato da 650mila euro annui, e questo aspetto non è passato inosservato ai tempi dei tagli e dei sacrifici diffusi. Il DG economista si è visto assicurare un cachet a prova di spending review, con una conseguente frizione all’interno del CdA.
Il Consigliere di centrodestra Antonio Verro, infatti, ieri si è astenuto dal voto su Gubitosi, avanzando considerazioni di carattere tecnico e di opportunità.
“In un contesto difficile, in cui tutti quanti siamo chiamati a fare sacrifici più volti richiamati dal governo, avrei auspicato maggiore sobrietà sulle clausole relative al compenso del nuovo Direttore Generale…”
ha dichiarato Verro in un comunicato. L’entità del compenso pattuito per Gubitosi non è sfuggita nemmeno alla Corte dei Conti, che avrebbe sollevato alcune obiezioni in merito, riservandosi un approfondimento sull’applicabilità del tetto allo stipendio. Voci di Viale Mazzini fanno intanto sapere che il cachet del DG sarebbe composto da una quota fissa – che Gubitosi continuerà a percepire anche quando cesserà di essere dg - “sensibilmente inferiore” a quella dei predecessori (per Lorenza Lei, 500mila euro) più l’indennità di funzione.
Oltre al super stipendio, fa discutere anche la decisione di assumere Gubitosi con un contratto ‘blindato’, a tempo indeterminato. Nell’epoca in cui “il posto fisso non è un diritto”, tale trattamento era stato riservato solamente ai DG che provenivano da incarichi interni all’azienda, e dunque la sua applicazione all’ex manager-banchiere Gubitosi risulta perlomeno irrituale.
A proporre il compenso e le condizioni di assunzione del nuovo DG è stata ieri la Presidente Rai Anna Maria Tarantola, la quale ha sottoposto al CdA l’argomento anche se esso non compariva all’ordine del giorno.
1. MisterGrr ha scritto:
18 luglio 2012 alle 11:13