Sono le 11.30 del 1 settembre 1991 quando negli studi Mediaset di Milano 2, Emilio Fede conduce per la prima volta in diretta l’edizione meridiana di Studio Aperto, aprendo con queste parole il telegiornale: “Dopo 12 anni ci viene riconosciuto un diritto. Nessun regalo. Comunque, grazie“. Inizia ufficialmente una nuova epoca, quella delle trasmissioni in diretta che acuisce la concorrenza tra la Rai e le reti private di Silvio Berlusconi. Vent’anni più tardi, i vertici Mediaset hanno scelto quello stesso studio per ospitare il nascente Tgcom24, primo canale all-news del Biscione che inizierà a trasmettere dal prossimo novembre:
“Debutterà a novembre - racconta Mario Giordano, direttore di Tgcom24 - il canale tv che andrà in diretta dalle 6 del mattino all’1 di notte, con ospiti e collegamenti e soprattutto le hard news in primo piano: cercheremo di dare tutte le notizie con tempestività, prima degli altri e meglio degli altri, riducendo al minimo gli spazi ingessati e lasciando il più possibile spazio al flusso. Saremo una finestra costantemente aperta sul mondo, nella logica dello studio aperto, proprio come ai tempi della Guerra del Golfo. E’ nella nostra tradizione, nel nostro Dna“.
Si tratta di un progetto ambizioso con cui l’azienda di Cologno proverà a sfidare i rodati RaiNews24 e SkyTg24 di Sarah Varetto, tenuto a battesimo proprio otto anni fa da Emilio Carelli che nel 1991 era vicedirettore di Studio Aperto, e che poi è passato al TG5 come vice di Enrico Mentana prima di dirigere la testata Tgcom nel 2000. La sfida a distanza tra i due canali all-news potrebbe giocarsi ancor prima che in televisione, sulla copertura di tablet e smartphone:
“Dal momento che nasciamo nel 2011 saremo visibili da subito su tutti i tablet e tutti i tipi di smartphone. Il nuovo servizio Sky Go? Lì si parla di iPad e iPad 2, i nostri tecnici sono al lavoro per realizzare una copertura che pochi hanno nel mondo. Inoltre ci sarà ampio spazio per l’interattività: gli utenti potranno contribuire con i propri video e immagini e partecipare a forum di discussione sui temi di attualità. Stiamo anche pensando di sottoporre l’intervista al personaggio di turno alla prova e ai commenti del pubblico“.
L’interazione con il pubblico si preannuncia uno dei punti di forza del nascente canale. Per rendere tutto questo possibile, lo studio sarà dotato di una postazione fissa dalla quale – ha spiegato Mario Giordano – verranno costantemente monitorati la rete e i nuovi media. E in questo campo la rete parte con un grosso vantaggio, grazie alla presenza di Tgcom.it che da dieci anni è un punto di riferimento per i navigatori del web. Riuscirà Tgcom24 ad imporsi come nuovo polo delle all-news o pagherà il prezzo di portare il marchio Mediaset?
1. rai4 Plus ha scritto:
29 agosto 2011 alle 14:33